Inaugurato meno di tre anni fa', il Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del Novecento rappresenta ormai un'importante realta' nel nostro panorama museale dedicato alla creatività artistica del secolo appena trascorso.
In mostra a Pieve di Cento le ultime acquisizioni
Inaugurato meno di tre anni fa', il Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del Novecento, che ha sede nell'antico silo granario di Pieve di Cento (Bologna), rappresenta ormai un'importante realtà nel nostro panorama museale dedicato alla creatività artistica del secolo appena trascorso, caratterizzato da una vitalità veramente rigogliosa e dalla presenza di firme prestigiose, le quali hanno contribuito non poco a stimolare il rinnovamento del linguaggio, delle nozioni espressive e delle tecniche, dando al mondo più di quanto forse venga loro comunemente riconosciuto.
Nata dal forte impegno e dal grande interesse per l'arte dell'imprenditore pievese Giulio Bargellini, fondatore dell'Ova ed attento collezionista, la struttura, posta al centro del triangolo industriale costituito da tre grandi città d'arte - Bologna, Modena e Ferrara - fin dalla sua apertura si è proposta come un centro multimediale che, intorno alle collezioni permanenti, ha promosso molteplici esposizioni ed attività interdisciplinari. Il 23 novembre, nella cornice festosa della "Quarta Giornata dell'Artista", che riunirà un foltissimo numero di artisti, critici ed "addetti", verrà inaugurata la mostra dedicata alle "Acquisizioni 2000 - 2002 per le collezioni permanenti del museo" (accompagnata da un catalogo pubblicato dalle Edizioni Bora di Bologna), che dà conto dei più recenti arricchimenti della già doviziosa raccolta, che negli ultimi due anni si è accresciuta con importanti arrivi.
Tra questi, sono da segnalare innanzitutto quattro splendidi fogli di Umberto Boccioni realizzati tra il 1912 e il 1916 ("Studio di bottiglia e bicchiere", "Testa + luce + materia", "Studio per ritratto virile" e "Natura morta + volto"), recentemente venuti alla luce e destinati - come ci dice il direttore artistico del museo, Giorgio Di Genova - ad arricchire "il corpus della produzione del capofila del Futurismo a cui si devono i fondamentali apporti sia teorici che operativi all'edificazione della pittura futurista prima e della scultura futurista poi, il cui Manifesto tecnico della scultura futurista da lui stilato nel 1912 ha spalancato la strada a quella rivoluzione delle concezioni plastiche a cui l'intera scultura internazionale del '900 e di oggi è debitrice". Con queste opere il Museo vede arricchire significativamente la propria documentazione, già poderosa, relativa al Futurismo, cui si accompagna l'acquisizione di uno stupendo olio su tela ("Tempesta-mare-notte", 1936) di Gerardo Dottori, capofila del movimento futurista umbro e tra i maggiori protagonisti dell'Aeropittura.
Tra i più prestigiosi pezzi acquisiti, grazie in particolare a preziose donazioni di artisti o eredi di maestri scomparsi, si devono ricordare quattro deliziosi disegni di Alberto Martini, l'imponente bronzo di Giorgio de Chirico ("Il grande metafisico") situato all'esterno del Museo, a far compagnia alle altre opere che popolano il "Giardino della Scultura", la bellissima "Dormiente" scolpita sul travertino nel 1912 dal maestro faentino Ercole Drei. Ma è l'insieme (un centinaio) delle opere esposte, da sommare ad altre (una settantina) che sono state schedate e figurano comunque nel catalogo, che offrono complessivamente dagli anni a cavallo del secolo fino agli anni '30 uno spaccato della creatività artistica italiana, che si è sviluppata, nelle diverse aree geografiche del paese, sia attraverso singole esperienze che movimenti collettivi, con originale ricerca e larghezza culturale, tale da dare ulteriori motivi d'interesse intorno alle collezioni del Bargellini intese a rappresentare un ineludibile riferimento per l'approfondimento del Novecento artistico italiano.
Oltre ai "grandi" sopra citati vanno ricordati altri artisti (scusandoci per non poterli ricordare tutti), le cui opere verranno permanentemente esposte nelle sale generazionali del museo: tra quelli nati nel primo decennio del secolo , il marchigiano Alfio Castelli e il comasco Riccardo Ricas, mentre al decennio successivo appartengono i romani Armando Buratti e Fabio Mauri, i genovesi Guido Ziveri e Mario Chianese, i calabresi Natale Filannino e Salvador Presta e il napoletano Rino Volpe. Tra gli artisti nati negli anni '30, invece, ricordiamo i napoletani Vincenzo De Simone e Agato Bruno, i milanesi Reale F. Frangi e Gino Gini, i veneziani Emanuele Grassi e Libera Carraro, il sassarese Gaetano Pinna e l'abruzzese Luigi Di Fabrizio; nel loro insieme invece le opere dei fiorentini Nadia Benelli, Mauro Bini, Paolo Favi e Franco Rosselli, protagonisti dello storico gruppo "Il Moro" di Firenze, unitamente a lavori di altri artisti toscani come Franco Bulletti, Desireau, Marcello Guasti e Gabriele Perugini, danno un primo consistente assaggio della mostra "Per una classicità moderna. L'altra faccia del Rinascimento" (importante contributo all'esperienza astratta sviluppatasi nel capoluogo toscano), che verrà inaugurata presso lo stesso Museo Bargellini il 18 gennaio.
Va da ultimo menzionata l'acquisizione di altri sette "quadretti" della famosa collezione "8x10" di Cesare Zavattini, che vanno ad aggiungersi alla ricchissima raccolta già recuperata dal museo; una collezione a cui idealmente si collegano i piccoli formati, per ora ventisei, realizzati - come omaggio al grande Luzzarese in occasione del centenario della nascita - da altrettanti artisti nati negli Anni Trenta.
Al Museo d'arte delle Generazioni italiane
del '900 "G. Bargellini"
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QUARTA GIORNATA DELL'ARTISTA
SABATO, 23 NOVEMBRE 2002
Programma
ore 11.00
presentazione del catalogo
VOLUME QUARTO - LE ACQUISIZIONI 2000-2002 DELLE COLLEZIONI PER-MANENTI
ore 11.30
DIBATTITO condotto da Giorgio Di Genova
ore 12.00
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
BOCCIONI, DE CHIRICO, DOTTORI... sono il piatto forte della Quarta Giornata dell'Artista che si svolgerà Sabato 23 novembre 2002 presso il Museo d'arte delle Generazioni italiane del '900 "G. Bargellini" di Pieve di Cento.
Appuntamento annuale di cui sono protagonisti gli artisti italiani, la Quarta Giornata dell'Artista quest'anno coincide con la mostra delle Acquisizioni 2000-2002 delle Collezioni permanenti del Museo, che nel corso degli ultimi due anni si sono arricchite di 172 opere di 96 artisti.
La manifestazione inizierà nella Sala Polivalente alle ore 11.00 con il saluto di Giulio Bargellini, fondatore del Museo, e la prolusione al dibattito del direttore artistico Giorgio Di Genova, autore del testo in catalogo (Edi-zioni Bora, Bologna).
Conclusa questa prima parte della manifestazione, alle ore 12.00 si proseguirà con l'inaugurazione della mo-stra Le acquisizioni 2000-2002 delle Collezioni permanenti del Museo che, anno dopo anno, in ottempe-ranza all'idea di struttura in progress, si arricchisce sempre più di nuovi artisti e di loro opere prestigiose ed anche storiche.
Tra questi "nuovi arrivi" sono senz'altro da segnalare quattro splendidi fogli di Umberto Boccioni recente-mente venuti alla luce e destinati - scrive Giorgio Di Genova nella premessa in catalogo - ad arricchire "il corpus della produzione del capofila del Futurismo, a cui si devono i fondamentali apporti sia teorici che operativi all'edificazione della pittura, futurista prima e della scultura futurista poi, il cui Manifesto tecnico della scultura futurista da lui stilato nel 1912 e firmato, ha spalancato la strada a quella rivoluzione delle concezioni plastiche a cui l'intera scultura internazionale del '900 e d'oggi, come ho già avuto modo di sottolineare è de-bitrice. Uno dei quattro fogli attiene proprio ad uno studio di Sviluppo di una bottiglia nello spazio, una delle prime sculture futuriste eseguita dall'artista nel 1912. Con questi fogli, continua Di Genova "il Museo contribuisce ad arricchire la conoscenza dell'arte di Boccioni, e nel contempo ad ampliare la propria documentazione relativa al Futurismo, che in quest'occasione può vantare anche l'acquisizione dell'olio su tavola Tempesta-mare-notte di Gerardo Dottori, capofila del Futurismo umbro, nonché uno dei protagonisti dell'Aeropittura".
A queste opere si devono aggiungere, solo per citarne alcune, lo splendido bronzo Il grande Metafisico di Giorgio de Chirico, che magnificamente si erge nel Giardino di Scultura, quattro disegni di Alberto Martini, una scultura realizzata nel 1912 da Ercole Drei, e la generosa donazione da parte degli eredi di dieci opere di Riccardo Ricas.
LA COLLEZIONE 8X10 DI CESARE ZAVATTINI.
Tra le 172 opere di cui il Museo si è arricchito negli ultimi due anni, sono compresi 7 "quadretti" provenienti dalla storica Collezione 8x10 di Cesare Zavattini che vanno ad aggiungersi alle centinaia già recuperate.
Durante i discorsi tenuti lo scorso 20 aprile in occasione dell'inaugurazione della mostra itinerante Zavattini e la pittura è stata ufficializzata la decisione, già anticipata agli artisti intervenuti alla Terza Giornata dell'Artista (novembre 2001), di proseguire la Collezione degli 8x10 di cui il Museo ha recuperato centinaia di opere. Nella presente esposizione, assieme ad altri recuperi della storica Collezione Minima (7 opere di Linda Puccini, Paola Mazzetti, Eraldo Mori Cristiani ed Antonino Tullier), vengono presentate le prime risposte a quella pro-posta, che si sono concretizzate con 26 piccoli formati realizzati da 11 artisti nati negli anni Trenta. E molti altri sono gli artisti che hanno già promesso di realizzare espressamente opere di cm. 8x10 sia per onorare la me-moria del grande Za, ma anche per entrare a far parte di questa continuazione della storica Collezione Mini-ma, la cui memoria il Museo preserva e intende preservare.
GLI ARTISTI.
Alfredo Gauro Ambrosi, Fernando Andolcetti, Nadia Benelli, Vinicio Berti, Angelo Giuseppe Bertolio, Annibale Biglione, Mauro Bini, Mario Bizzarri, Umberto Boccioni, Giorgio Bompadre, Alfonso Bor-tolotti, Bruno Brunetti, Agato Bruno, Franco Bulletti, Armando Buratti, Aldo Calò, Vito Capone, Tonino Caputo, Libera Carraro, Ugo Caruso, Olga Casa, Alfio Castelli, Maria Teresa Cavalli, Gio-vanni Checchi, Mario Chianese, Paolo Chimeri, Claudio Cintoli, Lorenzo D'angiolo, Dario Damato, Giorgio De Chirico, Paola De Laurentiis, Fausto De Marinis, Fabio De Sanctis, Vincenzo De Simone, Desireau , Luigi Di Fabrizio, Guido Di Fidio, Gerardo Dottori, Ercole Drei, Lia Drei, Paolo Favi, Ele-na Fia Fozzer, Natale Filannino, Ada Franco, Reale F. Frangi, Alfonso Frasnedi, Albino Galvano, Alberto Gerardi, Gino Gini, Mario Giovanetti, Emanuele Grassi, Maurizio Guala, Elisabetta Gut, Gio-vanni Mario Maesano, Roberto Malquori, Mauro Manfredi, Lucia Marcucci, Gino Marotta, Alberto Martini, Paolo Masi, Fabio Mauri, Paola Mazzetti, Italo Medda, Nanni Menetti, Eugenio Miccini, Miles, Giuseppe Misticoni, Alvaro Monnini, Eraldo Mori Cristiani, Gianfranco Nicolato, Antonio Niero, Giacomo Onestini, Luciano Ori, Mario Padovan, Paolo Patelli, Gaetano Pinna, Salvador Presta, Lin-da Puccini, Riccardo Ricas, Mino Rosi, Franco Rosselli, Luigi Salvi, Anna Santinello, Lori Scarpel-lini, Salvatore Sebaste, Cesare Siviglia, Franca Sonnino, Antonino Tullier, Felice Vatteroni, Pietro Volpe, Rino Volpe, Daniela Zampini, Sergio Zen, Guido Ziveri.
IL CATALOGO.
Tutte le opere esposte sono riprodotte nel Volume quarto - Le acquisizioni 2000-2002 delle Collezioni permanenti (Edizioni Bora) che di ogni artista riporta notizie biografiche ed indicazioni bibliografiche, apposi-tamente stilate. Formato cm. 23x29, 120 pp., 165 ill. di cui 99 a col. e 66 in b.n. - E 20,66.
EDIZIONI BORA - BOLOGNA
Patrizia Bonfiglioli - Valentina Brandanti
Tel. 051/356133 - Fax 051/4159651
UFFICIO STAMPA:
Michele De Luca, Roma
Tel. e Fax: 06/44237540 - Cell. 333/8264292
MUSEO D'ARTE DELLE GENERAZIONI ITALIANE DEL "'900 "G.BARGELLINI"
Via Rusticana, 1 - 40066 PIEVE DI CENTO (Bologna) - Tel. 051/6861545 - Fax 051/6860364