Palazzo Reale
Milano
piazza Duomo, 12
02 0202, 02 88451 FAX 02 88450104
WEB
Il Mondo Nuovo. Milano 1890-1915
dal 8/11/2002 al 28/2/2003
02 88450292 FAX 02 88450104
WEB
Segnalato da

Tiziana Bariselli [Ketchum P. R.]




 
calendario eventi  :: 




8/11/2002

Il Mondo Nuovo. Milano 1890-1915

Palazzo Reale, Milano

L'esposizione, un'ampia e ricca galleria di opere d'arte, oggetti rari, preziosi ed anche curiosi, permette al visitatore di percepire la complessitàa' straordinaria e irripetibile del processo di modernizzazione che modifico' radicalmente il capoluogo lombardo dal punto di vista sociale, urbanistico, economico, istituzionale, culturale ed artistico.


comunicato stampa

Nelle sale di Palazzo Reale, a Milano, apre la grande mostra sulla Modernità

Promossa e organizzata dall'Università Bocconi e dal Comune di Milano

Inaugurazione sabato 9 novembre alla presenza del Presidente Ciampi
Dalle ore 19.00 fino alle 24.00 ingresso gratuito alla città

L'esposizione aprirà al pubblico domenica 10 novembre e si protrarrà fino al 28 febbraio 2003. La mostra sarà inaugurata ufficialmente sabato 9 novembre 2002 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e nella stessa giornata, a partire dalle 19 fino alle 24, sarà aperta gratuitamente ai visitatori.

La mostra
Milano città dell'economia e dell'arte, dell'impresa e della cultura, dell'industria e del tempo libero, della coscienza sociale e dei commerci, delle rivolte e dell'istruzione: mettere in risalto la propria vocazione al nuovo, attraverso l'eccezionale stagione creativa che fra '800 e '900 fino ad oggi ha caratterizzato Milano in tutti gli aspetti della vita della città, è il tema principale di questa mostra che, attraverso opere provenienti da importanti istituzioni culturali italiane e europee, punta l'attenzione sul concetto di Modernità, come si espresse dal 1890 al 1915. L'esposizione, un'ampia e ricca galleria di opere d'arte, oggetti rari, preziosi ed anche curiosi, permette al visitatore di percepire la complessità straordinaria e irripetibile del processo di modernizzazione che modificò radicalmente il capoluogo lombardo dal punto di vista sociale, urbanistico, economico, istituzionale, culturale ed artistico ed allo stesso tempo influenzò l'evoluzione generale del Paese.

"Con questa iniziativa - hanno sottolineato Stefano Baia Curioni e Marco Cattini, curatori della mostra - abbiamo voluto raccontare come cento anni fa Milano ha saputo iniziare un mondo che è oggi il nostro: per ricordare che in ogni momento è possibile trovare la libertà e la qualità per dare vita a nuovi inizi".

Articolata in tre sezioni - Il labirinto della Modernità; Milano 1890 - 1915; Il prossimo passo - l'esposizione occupa l'intero primo piano di Palazzo Reale, oltre 2000 mq, compresa la Sala delle Cariatidi, e raccoglie oltre 700 tra opere e oggetti vari. Lo spettacolare allestimento delle 15 sale ripropone simbolicamente le 'mura' della città pensate come quartieri tematici che esprimono l'arte, l'economia, i costumi, il lavoro, l'architettura, il tempo libero, come volti di una città che in 25 anni è stata 'sconvolta' dal processo di modernizzazione. Il colore dominante della mostra è il bianco, simbolo della 'luce', ovvero di quell'invenzione, l'energia elettrica, che mutò profondamente e radicalmente la vita di inizio secolo e la città di Milano.

Il percorso si presenta molto coinvolgente: passando da una sorta di moderna Wunderkammer (stanza delle meraviglie), sia attraverso oggetti reali sia grazie ad un affascinante racconto multimediale, persino sorvolando Milano come su di una mongolfiera, i visitatori potranno esplorare le tappe della rivoluzione scientifica e industriale evocate in mostra e sentirsi, essi stessi, 'scopritori' del 'Mondo Nuovo'. All'interno della sala dedicata alle trasformazioni del tessuto urbano di Milano, infatti, sul pavimento verrà proiettata una sequenza di immagini costituita da parti del fotopiano di Milano, così da costruire un percorso virtuale che dal Parco Sempione conduce alle zone industriali della periferia. La veduta aerea scorrerà lentamente sotto gli occhi del visitatore. In sincronia con lo scorrere della pianta, appariranno le immagini delle demolizioni, delle ricostruzioni e dei nuovi interventi edificatori.
L'ultima sezione della mostra, invece, accompagnerà il visitatore in un viaggio attraverso il tempo dalla Milano degli inizi del '900 fino ai giorni nostri. Un'installazione audiovisiva di grande impatto emotivo rievocherà in pochi minuti i momenti più significativi della storia verso la modernità, dalla prima guerra mondiale fino ad oggi, con un'accelerazione progressiva a mano a mano che gli eventi si avvicinano al presente. Al termine di questo viaggio temporale ciascuno sarà invitato a lasciare "il proprio segno" nella costruzione di un futuro comune per la città scegliendo, tra le citazioni proposte, la propria personale opzione verso la Modernità. Le preferenze espresse dal pubblico saranno visualizzate in tempo reale su uno schermo in continua evoluzione e saranno disponibili anche sul sito internet della mostra. Il risultato di questa interazione sarà presentato alla chiusura della Mostra.

Particolarmente significative le opere d'arte in esposizione: dal Canaletto dell'Ospedale di Greenwich visto dalla riva settentrionale del Tamigi, 1747-50, Londra, al Trittico di Gaetano Previati composto da: Il traforo delle Alpi, La ferrovia sul Pacifico, Il Canale di Suez, 1915; e ancora Umberto Boccioni, Officine a Porta Romana, 1909; Carlo Carrà, Allegoria del lavoro, 1905, Mario Sironi, L'ingegnere, 1928. Di notevole interesse una rara gigantografia di Luca Comerio, Uscita degli operai dallo stabilimento Pirelli in via Ponte Seveso, 1905, restaurata per l'occasione dall'Università Bocconi.

La mostra, inoltre, presenta numerosi oggetti incredibilmente curiosi, che non mancheranno di attirare collezionisti, appassionati ed anche semplici visitatori, tra cui: una fiammante Isotta Fraschini del 1902, una originalissima moto Frera con sidecar, il mitico Triciclo Prinetti e Stucchi, 1898, guidato da Ettore Bugatti nelle sue prime competizioni; e ancora la Bicicletta da corsa Bianchi, usata da Petit Breton per la prima Milano - Sanremo, 1907; le Scenografie originali dello spettacolo per marionette "Dalla terra alla luna", Compagnia Carlo Colla, 1910; le prime Tessere sindacali della Camera del Lavoro di Milano, 1911 e 1912 e il modello della Turbina Francis da 3000 CV per l'impianto delle Cascate del Niagara, appalto vinto dalle Costruzioni meccaniche Riva nel 1900.

Una sezione speciale è dedicata alla cinematografia. In collaborazione con il Museo del Cinema di Milano è stato ricostruito un piccolo cinematografo d'epoca in cui sarà proiettato un montaggio di rari filmati, recuperati nei diversi archivi italiani, riguardanti i vari aspetti della vita milanese.
In programma, inoltre, una rassegna sul cinema muto, in 5 serate, in cui verranno proiettati alcuni lungometraggi prodotti a Milano all'inizio del secolo e dei documentari realizzati dal grande fotografo e cineasta milanese Luca Comerio. Il visitatore potrà, pertanto, prolungare la propria visita e assistere alla proiezione, compresa già nel biglietto di ingresso.
Numerosi anche gli eventi collaterali: dalle visite in città di alcune realtà che furono significative per Milano nel passaggio alla Modernità (Banca Popolare di Milano, Museo Branca), ai laboratori didattici per le scuole, alle conferenze sul tema.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito http://www.mostrailmondonuovo.it

Per l'Assessore Salvatore Carrubba "non si tratta di un appuntamento di circostanza, né di un'occasione di pur giustificato compiacimento accademico: questa mostra si pone l'ambizioso obiettivo di confermare la Bocconi come l'esempio tra i più riusciti della modernizzazione costante di Milano. L'esposizione non ci presenta la semplice storia di un'università, ma la vicenda complessa della trasformazione di una città che quell'università, con le altre appena nate o che nascevano, con lo sviluppo della cultura e della scienza, con la trasformazione profonda della società, avrebbe contribuito a tenere avvinghiata all'Europa. E questa mostra diventa così anche l'occasione per Milano di manifestare la sua gratitudine alla Bocconi e a un sistema universitario d'avanguardia che le assicura un ruolo di assoluta eccellenza".

"E' un omaggio alla città di Milano" - ha dichiarato il Rettore Carlo Secchi - "che la Bocconi ha voluto fare per rinnovare il ricordo di un periodo economicamente, socialmente e culturalmente effervescente; è soprattutto un augurio affinchè Milano continui ad essere centro propulsivo di Modernità intesa come progettualità e arte del fare, nel rischio che comporta l'operare al di fuori degli schemi, per giungere al 'sogno' dell'accadimento. E' quanto fecero Leopoldo Sabbatini e Ferdinando Bocconi 100 anni fa nel delineare il programma dell'Università Bocconi; è quanto vogliamo continuare a fare facendoci riconoscere come una Facoltà di Economia che è, al tempo stesso, Facoltà di cultura e di intellettualità."

Immagine: Gaetano Previati, La ferrovia sul Pacifico, Olio su tela Milano, Camera di Commercio. Esposto nella sezione: "Il labirinto della modernità"

Realizzata in collaborazione con ATM e Fondazione Corriere della Sera, l'esposizione è affiancata da tre importanti sponsor: Banca Popolare di Milano, Esselunga, Pirelli, testimoni diretti o eredi di quella modernità che caratterizzò Milano all'inizio del XIX secolo.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Mostra
Ketchum
Sofia Masiello 02/62411965
Daniela Pradella 02/62411918
Paola Filice 02/62411937

Comune di Milano-Cultura e Musei
Maria Grazia Vernuccio 02/88450293
Pinuccia Schilirò 02/88450292

PALAZZO REALE
Piazzetta Reale 10, Milano
tel 0288450292 fax 0288450104

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