Galleria Asso di Quadri
Milano
via dell'Orso, 12
02 39663641 FAX
WEB
Ernesto Morales
dal 15/2/2011 al 10/3/2011
lun 14.30-19.30, mar - vene 10.30-14 e 15-19.30, sab su appuntamento

Segnalato da

Barbara Dicorato Arteefatti



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Ernesto Morales



 
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15/2/2011

Ernesto Morales

Galleria Asso di Quadri, Milano

Il tempo della distanza. Le opere in mostra appaiono come rarefatte geometrie urbane che attingono alla dimensione del ricordo e del sogno in referimento ai 200 anni dalla dichiarazione di indipendenza spagnola. Nella poetica di Morales c'e' sempre l'intento di confrontare la storia e la cultura del suo Paese, l'Argentina, con quelle del vecchio continente.


comunicato stampa

Testi critici in catalogo di Lorenzo Canova, Massimo Sgroi, Luciano Caprile, Gianmaria Nerli, Victor Fernandez

Negli spazi della Galleria Russo-Asso di Quadri di Milano si inaugura mercoledì 16 febbraio, alle ore 18.00, la personale dell’artista argentino Ernesto Morales intitolata “il tempo della distanza” . Dopo il grande successo di pubblico e di critica ottenuto lo scorso novembre con la mostra “genova buenos aires. Le città dei ritorni” al Complesso Monumentale della Commenda di Prè, la suggestiva struttura Museale appartenente al MuMa di Genova, l’artista, per l’esposizione di Milano, propone una selezione importante di opere realizzate negli ultimi due anni. Nella poetica di Ernesto Morales c’è sempre l’intento, talvolta sopito, talvolta più espresso di confrontare la storia e la cultura del suo paese d’origine, l’Argentina, con quelle del Vecchio Continente.

I duecento anni dalla dichiarazione d’indipendenza dalla corona spagnola, sono per l’artista momento di riflessione sui concetti di memoria, di identità, di attraversamento, di esilio, di spaesamento: tematiche che tessono trame e nessi di congiunzione storico-culturali tra Argentina e Italia, quest’ultima coinvolta nel processo migratorio degli ultimi due secoli. “Ernesto Morales lavora da tempo sul tema dell’esilio e del distacco riflettendo con la pittura sui legami e le lacerazioni che allo stesso tempo uniscono e separano l’Argentina e l’Italia. Questi due paesi rappresentano infatti le polarità simboliche delle opere di Morales, che nella sua ricerca dipinta scopre le assonanze segrete che legano queste due terre in senso quasi metafisico, come se Giorgio de Chirico, Jorge Luis Borges, Giovanni Papini o Julio Cortázar avessero deciso di unire le loro visioni in un’unica galleria di immagini…“ (Lorenzo Canova).

Le opere appaiono come rarefatte geometrie urbane che attingono alla dimensione del ricordo e del sogno. “In questi spazi volutamente evanescenti l’anamnesi compie allora il suo tragitto a ritroso unendo la città della vita alla città del ricordo, la terra di nascita alla terra di elezione nei labirinti urbani che si diradano nella foschia delle geometrie dei palazzi e delle strutture…” (Lorenzo Canova).

La mostra è accompagnata dal catalogo monografico “Il tempo della distanza” edito da Erga edizioni: testi critici per la serie “Le città dei ritorni” a cura di Massimo Sgroi e Luciano Caprile; testi critici per la serie “Città migranti” a cura di Lorenzo Canova, Victor Fernandez e Gianmaria Nerli.

Ufficio Stampa Barbara Dicorato Arteefatti; cell.340 7704969
barbaradicorato@arteefatti.com; www.arteefatti.com

inaugurazione mercoledì 16 febbraio ore 18:00

Galleria Russo – Asso di Quadri
via dell’Orso 12, 20121 Milano
Lunedì 14.30-19.30; da martedì a venerdì 10.30 –14.00 e 15.00 - 19.30. Sabato su appuntamento
Ingresso libero

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