Genesi: in principio. In mostra oltre venti opere su tela, di grandi dimensioni, e dieci opere su carta dedicate al tema dell'origine della vita e dell'uomo. A cura di Angelo Piazzoli.
“GENESI: IN PRINCIPIO”: LA “CREAZIONE” DEL MONDO VISTA DA
MARIO PASCHETTA
In mostra ad Alzano Lombardo, nella Chiesa di San Michele Arcangelo, le
opere dell’artista milanese che raccontano l’origine della Vita e dell’Uomo.
Un nuovo tassello si aggiunge all’itinerario previsto per la mostra
“Genesi: in principio” dell’artista milanese Mario Paschetta. Da sabato 7 maggio
2011 e fino a martedì 24 sarà infatti possibile ammirare la ricca selezione di
opere che l’autore ha voluto dedicare al tema dell’origine della Vita e dell’Uomo
in una nuova sede espositiva: la Chiesa di San Michele Arcangelo in Alzano
Lombardo (BG).
Spiega al proposito Angelo Piazzoli, Segretario Generale della
Fondazione Credito Bergamasco e curatore della rassegna: «Realizzata grazie
ad un’iniziativa della Fondazione Credito Bergamasco, questa mostra - allestita
per la prima volta nello scorso mese di ottobre, presso il Centro Culturale San
Bartolomeo in Bergamo e successivamente, nel mese di dicembre, a Romano
di Lombardia (BG) nelle belle sale del Museo d’Arte e Cultura Sacra - prosegue
ora, arricchita da nuove opere, ad Alzano Lombardo dove è stata allestita, in
collaborazione con la Parrocchia e con il locale Museo di Arte Sacra, nella
Chiesa di San Michele Arcangelo».
Accompagnata da un catalogo di grande qualità in distribuzione gratuita
al pubblico dei visitatori, la rassegna - che offre un’appassionata rilettura ed
un’approfondita interpretazione delle giornate bibliche della Creazione - ha
avuto in pochi mesi uno strepitoso successo in termini di risposta del pubblico:
la sfida, raccolta dai curatori e dall’autore, è stata vinta. Specifica al proposito
Angelo Piazzoli: «La mostra “Genesi: in principio” è il risultato di una
“provocazione” della Fondazione Creberg ad un grande artista,
precedentemente non dedito alla tematica sacra ma con uno spiccato gusto
plastico della materia, chiamato a produrre ex novo dipinti ispirati al primo Libro
della Genesi, sviluppando un percorso di approfondimento, biblico e teologico,
dell’argomento che costituisse poi la base teoretica sulla quale costruire un
itinerario espositivo di grande forza evocativa».
«Questa esposizione - continua Piazzoli - propone oltre venti opere su
tela di grandi dimensioni, particolarmente “potenti” sul piano materico e
coloristico, e circa dieci opere su carta, tutte concentrate su un aspetto molto
particolare, quello del rapporto fra il pittore e il tema del sacro».
«Noi - spiega Piazzoli, che già nel 2008 aveva letto un possibile richiamo
all’origine del mondo negli Appunti di un viaggiatore lombardo esposti da
Paschetta a Chiavenna - siamo abituati a considerare Mario Paschetta come un
pittore di grande comunicativa, esuberante, immediato: nel contatto con lui, il
rischio è di fermarsi lì, alla mera gradevolezza relazionale senza andar oltre
nell’approfondirne il pensiero. Lo stesso rischio lo corre la sua arte; l’intenso
cromatismo e l’equilibrio plastico possono far sì che l’osservatore percepisca
dalle sue opere il solo aspetto estetico: in realtà questo autore si caratterizza
per una profondità di pensiero ed una sensibilità non comuni ed è come se nelle
sue realizzazioni confluissero entrambe le sue due anime, quella di uomo
poliedrico, che si esprime tramite un cromatismo intenso e rilevante, e quella
più profonda dell’artista che possiede un senso della materia talmente
primigenio e concreto da rimandare d’acchito agli elementi della Genesi e della
Creazione stessa».
E lo dimostrano tutti i quadri esposti nella mostra: suggestivi dipinti,
attraversati da squarci trasversali di luce, che rielaborano il tema del paesaggio
universale, in cui risuona a gran voce il timbro solenne dell’organizzazione del
Creato e il senso intrinseco dell’origine della Vita tutta e dell’Uomo.
«Questa iniziativa - prosegue poi Piazzoli - non solo evidenzia
ulteriormente il talento eclettico dell’artista e la sua potenza espressiva: essa
rappresenta un’importante operazione culturale perché vede collaborare, grazie
ad un progetto condiviso, diverse realtà del territorio bergamasco, fra cui ora la
Parrocchia ed il Museo di Arte Sacra di Alzano, con i quali la Banca e la
Fondazione hanno storicamente in essere preziose collaborazioni che,
oltrepassando la dimensione del semplice sostegno finanziario, hanno già
portato a felice compimento rilevanti progetti culturali ed artistici. Basti pensare -
sottolinea Piazzoli - al restauro delle celebri sagrestie della Basilica di San
Martino Vescovo, autentici capolavori di scultura e di intarsio dei Fantoni e dei
Caniana; alla sistemazione della palazzina dove ha sede il Museo di Arte Sacra
in cui si conservano dipinti di Tintoretto e Palma il Vecchio; al recupero
conservativo della cupola della Basilica, nonché delle numerose tele e statue
lignee custodite all’interno della stessa».
Inaugurazione venerdì 6 maggio ore 18
Chiesa di San Michele Arcangelo
via Roma, 15 - Alzano Lombardo (BG)
Orari: tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 19
Ingresso libero