Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
Roma
piazza Aldo Moro, 5
06 49910365 FAX 06 49910365
WEB
Due Mostre
dal 3/5/2011 al 26/5/2011
lun-ven 15-19

Segnalato da

Giorgia Calo'




 
calendario eventi  :: 




3/5/2011

Due Mostre

Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea, Roma

Durante una sua residenza a Seul, Valerio Ricci ha realizzato una serie di immagini che ritraggono oggetti reali, dipinti parzialmente come se fossero stati immersi in un liquido nero. Czech Point, e' una sequenza di due personali dedicate a due artisti cechi Jan Pfeiffer e Lukas Machalicky. Pfeiffer presenta alcuni lavori realizzati dal 2008 al 2010 tra video, fotografie, e installazioni. Machalicky espone, invece, quattro lavori dove la memoria storica viene resa in forma visiva attraverso una serie di installazioni.


comunicato stampa

Valerio Ricci
Sŏul
A cura di Alessandra Troncone

Mercoledì 4 maggio 2011 alle ore 18.30, il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, inaugura la mostra di Valerio Ricci Sŏul, a cura di Alessandra Troncone.

Il progetto presentato al MLAC nasce nell’ambito di un programma di residenze d’artista presso il Mongin Art Center a Seoul (Corea del Sud), da cui il titolo Sŏul, trascrizione del nome della città coreana ma anche, per assonanza, ‘anima’ in inglese.

Durante la residenza in Corea, Valerio Ricci ha realizzato una serie di stampe di grandi dimensioni. Si tratta di immagini fotografiche che ritraggono oggetti reali, scelti dall’artista e dipinti parzialmente come se fossero stati immersi in un liquido nero, in modo da scandire una divisione perfetta tra la parte colorata e quella originale. Ogni oggetto è stato fotografato a Seoul in un’ambientazione diversa, che evoca un immaginario domestico e al contempo sconosciuto; così anche i soggetti raffigurati si presentano al tempo stesso come familiari ed estranei, trasfigurati in una realtà psichica che riflette uno stato interiore, una condizione di coscienza.

La dialettica che viene a crearsi tra i concetti di pieno e vuoto, luce e ombra, bianco e nero, sopra e sotto, sembra richiamare l’antica filosofia cinese di “yin e yang”, opposti apparentemente inconciliabili che convivono però come facce della stessa medaglia.

La ricerca di Valerio Ricci (Campiglia Marittima, 1976; vive e lavora a Roma) si muove tra media differenti, con una predilezione per la scultura - interpretata in chiave installativa, in diretta relazione con i luoghi - e il disegno. Tra le sue mostre personali ricordiamo quella presso l’HSF – Harlem Studio Fellowship di New York (2009) dove ha presentato l’installazione Storage; Monti Silvani, Gallery AOCF58, Roma (2008); Forme dell’immateriale, Studio Morbiducci, Roma (2006); Domestica – Nuove dinamiche nella dimensione del privato, Soligo Art Project, Roma (2004). Tra le collettive: Italian Artists New York, ISCP International Studio & Curatorial Program, New York (2009); Avvertenze Artistiche, Mercati di Traiano, Museo dei Fori Imperiali, Roma (2009); HOAST 2009 - Harlem Open Artists Studio Tour, New York (2009); Conuscite, Castelbasso (2006); Luxury, Galleria Antonio Battaglia, Milano (2005); Roma Punto Uno, mostra itinerante, Ministero degli Affari Esteri, Roma (2004); Retentiva. Funzioni e disfunzioni della fotografia italiana attuale – Venezia Immagine, Padiglione italiano ai Giardini della Biennale, Venezia (2004).

La mostra si svolge nell’ambito del ciclo espositivo del MLAC su progetto scientifico del direttore Simonetta Lux e per la realizzazione del curatore del MLAC Domenico Scudero. Si ringraziano per l’assistenza curatoriale Chiara Pirozzi, Micaela Deiana, gli studenti del Master in “Curatore di Arte Contemporanea” e i tirocinanti del MLAC.

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Czech Point
Jan Pfeiffer
A cura di Alessandra Troncone

Mercoledì 4 maggio 2011 alle ore 18.30, il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, inaugura Czech Point, una sequenza di due mostre personali dedicate ai giovani artisti cechi Jan Pfeiffer e Lukáš Machalický, a cura di Alessandra Troncone.

Czech Point nasce con l’intento di presentare il lavoro di due artisti accomunati da età e provenienza ma anche da una ricerca che si muove tra la storia della Repubblica Ceca e il presente globalizzato, affrontando temi relativi al rapporto del singolo con la città e con il proprio passato.

Czech Point inaugura mercoledì 4 maggio 2011 con la mostra personale di Jan Pfeiffer, dal titolo Right in front of me, che in questa occasione presenta alcuni lavori realizzati dal 2008 al 2010. Nel video The Observer, un uomo di spalle osserva silenziosamente un mondo asettico e futuristico, dove non c’è traccia della presenza umana. Attraverso questa figura enigmatica Pfeiffer invita lo spettatore ad “affacciarsi” sul futuro, provocando il senso di spaesamento tipico dell’entrare in relazione con qualcosa che non si conosce.

Altri lavori come After the first (2008) e From (2008) insistono sulla possibilità di rintracciare elementi simili in contesti differenti: After the first si compone di tre fotografie, ad un primo impatto quasi identiche eppure scattate in tre città diverse (New York, Berlino, Praga), dove Pfeiffer ha ritratto la stessa scena. From è invece un’installazione nella quale tre oggetti (un piatto, una sedia e un tavolo) sono realizzati ognuno con l’assemblaggio di due pezzi differenti, perfettamente combacianti seppur realizzati in diversi Paesi, a rimarcare la sparizione delle tradizioni locali a favore del mercato globalizzato.

Nella serie di video In order (2008), presentati in piccole cornici digitali, Pfeiffer completa l’immagine di fondo sovrapponendo il pezzo mancante. Giocando a mettere “in ordine” alcune situazioni, l’artista pone l’accento su una possibilità di miglioramento solo simulata, che contrasta l’apparenza ludica dell’operazione.

Nei lavori più recenti, Outreach, Above e il video Beyond Control l’attenzione si sposta sulla città, indagata nella sua veste reale e simbolica e luogo dei contrasti tra pianificazione razionale e percezione soggettiva.

Dopo Jan Pfeiffer, il progetto proseguirà con la mostra personale di Lukáš Machalický dal titolo To my left, to my right (18-27 maggio). In questa occasione l’artista presenta quattro lavori dove la memoria storica, ed in particolare quella relativa al regime comunista nella ex Cecoslovacchia, viene resa in forma visiva attraverso una serie di installazioni.

Collected Writings (2008-2010) presenta materiali testuali provenienti da un archivio di famiglia, accatastati in pile simili a quelle che si accumulano sui tavoli delle varie istituzioni. I fogli di carta servono come supporto per la proiezione di testi, che da visibili diventano sempre più illeggibili, raccontando il passaggio del tempo. Nel lavoro To my left, to my right (2010), testi, documenti e libri vengono utilizzati per la realizzazione di modelli che incarnano i canoni dell’architettura nazista e sovietica, accompagnati da scritte che utilizzano i caratteri Schwabacher e Cirillico come nella propaganda di regime.

L’installazione Grey zone (2010) presenta documenti relativi al contro-spionaggio in era comunista sui quali, ai sensi della normativa attualmente in vigore, sono stati oscurati i dati personali degli agenti coinvolti. Le forme di tali zone nere sono servite da modello per gli oggetti esposti, realizzati in calcestruzzo come materiale tipico del periodo comunista.

10.292 km2 of white (2011) è un lavoro che proietta l’impatto di cambiamenti politici radicali sulla contiguità geografica dei territori coinvolti. Si tratta di un’azione che vede l’artista spruzzare vernice bianca su una mappa della Cecoslovacchia del Nord, una zona isolata dal regime per la sua ricchezza mineraria. I contorni della topografia originaria tornano visibili sotto la vernice secca, mostrando come cancellare il passato sia un’operazione impossibile.

Le mostre, patrocinate dall’Istituto Culturale Ceco, si svolgono nell’ambito del ciclo espositivo del MLAC su progetto scientifico del direttore Simonetta Lux e per la realizzazione del curatore del MLAC Domenico Scudero. La mostra di Lukáš Machalický è in collaborazione con la Galerie Vernon di Praga.

Si ringraziano per l’assistenza curatoriale Chiara Pirozzi, Micaela Deiana, gli studenti del Master in “Curatore di Arte Contemporanea” e i tirocinanti del MLAC.

Biografie degli artisti:
Jan Pfeiffer è nato a Praga nel 1984. Tra le sue mostre personali: Urbanism of Memory, Open Gallery, Bratislava, 2010; Limited Overlap, Galerie mladých BKC, Brno, 2010; Trough and Trough, Vernon Project Gallery, Praga, 2008. Già vincitore di premi e concorsi (Premio della giuria al Other Visions 2009, PAF – 8th festival of Film Animation, 2009; Primo premio al Essl Award CEE 2009) ha partecipato a numerose mostre collettive.

Lukáš Machalický è nato a Praga nel 1984. Tra le sue mostre personali: 10292 km2 of white / 12 m2 of brown, Gallery Pavilon + Gallery 207, Praga, 2011; Collected Writings, Galerie Vernon Projekt, Praga, 2010; Private distance (with Jan Pfeiffer), Galerie Meetfactory, Praga, 2009; Map, Galerie Ciant, Praga, 2007. Ha partecipato a numerose mostre collettive.

Didascalia dell'immagine in allegato: Valerio Ricci, Senza titolo, 2011, C-Print, cm 200x140

Uff. Stampa Giorgia Calò
giorgia.cal@gmail.com
348.8938489 - 333.6236762

Inaugurazione: mercoledì 4 maggio 2011, ore 18.30

Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
piazza Aldo Moro, 5 Roma
Orario: lun-ven 15-19
ingresso libero

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