Ex limbo. Rotor e' un collettivo con base a Bruxelles i cui membri sviluppano analisi sulle risorse e sull'uso dei materiali. Il loro lavoro consiste nel mettere in evidenza il 'resto': un mondo di elementi e tracce che, dopo lo splendore funzionale, puo' tornare in vita sotto altre forme. Il progetto in mostra e' una riflessione sugli elementi architettonici e scenografici che hanno costituito i set delle sfilate.
Ex limbo, il progetto che Rotor presenta presso la Fondazione Prada di Milano, è una riflessione
sugli elementi architettonici e scenografici che hanno costituito i set delle sfilate creati da Prada e
OMA per più di un decennio e, dopo l’uso, sono ritornati ad essere materiali grezzi, conservati in
vari depositi. Il punto di partenza della mostra è stata la curiosità per i materiali che sono stati
impiegati, per le motivazioni che hanno portato alla loro conservazione e per la modalità pratica
con cui si è affrontato questo aspetto.
Il lavoro di Rotor consiste infatti nel mettere in evidenza il “resto”: un mondo di elementi e di tracce
che, dopo lo splendore funzionale, smontato e posto in un limbo, può tornare in vita sotto altre
forme. Un labirinto di materiali che non sono semplici scarti, ma sono i portatori della memoria e
dello straordinario lavoro che c’è dietro e intorno ad ogni precedente uso e costruzione: ex limbo.
Come scrive Germano Celant “Queste forme rivelano strutture ed effetti, comportamenti e differenze
che sfuggono alla definizione di “inutile” – scarto e rifiuto –, per proporsi quali sorprendenti
strumenti di conoscenza sul piano delle componenti tattili e sensoriali. Una rilettura che implica
una scoperta del valore labile e fragile del processo di “separazione” dalle rovine industriali e
architettoniche... Una rivalutazione del caotico e del distrutto, del degradato e dello scomposto che
riemerge, attraverso un gesto alla Duchamp, nell’universo del design e dell’architettura.” 1)
Così a Milano, cataste di legno, sedute in polietilene, strutture metalliche, specchi e pareti, insieme
alla costruzione denudata dell’ultima sfilata, riempiono nuovamente lo spazio di via Fogazzaro con
una fisicità mutata. Dalle strutture metalliche in tubi di acciaio impiegate per la costruzione delle
tribune negli anni 90, alla pedana in pannelli multistrato dipinta di beige, utilizzata per la
Collezione FW 2011, dove si affollavano 40 fotografi, alle lamiere di acciaio bugnato dipinte di
vernice rosa su una facciata, impiegate come rivestimento del pavimento durante le sfilate Uomo e
Donna AI 2010, ai pannelli di alluminio rivestiti di pellicola riflettente impiegati come specchi
durante la sfilata Donna PE 2006, alle panche di schiuma espansa verdi e rosa, utilizzate per le
sfilate delle Collezioni Uomo e Donna PE 2008 e AI 2010, alla passerella utilizzata da Prada per la
collezione AI 2011, rivestita di un materiale vinilico bianco.
Rotor
Rotor fondato nel 2005, è un collettivo di sei membri (Tristan Boniver, Lionel Devlieger, Michael
Ghyoot, Maarten Gielen, Benjamin Lasserre, Melanie Tamm) con base a Bruxelles i cui appartenenti
condividono l’interesse per i flussi di materiali nei settori dell’industria e dell’edilizia. A livello
pratico, Rotor si occupa della concezione e della realizzazione di progetti nell’ambito
dell’architettura e del design. Sul piano teorico, divulga il proprio pensiero critico sui temi delle
risorse, degli scarti e del riuso dei materiali attraverso attività di ricerca, pubblicazioni, testi e
conferenze.
Nel 2008 Rotor ha progettato la mostra “Deutschland im Herbst” presso la Ursula Blikle Stiftung,
come ricerca sul momento in cui i rifiuti rientrano nei molteplici processi industriali. Nel 2009
hanno progettato il riallestimento e l’illuminazione degli uffici del Vlaams Theater Instituut (VTI) di
Bruxelles e nel 2010 l’allestimento temporaneo degli interni ed esterni della sede del
KunstenfestivaldesArts, di Les Brigittines e del Koninklijke Vlaamse Schouwburg sempre a Bruxelles.
Nell’ambito della 12. Biennale di Architettura di Venezia, 2010, nel Padiglione del Belgio con la
mostra “Usus/Usures” ha esplorato l’usura in architettura come risultato e traccia dell’utilizzo. Per
il progetto Rotor ha collaborato con la drammaturga Ariane d’Hoop e la sociologa Benedikte
Zitouni.
A Milano, nel 2011, in occasione della mostra di Rotor ex limbo la Fondazione Prada ha edito un
libro bilingue la cui copertina è un frammento del rivestimento in vinile della passerella utilizzata
nelle collezioni Uomo e Donna AI 2011 (2/2011).
La pubblicazione raccoglie le interviste a Rotor con Germano Celant e Miuccia Prada, nonché la
descrizione tecnica dei materiali esposti e la bio-bibliografia di Rotor.
1) Dal saggio di Germano Celant Contro un destino: Rotor, pubblicato nel catalogo della mostra.
www.rotordb.org
Ufficio stampa
Stefania Arcari T +39.02.54670202 press@fondazioneprada.org
Anteprima stampa mercoledì 13 aprile 2011, ore 17-18
Inaugurazione mercoledì 13 aprile 2011, ore 18- 21
Fondazione Prada
via Fogazzaro 36, Milano
Orario Salone del mobile: da giovedì 14 a domenica 17 aprile, ore 10-20;
a seguire: da martedì a giovedì, ore 14-20; venerdì, sabato e domenica ore 10-20,
chiuso lunedì
Ingresso libero