In 4D. Dal fluire alla stabilita'. Oltre ad un'ampia serie di disegni, in mostra sono esposti una ventina di sculture in vetro, bronzo, acciaio, plastica, legno, mentre nella nuova piazza della Cassa Risparmio e in via Galilei davanti al Castello Principesco sono installate due grandi opere: 'Outspan' (2008) e 'Good face' (2007).
a cura di Valerio Dehò
Merano arte presenta nel 2011,in occasione del decennale dalla fonda zione, un
progetto espositivo sull'artista britannico Tony Cragg, uno dei maggi ori
rappresentanti della scultura contemporanea. In mostra a Merano, per la cura di
Valerio Dehò (con Siilvio Fuso e John Wood), oltre trenta opere fra disegni e
sculture in vetro, bron zo, acciaio, plastica, legn o.
La varietà dei lavori esposti testimonia la dimestichezza di Cragg con linguagg i
anche molto di fferenti, benché accomunati dalla scelta della scultura come mezzo
espressivo.
Artista straordinario conosciuto in tutto il mondo, Tony Cragg è il massimo
interprete di una scultura che si collega con la tradizione classica pur esprimendo
un linguagg io totalmente contemporaneo. La fortuna critica e di pubblico di Cragg
consiste nella capacità che ha di elaborare forme uniche e visionarie. Si tratta di
opere che documentano perfettamente la versatilità dei linguagg i che ha saputo
elaborare in modalità personali e sempre riconoscibili. In lui ritroviamo lo spirito
barocco dell’elaborazione formale del movimento, la prospettiva multipla
novecentesca e il richiamo a forme elementari e naturali, veri e propri esempi di
mediazione tra il mondo organico e i materiali tradizionali della scultura.
Dopo una prima fase negli anni Settanta, in cui accosta frammenti colorati di
detriti urbani in inedite composizioni tra assemblaggio e scultura in fluenzato dal
New Dada di Robert Rauschemberg, Tony Cragg si è indirizzato verso opere di
grandi dimensioni. L’impianto rimane di tipo minimal, però gli immensi blocchi di
legn o, ferro, bron zo e fibra di vetro danno una dimensione e un valore
monumentale ai suo lavori. Del resto, caratteristica della sua filoso fia di lavoro è
proprio la scelta di materiali sempre diversi e nuovi in chiave di reattività alla luce
e ai sensi (compreso il tatto), delle diverse tipologie di volta in volta adottate dalla
leggerezza del fiberglass al bron zo e ai diversi tipi di legno.
Il suo interesse fondamentale, come ha dichiarato egli stesso nel 1982,è “la
creazione di og getti e di immagini che non esistono nel mondo naturale o
fun zionale ma che possano ri flettere e trasmettere informazioni e sensazioni sul
mondo e sulla [sua] stessa esistenza”. Per questo risulta fondamentale non solo la
scelta dell’elemento basico e “originario”, ma anche la sua elaborazione in forme in
grado di evolversi e trasformarsi. Come già nel futurista Umberto Boccioni, Tony
Cragg ha un interesse particolare e quasi maniacale per il potenziale mot o dei
corpi che lo spinge, quasi scienti ficamente, ad analizzare e studiare e riprodurre
tutte le possibili mutazioni di una struttura primaria. Eppure è bene sottolineare,
che in ogn i caso tutto accade dentro l’universo della poetica del fare e della
sperimentazione continua. Non si tratta di forme chiuse quanto di aperture verso
l’ambiente e lo spettatore, in cui prevale l’idea di confronto con lo spazio
espositivo e del rapporto tra oggetti, materiali e immagini. Tony Cragg, che si è
sempre professato dichiaratamente laico, compie un’operazione estetico-filoso fica
in cui l’arte ha la missione di rivelare la prof onda spiritualità fisica e plastica
contenuta nei materiali e nel loro incessante rapporto con le forme.
A Merano saranno esposte, oltre ad un’ampia serie di disegni, una ventina di
sculture. Due grandi opere, “Outspan” (2008) e “Good face” (2007) saranno esposte
nella nuova piazza della Cassa Risparmio e in via Galilei davanti al Castello
Principesco, per coinvolgere l’intera città in questa esposizione eccezionale che
segna in modo importante i dieci anni di Merano Arte.
La mostra è una coproduzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e Kunst
Meran/Merano Arte e si realizza in collaborazione con la Galleria Michela Rizzo di
Venezia.
La mostra è a cura di Valerio Dehò, John Wood e Silvio Fuso. Il catalogo è edito
dalla Marsilio.
Il catalogo è curato da Silvio Fuso, John Wood e Valerio Dehò ed edito da Marsilio.
Tony Cragg. Nato a Liverpool nel 1949, è considerato uno dei maggiori interpreti
dell’arte contemporanea. Formatosi nell'ambiente del Minimalismo e del Concettuale,
do po i primi studi giovanili, dal ’69 al ’77 frequenta il Gl oucestershire College of Art di
Cheltenham, la Wimbledon School of Art (BA) e la Royal College of Art (MA); nel 1976
insegna all’Ecole des Beaux Arts de Metz. Nel ‘77 si trasferisce a Wu ppertal
(Germania), dove da allora vive e lavora. Dal ‘78 al 2001 è docente alla
Kunstakademie di Düsseldorf – di cui è dall’88 professore or dina rio e dal 2009
direttore - contestualmente inizia a espor re, attività che lo po rterà negli anni nei più
importanti musei e nelle principali collezioni pubbliche e private del mondo, tra cui si
segnalano: 6 pa rtecipazioni alla Biennale di Venezia (‘80, ’86 e ’88, quando riceve la
“menzione speciale” e vince il “Turner Prize”, ’93, ’97 e 2009); 2 a “documenta” di
Kassel (’82 e ‘87), 2 alla Biennale di Sydne y (‘84 e 90); espone poi alla Staatsgalerie
Mo derner Kunst di Mo naco di Baviera e al Palais des Beaux-Arts, di Bruxelles (’85), al
Brooklyn Museum e all’University Art Museum di Berkeley (’86); allo Houston
Contempor ary Art Museum e al Carnegie Museum of Art, Pittsburgh (’91); all’IVAM
Valencia (’92); al Musée des Beaux-Arts, Nantes (’94); al Museo Nacional Centro de
Ar te Reina So fia, Ma drid (95); al MN A M, Centre Ge orges Pompidou, Parigi (’96); al
MA CBA, Barcellona (’97), alla Royal Academy, Londra (‘99), alla Tate Gallery,
Liverpool (2000), alla Bibliothèque Nationale Francaise di Parigi, al CAC Má laga e al
MA CRO di Roma (2003). Nel 2003 si aggiudica a Berlino il prestigioso Piepenbrock
Prize per la scultura e nello stesso anno è nominato Comandante dell’Or dine
dell’Impero Britannico per l’arte; nel 2007 riceve, sempre per la scultura, il Praemium
Imperiale, consegnato annualmente dalla Japan Art Association ad esponenti del
mondo dell'arte. A Wu ppertal ha realizzato un parco pubblico delle sue sculture, dove
sono installati 20 suoi grandi lavori in 16 ettari di bosco. Nel corso del 2010 ha esposto
alla Lisson Gallery di Londra, al Konstmuseum di Boras, alla Sweden Uppsala Bror
Hjorths Hus, (Svezia) e in una collettiva al Palazz o Ducale di Ge nov a.
U fficio stampa:
Giorgia Lazzaretto
lazzaretto@kunstmeranoarte.org
047321 26 43
Inaugurazione: Sabato 12 febbraio2011, ore 19.30
Kunst Meran/o Arte
via Cassa di Risparmio - Portici 163 - Merano (BZ)
orari di apertura: da martedì a domenica, dalle 10:00alle 18:00
Ingresso: Intero euro 5, ridotto euro 4
bambini fino ai 12 anni gratuito