Maria Agata Amato
Maddalena Barletta
Carmela Corsitto
Roberta Ferrara
Anna Jandolo
Benedetta Jandolo
Angela Marchionni
Rossella Ricci
Letizia Rostagno
Emanuela Santoro
Valentina Zanardi
Le artiste che oggi espongono le opere del loro lavoro artistico hanno sentito, riflettuto, elaborato concetti che hanno nomi come: dignita'/ indegnita', onore/disonore, liberta'/asservimento.
Artiste: Maria Agata Amato, Maddalena Barletta, Carmela Corsitto, Roberta Ferrara, Anna Jandolo, Benedetta Jandolo, Angela Marchionni, Rossella Ricci, Letizia Rostagno, Emanuela Santoro, Valentina Zanardi
L'arte ha il l'ineffabile umano potere di nominare e rinominare la realtà e ciò che la costituisce; di illuminarne aspetti ignoti o oscurati , di dubitare della sua apparenza manifesta, di interrogarla, di creare squarci e aporie in essa La realtà e le cose rinominate trasformano le persone stesse che le hanno scoperte e coloro a cui vengono dette e trasmesse Le artiste che oggi espongono le opere del loro “lavoro” artistico hanno sentito, riflettuto, elaborato concetti che hanno nomi come: dignità/ indegnità, onore/disonore , libertà/ asservimento, indipendenza/dipendenza, ricchezza/ povertà, amore e potere, politica e privato In sintesi, sul quanto ed il come si possa essere libere di godere di se stesse e della propria vita e su quanto e come lo siano gli uomini,su quanto e come i rapporti fra i due generi siano basati sulla libertà di essere con-degni di se stessi, su quanto e come sia naturale e inevitabile che gli uomini si rapportino a se stessi in modo parziale, frammentato, scisso, reificante, mercificante e mortificante e quanto ciò venga rispecchiato nel loro rapporto con le donne. Esse ancora interrogano su come si possa declinare il termine creatività in un “mondo in cui l'espressione artistica è denominata “lavoro artistico” ed il cui “prodotto” creativo è detto “opera”, e soprattutto come si possa essere persone libere (donne ed uomini) in un sistema sociale e politico che ha come premessa fondante il pensiero totalizzante e totalitario di concepire gli esseri umani come “l'essere per … il consumo e per il mercato (libero !) Questa prova artistica del confrontarsi con questi temi mi ha fatto pensare a due storie: La prima è la favola dei vestiti dell'imperatore, in cui alla fine il bambino svela la vera realtà: “l'imperatore non ha vestiti, l'imperatore è nudo!
L'imperatore di oggi ha indosso vestiti che gli derivano dalla vanità, dalla arroganza, dalla futilità, dall'incertezza di se stesso, dall'essersi distrarsi lungamente dal suo ruolo di governatore e l'aver mancato di rispetto nei confronti di se e dei suoi sudditi, dall'essersi conformato e specchiato nelle leggi del mercato delle persone (offerta/domanda, acquisto/vendita) per rimanere natura semplicemente vuota (a-morale prima che indegna) e annullante l'essenza delle persone e dell'umano in chiunque vesta e che venga poi così guardato La seconda storia è quella biblica di Davide e Golia Davide con la sua fionda ed un sasso realizza ciò che era inconcepibile ai membri della sua comunità:sconfiggere il violento gigante Golia che seminava il terrore nel suo popolo con le sue razzie ingiuste e crudeli. Il cadere del gigante Golia mostra la fragilità delle sue “leggi” e la possibilità di vivere in una comunità con regole diverse. Le donne – artiste come Davide possono stare sulle gambe in modo fermo e flessibile e confrontarsi con il gigante Golia grazie alla mancanza di giudizio nei confronti di se stesse, delle altre donne, degli uomini e possono tendere la fionda del dare dignità al loro sentire e pensare, del rispetto per l 'amore che nutrono per se stesse e per gli altri , dell'onorare la vita offrendo e liberando la loro energia creatrice e rivelando a se stesse e agli altri soluzioni inconcepibili e sorprendenti nella realtà manifesta e condivisa E' nel ricordarsi il più possibile chi si è e a ciò a cui si aspira, nel desiderare il tipo di relazione che si vuole creare con le altre e con gli uomini, nel sognare concreto che si vuole realizzare, nella tensione al manifestarsi più completo e fedele a se stesse che nasce la possibilità libera di vivere e far vivere se stesse e gli altri. “La storia di ogni tempo, e di oggi in particolare, insegna che le donne verranno dimenticate se si dimenticano di pensare a se stesse” Concetta Stornante Presidente dell'associazione "Demetra -Il seno: cura e cultura" (BO)
inaugurazione 25 febbraio ore 17,30
Galleria comunale Ex Pescheria
via Pescheria, 23 - Cesena (FC)
Orari di apertura: dalle ore 16.00 alle ore 19.00 nei giorni ven.sab.dom.