Come su un ring, uno di fronte all'altro, l'opera e lo spettatore si affrontano. In mostra lavori di Sergio Breviario, Manuele Cerutti, Sara Enrico e Laura Pugno.
Come su un ring, uno di fronte all’altro, l’opera e lo spettatore si affrontano. Si tratta di un movimento a pendolo, un’intermittenza costante, un vacillare tra indecisione e definizione. Non ci sono affinità volute, evidenti, tra le opere in mostra. Ci siamo incontrati.
Queste opere nascono dall’esperienza dell'agire- da una gentile pratica quotidiana- e forse testimoniano la prosecuzione di un precedente discorso. Ci si può spingere fino ad affermare che l’agire tiene il pensiero legato a sé, potendone usufruire con padronanza se necessario, ma con la consapevolezza di potersene disinteressare con altrettanta leggerezza.
A volte le opere portano i segni di questi rischi di caduta, a volte quasi per miracolo tali difficoltà paiono non essere neppure esistite. È questa sensazione di incertezza e di tensione, tipica di un equilibrio precario a rendere l’arte arte, ed è in questo preciso istante, quando i nostri sensi vengono stimolati che si riscopre la bellezza. Troviamo gradevole pensare che questo senso non riconosciuto dia all’artista, dando per scontato che costui ne coltivi le raffinatezze, la possibilità di tramutare lo squilibrio in equilibrio, senza per forza rinunciare alla vitalità dell’opera.
Non è cosa facile, ma nessuno di noi ha mai pensato il contrario.
Inaugurazione 12 maggio ore 18.30
CRIPTA747
Galleria Umberto I, 29 - 10122, Torino
Dal martedì al sabato ore 15:30-20:00
Ingresso libero