Due accompagnatori condurranno l'ospite in un percorso circolare composto dalle opere e dagli oggetti appartenuti all'artista Federico Cozzucoli, dalle video installazioni curate da Paolo Assenza e dall'ambientazione sonora del compositore Giovanni Mirabile.
Mostra-Evento di Federico Cozzucoli
22/25 novembre 2002 ore 18-22
La mostra-evento di Federico Cozzucoli, curata da Elena Marelli ed allestita all'interno del portico della Basilica di San Clemente, vuole celebrare la morte ripercorrendo la vita.
Due accompagnatori condurranno l'ospite in un percorso circolare composto dalle opere e dagli oggetti appartenuti all'artista Federico Cozzucoli, dalle video installazioni curate da Paolo Assenza e dall'ambientazione sonora del compositore Giovanni Mirabile. L'avvenimento verrà documentato dai fotografi Massimo Cama e Guido Laudani.
Federico Cozzucoli con lo sguardo costantemente rivolto all'icona, supportato dagli studi teologici, realizza in senso moderno lavori che narrano la sacralità del quotidiano, fotografando il reale e accostandolo a materiali preziosi. Con il materiale prezioso, sottolinea, valorizza, innalza e riformula una parziale visione del mondo, proponendo al pubblico una visione provocatoria e contemporaneamente critica dell'immaginario collettivo e rilevando il valore mistico e religioso dell'uomo.
L'artista sollecita ed invita alla riflessione nel tentativo di riformulare il valore di "essere" umano. In questa performance, tutt'altro che blasfema, l'artista vuole, anche ironicamente, denunciare la paura della morte come ostacolo alla possibilità di vivere pienamente.
La mostra, concepita come esposizione di oggetti appoggiati a terra che descrivono e raccontano il defunto, rappresenta una morte inattesa, un evento che non si può programmare ma di cui si può essere concettualmente coscienti. Questa scelta stilistica è data dalla necessità di sottolineare l'ingovernabilità della morte, un evento che racchiude in sé l'interrogativo sul senso dell'esistenza. Mettere in scena il funerale serve ad affermare che nella consapevolezza della morte c'è la coscienza della vita.
"Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo;
se invece muore produce molto frutto".
(Gv 12,24)
La mostra proseguirà "in rete" a un mese dall'evento, con materiale videofotografico e apparati critici.
Ringraziamo per la gentile collaborazione e la rara disponibilità : Maurizio Spoliti e Guido Laudani del Laboratorio Teatro Ateneo (Università La Sapienza, Regione Lazio), l'Agenzia Audino, Patrizio Picciotti e i Padri della Basilica di San Clemente, Bruno Aller, Marco Fieramonti, Barbara Martusciello, Angela Pasqua, Luca Sarriu, Donatella Testa, Antonella Tornatore.
Ufficio stampa: PAOLO CORTESE
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Roma
Cortile della Basilica di San Clemente
Piazza San Clemente 1