99>11 Verso il colore. 30 opere che raccontano la ricerca degli ultimi dieci anni, in cui la metafora del viaggio diviene una linea di colore luminoso.
Al Museo della Città di Rimini apre la mostra 99>11 VERSO IL COLORE dedicata a Giovanni Lombardini. Sono circa trenta le opere esposte, e raccontano la ricerca degli ultimi dieci anni, in cui la metafora del viaggio, presente nel lavoro dell’artista già dai primi anni Settanta, diviene una linea di colore luminoso. Sono proprio il colore e la luce a integrarsi all’ambiente circostante, inteso come spazio di attraversamento radicale dell’arte. Le opere di Lombardini entrano nel gioco delle cose al quale apparteniamo, grazie al potere del riflesso, che trasforma la pittura in schermo, in monitor. L’artista dipinge versando il colore e, misteriosamente, versa nelle opere anche lo sguardo degli osservatori. Nell’unica opera “storica” di questa mostra, l’installazione “Blu Oltremare – Coppi” (1972), una diagonale di coppi forma un sentiero che attraversa l’opera, sostenendo i nostri passi che si muovono tra il visibile e l’invisibile.
È quella la via che nel ciclo delle “Scie” diverrà uno squarcio luminoso, già entrato nell’invisibile. Nelle “Rime”, dal fortissimo impatto cromatico, assoluto protagonista è il colore che, come sgorgante dalla verticale mediana del quadro, conquista tutta la superficie e gli spessi bordi laterali, fino quasi a rimbalzare sulla parete. Questa forza cromatica, tuttavia, resa lucidissima dal trattamento con acrilico lucido, dopo qualche attimo mostra il riflesso di noi stessi, già ammaliati dal colore. Negli Inventari, poi, questa propensione ad entrare in contatto con l’ambiente è ancora più esplicito, dal momento che le campiture geometriche di queste opere, già di un colore vibrante, come di super- ficie marina in bonaccia, sembrano inventariare ed ordinare le cose che le circondano. In mostra anche i cicli dei “+ Luce”, “Brine”e “Visuale tattile” che approfondiscono la fusione di luce e colore nella creazione di spazi immaginari quanto reali. Come scrive Leonardo Conti, nell’introduzione al catalogo: “…Lombardini non svela mai la relazione tra le immagini e il riflesso, perché la riflessione è ammantata di un particolare mistero, in un potere quasi eleusino di trasformazione…”. AlessAndrA Corti
Inaugurazione 2 aprile ore 17
Museo della Citta'
via Luigi Tonini, 1 - Rimini
Mart-sab ore 9-13 e 16-19; domenica ore 10-12.30 e 15-19. Chiuso il lunedi
Ingresso libero