Naufragi. La mostra raccoglie 13 grandi opere polimateriche in bilico tra scultura e pittura, realizzate dall'artista dal 2007 al 2011 e per la maggior parte di inedite.
a cura di Bruna Condoleo
Il giorno venerdi 4 marzo 2011, presso la Galleria L’Acquario, via Giulia 178, Roma, alle ore 18.00 s’inaugura la mostra “Emanuele Rossini. Naufragi”, a cura di Bruna Condoleo, in cui verranno esposte 13 grandi opere polimateriche realizzate dall’artista dal 2007 al 2011, la maggior parte di esse inedite.
L’evento espositivo si compone di due momenti paralleli, incentrati su di un’unica tematica: la mostra romana, che si svolge dal 4 al 31 marzo 2011 e l’esposizione londinese, con analogo titolo “Wreckage”, che si tiene dal 20 marzo al 17 aprile 2011, presso Freud Gallery, 198 Shaftesbury Avenue, London, wc2h.8jl. Nato a Civita Castellana (VT) nel 1970, architetto, designer di interni e scenografo, da oltre 20 anni Rossini nutre la passione per la pittura, che è ormai divenuta una primaria necessità espressiva. Dal 1996 espone i suoi dipinti-sculture in Italia e in Inghilterra, partecipando a personali e collettive di prestigio, come, ad esempio, il Premio Sinestesie, presso il Museo Michetti a Francavilla al Mare (CH) nel 2007.
Per le sue opere, lavori in bilico tra scultura e pittura, Emanuele Rossini utilizza il materiale più diverso; con il gesso, ad esempio, modella le forme sulla tela o sulla tavola in modo da creare spessori e sollevamenti di materia che suggeriscono una realtà in lento divenire. I suoi paesaggi somigliano a visioni oniriche o sono momenti di meditazione che hanno trovato una loro originale concretezza pur nell’astrazione delle forme e nella particolarità dei materiali usati (dalla plastica ai fili di canapa agli smalti..)
Vortici turbinosi, bianchi labirinti materici, ma anche giardini naturali ove si nascondono allo sguardo piccole sagome bianche, o ancora evocazioni di emozioni suggerite dagli spettacoli naturali, ma realizzate con materie inedite, frutto di una personale inventiva e di un amore innato per l’intreccio e la combinazione dei materiali più disparati, scelti a seconda della loro consistenza, del loro colore, della loro capacità espressiva…
Qualche volta l’arte di Rossini diviene più allarmante, specie quando innumerevoli elementi figurali vengono occultati dalle stratificazioni materiche, fino a costituire una vibrante massa di forme aggettanti che, ricoprendo l’intero spazio del quadro in un moderno horror vacui, trasmettono una lirica inquietudine grazie al fitto brulichio di luci e di ombre.
Con le opere esposte nelle due mostre, romana e londinese, lavori ricchi di suggestioni provenienti dall’espressionismo americano e dall’arte di assemblage materico, Emanuele Rossini propone un’esperienza sotto il segno della contemplazione estetica, silenziosa e concentrata: l’eleganza compositiva e il gusto delle preziosità cromatiche, sue personali doti stilistiche, riflettono la profondità di uno spazio psicologico e spirituale che, per nulla ignaro delle contraddizioni della vita, intende lanciare attraverso l’arte un messaggio di serenità e di unità.
“Gesso, stones, wire, hemp, fabrics, plastic, enamel, combined with sophisticated harmony, stress and exalt their constructive capabilities: scratched, smoothed or made wavy and lumpy, the material spreads a diffused light that empathically transmits a subtle unease, urges the memory to wander and invites us to roam freely through the meanderings of our emotions.”(Dal catalogo della mostra, traduzione di Alison Kurke).
Il catalogo bilingue della mostra, con presentazione critica di Bruna Condoleo (Tipografia Eurosia, grafica di Alessandra Turco), sarà disponibile in Galleria.
Inaugurazione 4 marzo ore 18
Galleria l'Acquario
via Giulia, 178 - Roma
Mar-sab 11-13 e 17-19.30
Ingresso libero