Fil rouge. In queste opere pittoriche l'universo femminile e' guardato e descritto dal di dentro, senza orpelli intellettualistico/femministi.
Un filo sottile di lana rossa unisce una mano femminile con una maschile : è con questa immagine intensa e potente che Antonella Masetti Lucarella si presenta per la prima volta al pubblico partenopeo.
Molti sono i “fil rouge” nella sua poetica: un fil rouge la lega alla tradizione pittorica italiana che va dall’Umanesimo al Manierismo, dai leonardeschi sfondi paesaggistici appena accennati, ai volumi dei corpi che alludono al sofisticato intellettualismo di un Piero della Francesca o di un Bronzino. E’ una figurazione colta e sofisticata, attualissima nella colorazione degli sfondi e intensa nell’introspezione psicologica che rimanda alla profondità delle espressioni dei volti di un Donghi. E così il fil rouge passa dalla tradizione all’attualità, alla contemporaneità della nostra esistenza. Le sue donne sono guerriere ammantate di dolcezza, consapevoli di sé e della propria esistenza. L’universo femminile è guardato e descritto dal di dentro, senza superfetazioni intellettualistico/femministe.
Ma vi è ancora un nuovo fil rouge nell’opera dell’artista: quello che lega l’arte figurativa a quella astratta; la matericità delle tele astratte, l’impasto di materia applicata, che contiene elementi naturali come ghiaia, e polvere di roccia, è espressione della stessa passionalità del vivere delle sue figure; la colorazione che le permea, calda e morbida, è il medesimo segno distintivo dell’artista figurativa: quello di una sensualità che è l’elemento portante della sua arte; Eros puro: quel quid inafferrabile che determina il passo, che conduce l’azione, gestuale dell’artista sulla tela e spirituale dei suoi personaggi: Eros come passione del vivere.
Inaugurazione 25 febbraio ore 18-22
Villa di Donato
piazza Eframo Vecchio - Napoli
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