Buenos Aires cafe'. Nell'ambito di 'Seravezza Fotografia', la mostra raccoglie 40 fotografie tratte dall'omonimo libro, divise in due sezioni: 20 scatti in b/n realizzati in analogico e stampati su carta baritata ai sali d'argento e 20 Polaroid in formati diversi per comporre una grande quadreria.
Le radici della cultura italiana ed europea a Buenos Aires, il dramma dei desaparecidos, il
tango, la miseria e i cafè della capitale argentina. Sono questi i temi della mostra “Buenos
Aires cafè” di Lucia Baldini, fotografa toscana specialista in reportage di scena, che si apre
domani sabato 19 febbraio alle ore 17, presso le Scuderie Granducali di Seravezza (Lucca).
Si tratta di uno degli eventi dell’ottava edizione di Seravezza Fotografia curata da Libero
Musetti e organizzata dalla Fondazione Terre Medicee, Assessorato alla Cultura del
Comune di Seravezza, FIAF che si svolgerà in Versilia fino al 3 aprile. Oltre all’inaugurazione
della mostra sarà presentato, nel teatro delle Scuderie, il libro “Buenos Aires cafè” di cui la
Baldini è autrice insieme alla giornalista Michela Fregona. Pubblicato dalla Postcart edizioni
ha vinto il premio Marco Bastianelli 2010 come miglior progetto editoriale nell’ambito
fotografico del 2009.
Il percorso espositivo della mostra raccoglie 40 fotografie tratte dal
libro divise in due sezioni. La prima comprende 20 scatti in bianco e nero realizzati in
analogico e stampati in carta baritata ai sali d’argento, la seconda invece è una raccolta di
20 Polaroid realizzate nel 2006 e stampate in formati diversi per comporre una grande
quadreria. “Il mio modo di fotografare è una sorta di macchina del tempo – commenta
Lucia Baldini – alla ricerca delle tracce ancora visibili della cultura italiana ed europea nel
continente sud americano e in particolare nella capitale argentina”. La sua macchina
fotografica è quanto mai precisa nel raccogliere i particolari dell’immigrazione italiana e la
concrezione dei dialetti, la dittatura militare, l’assenza di 30 mila persone, il dramma dei
desaparecidos che è ancora oggi vivo e lacerante. E poi il tango, i quartieri della miseria, gli
scandali politici e l’inflazione galoppante. “Una sintesi di tutto questo – aggiunge la
fotografa – sono i café il luogo d’elezione dove la metropoli si fa piccola; dove l’enormità,
l’assurdo, lo spaesamento cercano di sopravvivere attraverso il calore e l’intimità
rassicurante del contatto umano”.
Lucia Baldini, sempre nell’ambito di Seravezza
Fotografia, terrà nei giorni 5 e 6 marzo un workshop di fotografia di scena dal titolo “ la
narrazione del palcoscenico”.
La mostra “Buenos Aires cafè” rimarrà aperta nelle Scuderie
Granducali, via del Palazzo 356, Seravezza, fino al 6 marzo dal martedì al sabato dalle 15.00
alle 19.30 e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30. negli stessi orari si
può visitare anche la mostra principale della rassegna, quella dedicata al fotografo
americano Robert Ballen, nelle sale dell’adiacente Palazzo Mediceo ma che rimarrà aperta
fino al 3 aprile. Il costo del biglietto per tutti gli eventi espositivi è di 5 euro intero, 3 euro
ridotto, info: www.terremedicee.it tel. 0584.757443, e-mail: info@terremedicee.it
Lucia Baldini note biografiche
Lucia Baldini vive in Toscana, punto di partenza del suo viaggio per la professione
fotografica specializzata nell’ambito della “scena”. Fin dai primi anni di lavoro, attraverso le
sue assidue frequentazioni nell’ambiente musicale, buona parte delle sue prime opere
sono divenute un’importante testimonianza della scena underground musicale degli anni
Ottanta attraverso mostre, copertine di dischi e collaborazioni con testate musicali. Lavora
come fotografa di scena per varie compagnie e festival di teatro e danza. Entra in contatto
con le più interessanti realtà legate al tango argentino in Italia e nel 2001, in collaborazione
con la giornalista Michela Fregona, realizza il volume “Anime Altrove - luoghi e genti del
tango argentino in Italia”. Pubblica nel 2005 i libri: “Carla Fracci – Immagini 1996 – 2005”,
una monografia fotografica che testimonia i dieci anni di collaborazione con la Fracci, e
“Tangomalìa” con la collaborazione di Michela Fregona, i due libri divengono anche mostre
itineranti. Inizia l’attività di fotografa di scena nell’ambito del cinema con il regista Carlo
Mazzacurati per il film “La Giusta Distanza” e per il nuovo film “la Passione”. Con la
pubblicazione “Dramma sacro – omaggio al Mantegna” apre un nuovo capitolo di ricerca e
sperimentazione dedicato al nudo maschile. Conduce da alcuni anni laboratori e seminari
sulla fotografia di spettacolo in scuole di fotografia e corsi universitari. Inizia nel 1982 la
sua carriera espositiva proponendo varie personali dedicate alla ricerca, alla danza, al
ritratto e alla musica Sue opere fanno parte di collezioni private italiane ed estere.
Immagine: Lucia Baldini, Buenos Aires Cafè
Ufficio Stampa agenzia ILogo, Prato
Fabrizio Lucarini tel.3407612178, Chiara Mercatanti tel.3479778005
E- mail: press@ilogo.it
www.ilogo.it
Inaugurazione: sabato 19 febbraio alle ore 17
Scuderie Granducali
via del Palazzo, 356 - Seravezza (LU)
Orari: dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.30
domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30
Ingresso: intero euro 5, ridotto euro 3