La scultura in progetto. In un iter che ripercorre l'intera carriera dell'artista, sono esposti disegni, fotomontaggi, maquettes, fotografie e piccole sculture. Particolare importanza e' data all'installazione delle 'Ruote' in Corso Italia del 1996, ricordata attraverso fotografie e documentari, e al progetto di ricollocazione delle stesse, dopo l'intervento di restauro, in un nuovo sito. A cura di Claudia Mennillo.
a cura di Claudia Mennillo
L'esposizione si propone di illustrare il processo di elaborazione delle sculture di Mauro Staccioli.
Saranno presentati, in un iter che ripercorre l'intera carriera artistica del volterrano, una serie di disegni, fotomontaggi, maquettes, fotografie e piccole sculture attraverso cui scoprire il suo personalissimo modus operandi.
Particolare importanza è data inoltre all'installazione delle "Ruote" in Corso Italia del 1996, ricordata attraverso fotografie e video documentari, e al progetto di ricollocazione delle stesse, dopo l'intervento di restauro, in un nuovo sito.
Le opere di Mauro Staccioli hanno l'innata capacità di tessere un fitto dialogo con l’ambiente circostante, come lui stesso dichiarava in occasione dell’installazione delle Ruote: “lavoro molto sull’idea di segnare il paesaggio, di usare la scultura come segno tangibile di un passaggio o come segno di possibile interazione con un luogo nei confronti del quale si instaura un rapporto di domanda/risposta, di dialogo”. Il luogo viene quindi interrogato, sollecitato, percepito diversamente ed infine ri-costruito, sulla base dei riferimenti culturali, storici, sociali.
La pregnanza e l’incisività dei suoi interventi sull’urbano è dimostrata dal fatto che le sue sculture non sono autoreferenziali ma vivono del rapporto col contesto, il quale diventa al tempo stesso contenitore e contenuto, vero e proprio elemento strutturale. Il suo è uno spazio pensato, interpretato, sulla base delle suggestioni che da questo si dipartono. È forse per questo che la dimensione più vera della sua scultura è, da sempre, quella collettiva, perché è con l’uomo e dell’uomo che la sua opera parla.
Le Ruote, immaginate in principio per vivere lo spazio più intimo della città, il Corso principale, fulcro della vita della comunità, vogliono ora essere ricollocate, ‘rotolare’ in un nuovo contesto. Il movimento, insito nella forma, ci rimanda ad un’idea dinamica, all’andare, al fare, ad una vita attiva in antitesi a quella contemplativa.
Dobbiamo avere la capacità di reinterpretare il passato attraverso gli occhi contemporanei, - per dirla ancora con Staccioli - bisogna avere “la forza e il coraggio di ripensare e di riconsiderare la storia attraverso una contemporaneità nella quale si possa essere in grado di immaginare una possibile trasformazione”. Claudia Mennillo'.
Inaugurazione sabato 30 aprile alle ore 18
Casa Masaccio a San Giovanni Valdarno
corso Italia, 83 - San Giovanni Valdarno (AR)
orario: 15-19, festivi 10-12, 15-19, lun chiuso
ingresso libero