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29/4/2011

Serge Brignoni

Diverse sedi tra Bellinzona, Lugano e Biasca, Bellinzona

a cura di Marco Gurtner

L'esposizione di Serge Brignoni, curata da Marco Gurtner, vede una collaborazione tra la Michele Balmelli Gallery di Bellinzona e Lugano e la Casa Cavalier Pellanda di Biasca, e propone un'antologica dell'artista svizzero con dipinti e sculture realizzati in vari periodi della sua intensa attività.

Originario del canton Ticino, nato a Chiasso nel 1903, Serge Brignoni è da considerare come uno degli artisti svizzeri più interessanti e innovativi del suo tempo. Molte mostre gli sono state dedicate nel nostro paese e all'estero. Questa nuova e ampia esposizione vuole ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della sua vita e dell'opera.

All'età di quattro anni Serge Brignoni si trasferisce con la famiglia dal Ticino a Berna, dove frequenterà le scuole dell'obbligo e
successivamente la Scuola di Arti e Mestieri. In seguito la sua formazione d'artista avrà luogo dapprima a Berlino, 1922 -- '23, di quel periodo datano alcune notevoli incisioni che guardano all'espressionismo; poi, dal 1923 al 1940, è a Parigi, dove si interessa a Cézanne e al cubismo di Braque e Picasso. Determinante sarà però l'incontro con i surrealisti Ernst, Mirò, Man Ray, Giacometti,
Dalì, con i quali avrà un'affinità soprattutto spirituale e mentale, ma, pur partecipando negli anni Trenta ad alcune importanti mostre surrealiste, non sentirà la necessità di aggregazione totale al gruppo, e come egli stesso dirà: "...ero un simpatizzante, le questioni politiche non mi toccavano. Sono sempre stato un surrealista della prima ora, per conto mio, senza appartenere al gruppo".

Il punto di partenza comune era la Metafisica, la pittura di Giorgio de Chirico, "l'arte che basa la sua teoria sull'insolito, sugli oggetti che non si incontrano e che ravvicinati suscitano nello spettatore una certa emozione, un'associazione di idee". Era l'universo irrazionale, la dimensione onirica, in contrapposizione al mito della ragione, della realtà oggettiva e della tradizione, non vedendo in quest'ultima la possibilità di un rinnovamento, Brignoni scopre nel surrealismo una nuova dimensione. Con l'avvento della guerra Brignoni si vede però costretto a fare rientro in Svizzera, a Berna. Sarà per lui, come per altri artisti svizzeri di quel tempo, come fare un tonfo indietro nel tempo: l'addormentata Berna, capitale di una Svizzera che spesso e volentieri ama guardare e glorificare il proprio passato, non ha certo facilitato chi come Brignoni aveva idee innovative riguardo l'arte.

In Svizzera Brignoni faticherà non poco a farsi riconoscere, per sopravvivere dipinge paesaggi, quadri interessanti e di buona qualità, ma in queste opere non vi è nulla del personalissimo surrealismo di Brignoni. Il tempo gli darà ragione, e il suo surrealismo misto all'interesse che nutriva per l'arte delle culture extraeuropee, quella dell'Africa nera ma soprattutto quella oceanica, incontrerà il successo meritato. Da allora le sue opere sono oggetto d'interesse per numerosi collezionisti e vengono esposte in importanti musei e gallerie; la critica d'arte dedicherà ampio spazio all'opera di Brignoni.

www.michelebalmelli.ch

Inaugurazioni
Sabato 30 aprile, 18-21
Michele Balmelli Gallery - Lugano

Domenica 1 maggio, 11-14
Michele Balmelli Gallery - Bellinzona

Domenica 1 maggio, 17
Casa Cavalier Pellanda - Biasca
(presentazione di Claudio Guarda)


Michele Balmelli Gallery - Bellinzona
da mercoledì a sabato, 14-17

Michele Balmelli Gallery - Lugano
da mercoledì a sabato, 18-21

Casa Cavalier Pellanda - Biasca
mercoledì, sabato, domenica e festivi 14-18, venerdì 16-19

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