Giorgio Cugno
Andrea De Ferraris
Unità Ka'brila
Antonio Cosoleto
Paolo Cirio
Cristina Pellerino
Raffaella Spagna
Alberto Trapani
a.titolo
Un giardino di nespoli in attesa di mettere radici, il "trasloco" di un bosco, un diario sotto vetro e la sua misteriosa storia, la sequenza di un noto film reinterpretata da alcuni abitanti di un piccolo paese della Val di Susa, o ancora l'affaccio vertiginoso dal quarto piano di un palazzo della periferia urbana. Il tutto guidato da una "mappa" colorata di luoghi, pensieri, relazioni.
SITUAZIONI
Proposte in mostra alla Galleria di San Filippo
mostra promossa da: Regione Piemonte, Assessorato alla Cultura
a cura di: a.titolo
artisti: Giorgio Cugno, Andrea De Ferraris, Unità Ka'brila (Antonio Cosoleto e
Paolo Cirio), Cristina Pellerino, Raffaella Spagna, Alberto Trapani
Un giardino di nespoli in attesa di mettere radici, il "trasloco" di un bosco,
un diario sotto vetro e la sua misteriosa storia, la sequenza di un noto film
reinterpretata da alcuni abitanti di un piccolo paese della Val di Susa, o
ancora l'affaccio vertiginoso dal quarto piano di un palazzo della periferia
urbana. Il tutto guidato da una "mappa" colorata di luoghi, pensieri, relazioni.
Sono questi gli ingredienti della diciasettesima edizione di Proposte, rassegna
dedicata alle ricerche dei giovani artisti operanti sul territorio regionale
promossa dalla Regione Piemonte a partire dal 1988. La mostra segna l'approdo
della terza edizione di LabOratorio, progetto di formazione ed esposizione
promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e curato dal
gruppo a.titolo (Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Nicoletta Leonardi, Lisa
Parola, Luisa Perlo) nell'ambito di Proposte. In questa edizione, dal titolo
Situazioni, si è affrontato il concetto di esperienza, mediante un'analisi delle
modalità con cui essa viene innescata, vissuta, documentata, raccontata nelle
pratiche artistiche contemporanee.
Il ruolo dell'esperienza e la ridefinizione del suo statuto alla luce
dell'impatto sociale e culturale dei media e delle nuove tecnologie, sono alcuni
dei punti di vista con cui il tema è stato affrontato in occasione del workshop
tenuto in luglio da Cesare Pietroiusti e nel corso delle conferenze
interdisciplinari svoltesi in ottobre a Palazzo Cavour.
I lavori degli artisti Giorgio Cugno, Andrea De Ferraris, Unità Ka'brila
(Antonio Cosoleto e Paolo Cirio), Cristina Pellerino, Raffaella Spagna e Alberto
Trapani, presentati in mostra con un allestimento di Luciana Rossetti
(Assessorato alla Cultura, Regione Piemonte), sono stati realizzati nell'ambito
di questo progetto e pensati per lo spazio della Galleria di San Filippo.
I progetti degli artisti partecipanti
Senza dubbio l'elemento di partenza comune è legato alla "circolazione" di una
domanda che potremmo riassumere così: in che modo un'installazione, un video,
una fotografia possono configurarsi e presentarsi in qualità di documenti e di
testimonianza di un "accaduto", ovvero di un'esperienza vissuta? E in che modo
possono essi stessi innescare un'esperienza?
Con un lavoro "a far crescere", secondo un ritmo che assomiglia a una
filastrocca (da un frutto un seme, da un seme una pianta, da una pianta un
giardino), Raffaella Spagna raccoglie gli effetti dell'offerta del pasto di un
piccolo gruppo di persone, ospitate per una merenda estiva sul terrazzo di casa.
Una comunità circoscritta, produce a sua volta un "gioco", le cui regole e il
cui caso danno vita a una propagazione ennesima di incontri, di doni e scambi.
L'esito: un Giardino dei nespoli.
È un'esperienza "costruita" e vissuta nei suoi "effetti collaterali" quella
innescata da Andrea De Ferraris, committente del diario intimo di un'estranea.
Dinanzi al paradosso della domanda, pur pattuita e accolta, la relazione tra i
due fallisce. Non resta che tentarne il racconto attraverso la propria
"versione" della storia e in presenza della "seconda voce", sigillata e resa
segreta nell'oggetto in questione, ovvero il diario esposto in una teca.
Alberto Trapani, per tutto il tempo della mostra, metterà in scena una distanza:
A cento chilometri. Con continui viaggi - andata e ritorno - non farà che
"svuotare" un bosco. Al tentativo di trasferimento di un luogo insieme reale e
simbolico, fa capo, a rovescio, il riempimento parossistico dello spazio
espositivo. Per governare il suo trasloco (di oggetti ma, soprattutto, di clima
e di temperature dello stare) l'artista chiama in aiuto gli "insiemi". Forma
degli aggregati la cui lettura non è data tanto dall'omogeneità quanto da nessi
e interni legami.
A partire da uno schema rigido, con il quale ha preventivamente ripartito in
fasi il processo creativo, Cristina Pellerino documenta il lavoro dei compagni
del workshop. Dalla disponibilità a seguirli e inseguirli, mentre sono alle
prese con l'ideazione, la realizzazione e l'installazione delle opere destinate
alla mostra, l'artista ottiene un backstage e un racconto. Impigliati nella
fissità dei suoi stadi successivi, cadono luoghi e modi.
La griglia che si è imposta Unità Ka'brila per "delimitare" un'esperienza ha
piuttosto la forma di uno sguardo costretto. Comincia con un semplice affaccio
dalla tromba delle scale di un palazzo di città , in una porzione di spazio
limitato e claustrofobico, e si trasforma, in mostra, in un ambiente vertiginoso
e ipnotico. Un campione di spazio, entro il quale risaltano una serie di azioni
ordinarie, diviene un fulcro entro il quale il quotidiano riverbera nel
simbolico.
Convocati alcuni abitanti del piccolo comune in area premontana dove vive,
Giorgio Cugno impiega lo script di un classico della cinematografia per ottenere
una serie di interpretazioni. Impostato come remake di una sequenza precisa,
quanto ad effetti, l'operazione filmica dell'artista ottiene soprattutto
varianti. A ridosso di una regia letterale, chiama attenzione sull'esecuzione,
referente possibile del rapporto tra personaggio e individuo.
inaugurazione: giovedì 21 novembre 2001, ore 18,30
orario: martedì/domenica 15,30/19,30
informazioni: Ufficio Mostre, Assessorato alla Cultura, tel. 011.4322979
011.4322063
Catalogo disponibile in mostra, con testi di a.titolo, Nicolas Bourriaud, Carlo
Cresto-Dina, Franco La Cecla e con una conversazione con Cesare Pietroiusti.
Galleria di San Filippo, via Maria Vittoria 5, Torino