Partendo da una riflessione sulla produzione grafica di Adolfo De Carolis, Maria Lucrezia Schiavarelli isola gli elementi che contraddistinguono il processo xilografico per rielaborarli mediante il video.
Ad hoc è un'espressione latina che significa letteralmente “per questo”, si usa per
indicare qualcosa concepito appositamente allo scopo, appropriato al contesto. AD
HOC è il titolo scelto dal critico d'arte Luca Panaro per un ciclo di mostre che
prevedono la produzione di tre interventi di video-arte, installati a rotazione nei tre
musei di Palazzo dei Pio: Museo del Palazzo, Museo della città e Museo Monumento
al Deportato. Le opere video saranno realizzate per l'occasione da tre validi artisti
contemporanei, traendo spunto dai principali eventi espositivi che si terranno in queste
sedi da aprile 2011 a gennaio 2012.
Sabato 9 aprile ore 18 verrà inaugurata la prima video-installazione del ciclo AD HOC,
con l'opera di Maria Lucrezia Schiavarelli. L'intervento dell'artista verrà realizzato
all'interno della Sala dei Mori nel Museo del Palazzo e sarà ispirato alla produzione
xilografica di Adolfo De Carolis (1874-1928), artista a cui è dedicata quest'anno la XV
Biennale della Xilografia che si inaugurerà contestualmente nelle Logge di Palazzo dei
Pio. Partendo da una riflessione sulla produzione grafica di De Carolis che riporta in
auge l'utilizzo della xilografia nella sua tecnica più antica, Maria Lucrezia Schiavarelli
isola gli elementi che contraddistinguono il processo xilografico per rielaborarli
mediante il video. La suggestione visiva non si svilupperà secondo una linea narrativa,
ma alla ricerca di concetti legati al tempo e alla dualità tra nero-bianco, pieno-vuoto,
negativo-positivo. L'installazione inoltre prevede il coinvolgimento tattile del visitatore
mediante la presenza di un oggetto ligneo intagliato che nasconde ma nello stesso
tempo rivela la matrice fisica e concettuale del lavoro.
Maria Lucrezia Schiavarelli è nata nel 1979 a Santeramo in Colle, in provincia di Bari.
Oggi vive e lavora a Castelfranco Emilia. Attraverso l’utilizzo del disegno, della
fotografia e dell’installazione, indaga i rapporti tra arte e scienza, tra corpo e malattia,
tra organico e inorganico sottolineando la complessità, l'ambivalenza e l'ambiguità di
queste relazioni. Ogni riflessione parte dallo studio di una forma e dal modo in cui essa
si organizza nello spazio, uno studio che è da sempre territorio comune tra arte e
scienza. Passando continuamente da un’osservazione microscopica ad una
macroscopica, isola degli elementi, ingrandisce delle strutture, rielabora delle forme più
o meno semplici che vanno dalla struttura di una cellula, alla mappa di una città,
dall’organizzazione di un essere vivente, alla forma di un'isola.
Mostre personali: nel 2008 Crop Frau, Placentia Arte, Piacenza; Sotto Biancaneve,
Andrea Arte Contemporanea, Vicenza; nel 2007 Inquieto vivere, Spazi urbani di Anzola
Emilia (Bo).
Principali motre collettive: nel 2010 Premio Mario Razzano, Museo Arcos, Benevento;
Impulsi Video-fotografici, Loggia Musei Civici, Fano; nel 2009 Sight 09/10,
Museolaboratorio, Ex Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo (Pe); Daemon 3, Ex
Carcere Le Nuove, Torino; nel 2008 ArteInAttesa, spazi interni ed sterni del Policlinico
di Modena, Modena; Actions. Art, Culture, Generation, Galleria Arte Boccanera,
Trento, Centro intermodale, Pergine (TN), Parco Cra, Villazzano(TN); nel 2007
Quotidiana 07, Cattedrale dell’Ex Macello, Padova; nel 2005 Premio Mario Razzano,
Rocca dei Rettori, Benevento; nel 2004 II Premio Nazionale delle Arti indetto dal MIUR
(Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca), Roma; Biennale in Transito 04, Castel
Sant’Angelo, Roma.
Premi: nel 2009 Premio Vigna degli Artisti; nel 2007 menzione per la Regione Emilia
Romagna nelle Pagine Bianche d'Autore; nel 2005 menzione per il Premio Cairo Arte
Mondadori; nel 2003 Fondazione Zucchelli e la sezione fotografia del Festival delle Arti
(Bologna); nel 2002 Fondazione Zucchelli e la menzione al Premio Pietro Parigi.
L'installazione di Maria Lucrezia Schiavarelli aderisce all'iniziativa annuale della
Provincia di Modena Musei...da gustare (edizione 2011 “Un museo tira l'altro”), che si
svolgerà nelle giornate del 9-10 aprile e 16-17 aprile.
Il ciclo di mostre AD HOC prosegue in settembre con l'installazione video di Oreste
Baccolini, che verrà realizzata nel Salotto Degoli del Museo della città, per riprendere
in dicembre con l'opera di Francesco Nonino realizzata appositamente per dialogare
con la Sala dei Nomi del Museo Monumento al Deportato.
Inaugurazione sabato 9 aprile 2011
Palazzo dei Pio
piazzale Re Astolfo, 1 - Carpi (MO)
Orari: venerdì, sabato e festivi 10-13 e 15-19
sabato 9 e sabato 16 aprile apertura serale straordinaria ore 21-24
Ingresso: intero € 3, ridotto € 2; Musei di Palazzo dei Pio + mostra: intero € 6, ridotto € 4