FYR arte contemporanea
Firenze
Via dell'Acqua, 15 r
055 2343351
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Alessandro Nutini
dal 24/10/2002 al 20/11/2002
055 2343351

Segnalato da

foyer firenze


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Alessandro Nutini



 
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24/10/2002

Alessandro Nutini

FYR arte contemporanea, Firenze

Una serie di quadri che si', rappresentano tazze, ma e' certamente un invito a guardare meglio. La tazza Raku fa parte dell'antica tradizione della cerimonia del te': con molta modestia Nutini la prende e si accontenta di guardarla.


comunicato stampa

"TAZZE?"

Presentazione di Gianni Caverni

Quanto c'è da osservare in un ramo che sta per fiorire o in un giardino cosparso di fiori caduti e appassiti ... Alessandro Nutini si è scoperto un po' orientale riflettendo sulle parole e sui versi di Yoshida Kenkô (1283-1350) tratte dalla raccolta di poesie e saggi "Ore d'ozio".
Certamente egli ha anche altre occasioni e motivi per "sentirsi giapponese": sua moglie, che giapponese lo è davvero, la loro figlia, i frequenti viaggi che ovviamente lo hanno portato là, le importanti mostre che là ha tenuto.

Dipinge da sempre e scolpisce anche il legno ma c'è una parte del suo lavoro che meglio esprime questo suo essersi scoperto orientale ed è quella raccolta in questa mostra il cui titolo è "Tazze?": una serie di quadri che sì, rappresentano tazze, ma è certamente un invito a guardare meglio.

La tazza Raku fa parte dell'antica tradizione della cerimonia del tè: con molta modestia Nutini la prende e si accontenta di guardarla. Ma uno sguardo ripetuto trova sempre nuovi appigli per l'attenzione ed ogni quadro lo testimonia col colore, la forma, la ruvidità della materia, la complessità e la semplicità, la scomposizione degli elementi, il silenzio.

Nei lavori di Alessandro ma soprattutto nel mondo che evoca c'è una naturalità del progredire che ricorda le parole scritte a settantacinque anni da Hosukai, oggi Gakjo Rojin, un vecchio che ha la mania del disegno. Già all'età di sei anni avevo la mania di disegnare la forma delle cose. A cinquant'anni avevo ormai pubblicato un'infinità di disegni, ma tutto ciò che ho prodotto prima dei settant'anni non vale la pena di essere preso in considerazione. A settantatrè anni ho imparato qualcosa sull'autentica struttura della natura, degli animali, delle piante, degli uccelli, dei pesci e degli insetti. Perciò, quando avrò ottant'anni avrò fatto altri progressi; a novant'anni penetrerò il mistero delle cose; a cento avrò raggiunto uno stadio meraviglioso; e quando avrò centodieci anni, tutto ciò che farò, che sia solo un puntino o una linea, sarà vivo".

Inaugurazione venerdì 25 ottobre - ore 18

FYR arte contemporanea
Borgo degli Albizi 23 - Firenze

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