Fancoolcoll@ge. Arte da guardare e da toccare. Tre percorsi d'arte in un racconto di ritratti contemporanei, frasi, colori e materia da toccare. Un collage di culture, lingue ed esperienze.
Dal 7 maggio al 7 giugno, a Bergamo, la personale di Gloria Vanni presenta tre progetti d’arte la cui visione del mondo è un collage di culture, lingue ed esperienze differenti che si avvicinano con ironia in un racconto di ritratti contemporanei, frasi, colori e materia da toccare.
La mostra “fancoolcoll@ge”, dal titolo provocatorio, racchiude l’ironia di un presente pensato, dove il mondo prende forma attraverso l’unione di materia, parola e colore rimescolati tra calma e inquietudine, dove la riscoperta tecnica del collage diventa il mezzo per esprimere un dissenso e per indurre alla riflessione.
Il desiderio di afferrare qualcosa che sta sfuggendo trova nel collage la tecnica ideale per leggere e interpretare a modo proprio e per condividere emozioni e messaggi. Una serie di sovrapposizioni e combinazioni dà origine alla creatività visionaria dell’artista. Un centimetro dopo l’altro, le tele con immagini, occhielli, sommari, titoli, articoli di giornali e oggetti riciclati diventano una “lingua-madre”, strumento per informare e comunicare.
Da qui, nelle opere di Gloria Vanni, si muove l’incalzare esplosivo di colori, dettagli di immagini, frammenti di frasi che diventano slogan per destabilizzare ogni certezza e per rimettere in discussione usi e costumi della nostra società.
I lavori selezionati per la personale “fancoolcoll@ge” sveleranno tre percorsi d’arte le cui tele sono il frutto di una incessante ricerca di nuove e inconsuete prospettive oltre i limiti, dando continuità alla grandezza dell’arte contemporanea del Novecento. Opere realizzate per durare nel tempo e per essere toccate dalle quali emerge la necessità dell’artista di manifestare la propria sensibilità con il linguaggio vero e proprio, la parola, e quello dei sensi.
blancoll@ge
È un racconto artistico di simboli contemporanei attorno al bianco, bianco latte, bianco macchiato che, utilizzando la lingua francese, s’ispira al celebre “Ceci n’est pas une pipe.” di René Magritte. Una rielaborazione di oggetti di oggi con diversi significati (evidenti e nascosti) inseriti tra materie, colori, colle e resine attualizzati con le parole “questo non è…”. Le tele (50x50x4) sono affiancate da altre sei più piccole (20x20x4) in altrettante lingue diverse (italiano, inglese, spagnolo, portoghese, cinese, arabo), per ampliare la condivisione del messaggio della “tela madre”.
pillol@ge
Parole e frasi tra materia e colore su tele di cotone (30x30x4), frammenti d’ironia e saggezza, di leggerezza e profondità. Singole e composizioni da scomporre e ricomporre in un continuo gioco di metamorfosi, tra bianco e nero, bianco sporco, colore e vere pillole. Da cambiare, spostare, guardare e toccare.
vaffancoll@ge
Una serie di 6 tele di cotone su legno (60x60x4) da guardare, toccare, odorare secondo il proprio stato d’animo. Opere come giornali, con due pagine bianca e volta, un fronte nero e un retro bianco, invitano a fermare l’attenzione su temi come la guerra, la pedofilia, il razzismo e la mafia, dando voce al proprio personale e condivisibile “vaffa”.
Durante la mostra saranno esposte due tovaglie all’americana tratte dalle opere di Gloria Vanni “stavolta ho dato i numeri” e “come eravamo” prodotte da Tablecloths, utilizzate nel set del prossimo film di Ricky Tognazzi “Mi dispiace devo andare” con Stefania Sandrelli, Marco Messeri e la cantante Arisa.
inaugurazione sabato 7 maggio 2011 dalle ore 18
AD Arredamenti
Via Paglia, 23 - Bergamo
Orari d’apertura: martedì – sabato 9,30-12,30/15-19,30; lunedì 15-19,30
Ingresso libero