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3/11/2002

Bodygirl

Galleria Sala 1, Roma

opere di India Evans e Lucia Leuci

a cura di Antonella Pisilli


Il 4 novembre si inaugura alla Sala 1 "BODYGIRL" con due giovani artiste India Evans e Lucia Leuci. Elemento privilegiato delle loro opere è il corpo che diventa soggetto ed oggetto della loro composizione dove il ricordo dell'infanzia, la sensualità adolescenziale, la memoria di un passato recente emerge in tutti i loro lavori. Le due artiste accomunate dallo stesso soggetto elaborano le loro immagini con tecniche e linguaggi completamente diversi: il collage, con foto, ritagli di stoffe, carte riciclate per India Evans e la fotografia e il video per Lucia Leuci.

India Evans formatasi all'Istituto di Belle Arti di Washington D.C. si è trasferita a Roma nel 2001 dove ha cominciato a realizzare piccoli collages nei quali inserisce oggetti, frammenti di carta o di stoffa e fotografie, tutti rigorosamente trovati. Il suo è un lavoro delicatissimo, estremamente sensuale, ma nello stesso tempo ingenuo ed infantile.
In tutti i lavori è presente un'immagine di donna degli anni dieci con la quale ricrea, costruendo una scenografia, un racconto fantastico. Le sue opere sono tutte senza titolo, narrano una storia, ma bisogna avvicinarsi e guardare attentamente all'interno del quadro per scorgere vecchi ricordi ormai abbandonati che attraverso il recupero e la sapiente composizione, rinascono e rivivono.
In un quadro una giovane donna è appisolata sul letto, dalla testa parte un filo che la riconduce all'interno di un sogno e dal sogno alla realtà.
Il lavoro di India Evans nasce da una profonda ricerca emotiva, nel quale cerca di recuperare il distacco dalla sua terra, dai suoi affetti familiari e soprattutto dalla sua gemella, la quale compare come doppio in molte opere. La donna, presente in tutti i quadri è come un'altra identità, un'altra vita, che rivive nel ricordo non perduto, ma sempre presente e ricreato.

La ricerca di Lucia Leuci si muove all'interno del fenomeno della Body Art. Attraverso l'uso del proprio corpo come strumento e soggetto, la Leuci realizza immagini che nascono da forti pulsioni emotive, la tristezza, la gioia, il piacere, il dolore, diventano evento estetico da condividere con l' "altro". Nelle sue "visioni" non interpreta un personaggio, ma rivive la propria vita, l'infanzia, nelle quali inserisce, in una sorta di set domestico, oggetti familiari ed intimi, come il tutù da ballerina che usava da bambina, l'orsacchiotto, o la collana di perle della nonna, ed all'interno di questa scena si muove come in una danza medianica.
Gli autoscatti che realizza in tempi lunghi trasformano l'immagine in una fluida miscela colorata in cui l'ombra e la luce si mischiano in una gioiosa leggerezza.
Nella serie "Isteria" l'artista racconta: ‹ Il corpo in movimento è bloccato in un istante come prigioniero di sé stesso, incapace di mostrarsi nella sua totale oggettività (…) Le immagini raffigurano figure isteriche e risultano immediatamente carnali e nello stesso tempo altamente spirituali›.
Il video che presenta in mostra dal titolo "Hera, moglie divina, bisbetica e gelosa" è fortemente autobiografico e racconta la storia con uomo identico a Lucia in tutto ciò che di lei disprezza, quasi avesse avuto il suo stesso sangue, quasi fosse stato il suo corrispettivo maschile (i due bicchieri identici pieni dello stesso liquido). Dopo infinite danze amorose, eclatanti manifestazioni di gelosia, stravaganti dispetti, umili "venirsi incontro"... dopo tutto questo amore sono rimasti i cocci... 2 bicchieri che si frantumano.

per informazioni: Sala 1 tel. 06 7008691

inaugurazione: 4 novembre 2002 ore 18,30

orario: dal martedì al sabato dalle 16,30 alle 19,30

Galleria Sala 1 (Scala Santa)
Piazza di Porta San Giovanni 10 Roma

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