Organizzato per cicli, il corpus delle opere di Carlesso - spesso di grandi dimensioni e pensate per essere inserite nell'ambiente naturale - si racconta ora nella serie Curvature.
Per la prima volta Gianpietro Carlesso studia un progetto di mostra
personale per la città di Trieste. La mostra CURVATURE, che si inaugura il
19 febbraio prossimo allo Studio Tommaseo, presenta il lavoro recentissimo
di questo straordinario scultore che con semplicità stupefacente dimostra
all'uomo contemporaneo quanto inesauribilmente interrogativa sul senso
dell’essere può essere l’energia concentrata della pietra.
Carlesso, nato a Bolzano e diplomatosi ad Urbino, dopo una prima lunga
parentesi tedesca che comprende il prestigioso stipendium Wilhelm Lehmbruck
di Duisburg, rientra in Italia, stabilendo 'coraggiosamente' Cormons,
piccolo comune del Goriziano, come base di partenza per svolgere un’attività
artistica internazionale intensa e di grande rigore. Organizzato per cicli,
il corpus delle sue opere, spesso di grandi dimensioni e pensate per essere
inserite nell’ambiente naturale (come è il recente caso dell’opera “Isola
felix' collocata in un lago di alta quota a Zeel am See, sulle Alpi
salisburghesi), approda ora alla serie 'Curvature', di cui vedremo a Trieste
le potenti numero 11, in marmo di Lasa, numero 12, in Cedro del Libano e
corian, e numero 13, in Nero Vallone.
Una serie di incontri di approfondimento e un catalogo-progetto con
contributi di studiosi di diverse discipline accompagneranno lo svolgimento
della mostra che si potrà visitare fino al 9 aprile.
inaugurazione sabato 19 febbraio, ore 18
Studio Tommaseo
via del Monte, 2/1 - Trieste
Orario: 17-23
Ingresso libero