Federico Rui Arte Contemporanea
In mostra dieci opere di Alan Rankle, sei di Kirsten Reynolds e dieci lavori realizzati a quattro mani: l'incontro dei due artisti porta a una serie di opere il cui risultato e' la creazione di rappresentazioni di paesaggi votate al contagio reciproco.
La mostra segue a distanza di un anno On the Edge of Wrong, l'importante retrospettiva ospitata nel 2010 presso il Palazzo delle Stelline di Milano e realizzata in collaborazione con il Consolato Generale Britannico di Milano, col patrocinio del Comune di Milano - Cultura, della Regione Lombardia - Culture Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Milano, del British Council. Verranno presentate dieci opere di Alan Rankle, sei di Kirsten Reynolds e dieci lavori realizzati a quattro mani.
Il soggetto principale della pittura di Rankle è l'indagine sul paesaggio, filtrata da ampie pennellate astratte unite a un linguaggio figurativo più determinato. Rankle trova ispirazione nella discussione dei problemi ambientali odierni, raccontando la fragilità del nostro mondo naturale, campo di battaglia di forze invisibili che lottano nell'ambiente. “Il mio lavoro esprime il concetto di una tradizione in continua evoluzione che porta dei cambiamenti nel nostro modo di guardare a noi stessi e all’ambiente”
Kirsten Reynolds, invece, approfondisce la percezione della luce e del suono: usando sorgenti luminose, crea una traccia fotografica che delinea apparizioni luminose, immagini allucinate che si stagliano sul fondo di boschi oscuri. L'artista inglese sperimenta anche con la sound art ed è la fondatrice di Project Dark, “macchina organizzativa” di performance e installazioni site specific, nonchè dell’etichetta Phono Erotic.
L'incontro dei due artisti porta a una serie di lavori a quattro mani, il cui risultato è la creazione di rappresentazioni di paesaggio votate all’annessione e al contagio reciproci, in cui le vedute stranianti di Rankle ricevono l’influsso magico delle tavole luminose di Reynolds, dando forma e sostanza a una cifra estetica, quella di Rankle, che è già di per sè un attraversamento di stili e culture diversi. Lo scenario di un bosco notturno, allo stesso tempo intimo e minaccioso, forma la base concettuale per le performance di Reynolds, che interviene usando la luce come privilegiato mezzo espressivo.
Alan Rankle è nato a Oldham, Lancashire nel 1952. Ha studiato alla Rochdale College of Art, alla Goldsmiths’ College, alla University of London, e a The LiuAcademy of Traditional Chinese Arts. Fin dalla prima esposizione all’Institute of Contemporary Arts London nel 1973 ha fatto installazioni, pitture, incisioni, video e fotografie. Un’importante serie di opere pittoriche, Riverfall, prima esposizione in Southampton City Art Gallery nel 1993 ha portato i suoi lavori a un pubblico più ampio. È rimasto uno degli artisti di spicco della sua generazione per la sua capacità di ampliare il vocabolario della pittura contemporanea e il suo contributo alla rilevanza durevole della pittura paesaggistica alla luce dei problemi ambientali del presente. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.
Kirsten Reynolds è nata a Macclesfield, Cheshire, nel 1968. Dopo la laurea in scultura all’Academia di Belle Arti ha iniziato a lavorare con i Bow Gamelan, un gruppo di artisti di avanguardia che crea eventi su larga scala usando strumenti scultorei ricavati da materiali di scarto in luoghi di rilevanza architettonica e culturale. Nel 1995 Reynolds ha co-fondato il Project Dark, un duo che ha prodotto un catalogo unico nel suo genere di dischi 45 giri che includeva dischi in vinile insieme a dischi fatti di vetro inciso, seghe circolari e peli umani, mostrati in tutto il mondo in un fantastico spettacolo dal vivo. A partire dal 2005 Reynolds produce installazioni ipnotizzanti e specifiche per i Giardini Botanici, come parte dell’esperienza di suoni e luci Power Plant, esposta al Festival di Edimburgo del 2009 e successivamente ai Festival di Hong Kong e di Sidney nel 2011. Lo stesso progetto Power Plant sarà presentato durante il mese di marzo 2011 in Tasmania.
Inaugurazione: mercoledì 13 aprile ore 18.30
Federico Rui Arte Contemporanea
Via Appiani, 1 Milano
Orari: da martedì a venerdi dalle 15.00 alle 19.00,
sabato su appuntamento
Ingresso libero