Santa Maria della Vita
Bologna
via Clavature, 8/10

Quirico Filopanti
dal 14/3/2011 al 30/4/2011
martedi - domenica 10-12 e 15-19
051 2754127

Segnalato da

Annalisa Bellocchi




 
calendario eventi  :: 




14/3/2011

Quirico Filopanti

Santa Maria della Vita, Bologna

Un professore all'aria aperta. Il suo vero nome era Giuseppe Barilli (Budrio 1812 - Bologna 1894), fu deputato in Parlamento, matematico, esule, filosofo, oratore, inventore per migliorare le condizioni dell'umanita'. Presentazione del libro e inaugurazione della mostra di disegni a lui dedicati.


comunicato stampa

Combattente per l’Unità d’Italia con Garibaldi, Deputato in parlamento, matematico, esule, ribelle, filosofo, oratore, inventore per migliorare le condizioni dell’umanità. Per tutta la vita, proprio fino agli ultimi giorni, ha lottato per combattere l’analfabetismo, per fare crescere la cultura, per la diffusione dei libri, perché la lettura diventasse patrimonio di tutti. Sembrerà strano, ma anche il cambiamento di nome ha a che fare con questa battaglia: il nome vero, Giuseppe Barilli (Budrio 1812 – Bologna 1894), divenne Quirico Filopanti perché Filopanti significa “voler bene a tutti” e Quirico ricorda la grandezza di Roma. Con il nome nuovo esponeva subito, anche solo presentandosi e stringendo una mano, quale era il suo programma di vita: insegnare, fare apprendere, diffondere ovunque le conoscenze, inventare, creare.

Chi era Quirico Filopanti
Quirico Filopanti non è molto ricordato eppure era un personaggio molto conosciuto e stimato dai bolognesi dell’Ottocento. Quirico Filopanti, pseudonimo di Giuseppe Barilli, visse da povero, ma la sua vita è costellata di immagini dai toni vivaci e di avventure. Una voce che si imponeva, gli occhi dallo sguardo severo ed intenso, Giuseppe rivelò una forte personalità fin da ragazzo ancora ventenne, quando decise di scegliersi il nome di “Quirico Filopanti” che deriva dalle radici greche e latine “quir”, “filos” e “pan” e significa “L’Amico di tutti”. Inconfondibile personaggio con la sua tuba spelacchiata e la lisa finanziera, col vecchio scialle di lana appoggiato sulle spalle, quando passeggiava per quella Bologna percorsa dallo spirito appassionato e vivace di metà “ottocento”, i suoi concittadini lo salutavano con reverenza ed affetto.
Egli fu patriota integerrimo, acuto matematico, scienziato illustre. Amatissimo insegnante, scrisse dei libri di astronomia per cui fu chiamato “il professore delle stelle”. Tuttavia Filopanti accese la fantasia e alimentò il mito di “Socrate del Risorgimento” non più da scienziato, ma da semplice uomo. Rappresentante e difensore del popolo nel ‘48 , all’indomani dell’ingresso a Roma delle truppe francesi, il battagliero Quirico affrontò da solo nell’aula Capitolina in Campidoglio il generale Oudinot e i suoi dragoni: – L’Assemblea Costituente protesta contro la violenta invasione! – Per sfuggire all’arresto non gli rimase che l’esilio e così si imbarcò per l’America dove rimase per un anno e mezzo, prima di trasferirsi a Londra.
Tornò in Italia nel 1859, dopo dieci anni di esilio, ma non aveva dimenticato le proprie passioni: infatti rinunciò all’insegnamento per non prestare fedeltà alla monarchia. Meglio per lui le armi: nel 1866, a 53 anni di età, la battaglia per la libertà lo coinvolse nella terza guerra di indipendenza che gli lasciò, oltre a una ferita, una medaglia al valore. Un anno dopo fu volontario al fianco di Garibaldi.
Infine, il riposo del guerriero, con un ciclo di lezioni popolari in tutta Italia e con l’ingresso alla Camera come deputato repubblicano. Morì in povertà nel 1894 all’età di 82 anni, all’Ospedale Maggiore di Bologna. Il suo paese natale, Budrio, che lo aveva sempre seguito ed ammirato, gli ha eretto un bel monumento nella piazza principale che porta naturalmente il suo nome, cioè il suo pseudonimo: Piazza Quirico Filopanti.

La mostra è accompagnata dal libro “Quirico Filopanti. Un professore all’aria aperta” edito da Bononia University Press nella collana “Sotto i portici” a cura di Tiziana Roversi e Claudia Alvisi. Testi di Antonio Faeti, disegni di Cinzia Ghigliano.

Antonio Faeti, nato a Bologna nel 1939, ha insegnato sedici anni nella scuola elementare, venticinque all’Università, otto all’Accademia di Belle Arti. La sua cattedra bolognese di Storia della Letteratura per l’Infanzia è stata la più qualificata e prestigiosa del paese. Da quattro anni tiene il corso annuale di Pedagogia della lettura, voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Dal 1994 dirige la collana “I Delfini” per la Fabbri. Da anni presiede la giuria del Bologna Ragazzi Award della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi. Intanto continua instancabilmente a dipingere: del 2008 è la mostra antologica “Ho tanta voglia di disegnare”. Dopo Antonia e le bottiglie di Morandi, che porta le figure di Grazia Nidasio, Quirico Filopanti, un professore all’aria aperta è il suo secondo albo illustrato. Dopo Palomares (Bologna, 1967) e Guardare le figure (Torino, 1972), è il trentaseiesimo libro. Nel 2011 è insignito dell’Archiginnasio d’oro, un riconoscimento che la città di Bologna assegna ai suoi cittadini emeriti in ambito culturale.

Cinzia Ghigliano esordisce come fumettista nel 1976 su “Linus” e due anni dopo vince il prestigioso “Yellow Kid” come miglior autore italiano. Ha dato vita a personaggi indimenticabili come Isolina, Lea Martelli, Solange in fumetti seriali pubblicati su periodici femminili di ampia diffusione. Solange, nata nel 1984, ha avuto numerose traduzioni in Europa. Cinzia Ghigliano ha pubblicato storie per ragazzi sul “Corriere dei Piccoli” e divulgazione a fumetti per Montedison, Touring Club Italiano, Parlamento Europeo, Slow Food. Nel 1986 vince il premio “Andersen” per la divulgazione scientifica insieme a Luca Novelli. Mentre le sue opere hanno trovato posto nei principali musei del fumetto – Bruxelles, Angouleme, Lisbona – lei ha intensificato il lavoro di illustratrice nell’editoria per ragazzi, poi si è dedicata con successo alla pittura concentrandosi principalmente nell’interpretazione pittorica della Poesia. Il suo ultimo progetto pittorico è “Tradurre con il colore “, l’Antologia di Spoon River in sedici grandi tele esposte in galleria accanto alle parole dei traduttori di Edgar Lee Master, da Cesare Pavese a Fernanda Pivano, da Beppe Fenoglio a Fabrizio De André. Quirico Filopanti, un professore all’aria aperta è stato realizzato con la stessa tecnica, acrilico ma su carta, traducendo in segni, pennellate e colori le parole di Antonio Faeti.

“Sotto i portici” è una collana di libri illustrati, biografie di figure illustri che hanno lasciato a Bologna un segno importante in ambito culturale, artistico, scientifico, letterario. È una collana che attraversa tutte le discipline: può occuparsi indifferentemente di scienziati o favolisti. Comune denominatore di tutti i protagonisti è però il legame che ognuna di queste grandi figure ha avuto con Bologna. L’obiettivo delle pubblicazioni è quello di fare conoscere personalità rilevanti nella storia della città in particolare ai bambini. Attraverso le straordinarie figure che hanno costellato i diversi momenti storico-sociali di Bologna, i bambini conosceranno meglio la città, le sue trasformazioni, il ruolo che essa ha giocato nel tempo in relazione alle arti, alla scienza, alla cultura in ogni sua articolazione. Caratteristica unica della collana è la componente iconografica. Il testo, un breve racconto, scorre attraverso le pagine insieme alle illustrazioni che hanno una rilevanza eccezionale grazie alla riconosciuta abilità ed esperienza degli illustratori: Toccafondo, Wolfango, Nidasio, Monaco, Maggioni, Cinelli e Ghigliano. A partire dal 2007 sono usciti 8 volumi, alla cadenza, quasi sempre rispettata, di due all’anno: uno in primavera, in occasione della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi, ed uno in autunno, il titolo del Natale. “Sotto i portici” è curata da Tiziana Roversi e Claudia Alvisi ed è pubblicata da Bononia University Press.

Ufficio Stampa
Annalisa Bellocchi 051 2754127, 338 1537468 annalisa.bellocchi@fondazionecarisbo.it
Francesco Tosi 051 2754060, 366 6035317 francesco.tosi@fondazionecarisbo.it

QUIRICO FILOPANTI
Un professore all’aria aperta
(Ed. B.U.P. nella collana “Sotto i portici” a cura di Tiziana Roversi e Claudia Alvisi)
Testo di Antonio Faeti
Disegni di Cinzia Ghigliano
Introduce Virginiangelo Marabini
Intervengono Pier Gabriele Molari e gli autori
L’attore Gabriele Duma legge alcuni brani del libro

Martedì 15 marzo 2011 alle ore 18 verrà presentato il volume e inaugurata la mostra

Museo e Oratorio di Santa Maria della Vita
via Clavature, 8 – Bologna
Orari: da martedì a domenica ore 10-12 e 15-19

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