Galleria Previtali
Milano
via Lombardini, 14
02 58113090 FAX 02 58113090
WEB
Monica Anselmi e Luigi Bianchini
dal 15/3/2011 al 19/4/2011
mar-sab 16-19.30

Segnalato da

Lorenzo Valentino




 
calendario eventi  :: 




15/3/2011

Monica Anselmi e Luigi Bianchini

Galleria Previtali, Milano

I sentimenti dell'essere. Dalle opere pittoriche degli artisti si leva una sorta di allarme, come la premonizione di un evento non necessariamente tragico, ma certamente epocale. Anselmi lavora per aggiunte e sottrazioni; le opere astratte di Bianchini, invece, sono gremite di riferimenti figurativi.


comunicato stampa

Il grido ruvido della materia

Apparentemente diversissimi tra loro, i lavori di Monica Anselmi e Luigi Bianchini hanno in sé un identico approccio emotivo nei confronti della realtà. Dalle opere di entrambi gli artisti sembra levarsi un grido ruvido, una sorta di allarme, come la premonizione di un evento non necessariamente tragico, ma certamente epocale.

Monica Anselmi lavora per aggiunte e sottrazioni. I suoi quadri rispecchiano la vicenda emotiva di uno spirito ricco e inquieto, affascinante e contraddittorio, mai definitivamente appagato e in costante lotta con se stesso. Sono opere sofferte, da guardare lentamente e da conquistare palmo a palmo, sulle quali si incontrano – e si scontrano – elementi pop e suggestioni dal Nouveau Réalisme, icone classiche e gesti rubati al graffitismo metropolitano, immagini di realismo fotografico e abbozzi incerti, volutamente non finiti. La figura femminile emerge come un’icona dalla bellezza spesso graffiata, o negata da un improvviso colpo di pennello, quasi a simboleggiare una femminilità in bilico – proprio come sta accadendo oggi – tra emancipazione e tragico ritorno al ruolo di bambola senza dignità. I colori freddi, lividi, giocati tra i grigi e gli azzurri, si alzano all’improvviso accesi da un graffio rosa o da una macchia rossa o ocra che appare come una ferita. L’intento di raccontare e di raccontarsi è rivelato dalle parole che appaiono di tanto in tanto, come una sovrimpressione, quasi a voler mettere un po’ di logica nel tumulto tempestoso del caos. Caos che in alcuni lavori raggiunge esiti squisitamente astratti.

Un gesto più misurato – sebbene altrettanto fortemente sentito – è quello che si legge nelle opere di Luigi Bianchini. Il suo grido si rapprende in lavori di grandissima eleganza esecutiva in cui la materia appare accartocciata e poi lisciata, come in un gesto di inutile pentimento. Qualcosa di umano e di carnale pervade queste opere, astratte ma gremite di riferimenti figurativi, che fanno pensare a lastre radiografiche o, talvolta, a corpi abbandonati alla decomposizione. Altre volte, tuttavia, l’artista si concede a una luminosità più diffusa, a un vago senso di ottimismo. Allora le sue visioni assomigliano a fotografie aeree del mare, oppure di cime innevate di innaturale, splendente purezza.
A. Redaelli

Inaugurazione 16 marzo ore 18.30

Galleria Previtali
via Lombardini, 14 - Milano
Mar-sab 16-19.30
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [43]
Patrizia Valduga
dal 28/10/2015 al 28/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede