Metamorfosi dell'Io. Trentuno opere del pittore che ruotano intorno al tema del cambiamento interiore, della trasformazione come elemento caratterizzante del processo di evoluzione umana ed emotiva.
a cura di Gaetano Salerno e Giacomo Malatrasi
Gli spazi espositivi dell’Ex Macello ospitano la mostra “Metamorfosi dell’Io” del pittore veronese Maffeo D’Arcole.
Artista intenso e sensibile, D’Arcole parla, attraverso i suoi lavori, alla coscienza dello spettatore, utilizzando il fattore estetico come canale comunicativo privilegiato.
In esposizione trentuno opere che ruotano intorno al tema del cambiamento interiore, della trasformazione come elemento caratterizzante del processo di evoluzione umana ed emotiva.
Figure umane e animalesche dolenti, un uso generoso del colore e dei contrasti, comunicano un impatto che diventa, in alcune tele, quasi drammatico, che Maffeo D’Arcole non ricerca per un gusto effimero dell’effetto, ma per esprimere una sua visione della verità.
Scrive di lui Gaetano Salerno, critico d’arte e curatore della mostra “… Fedele ad un ideale di verità mai rinnegato e mai venuto meno, nei confronti della Storia e soprattutto di sé stesso, Maffeo D’Arcole usa le immagini e i colori come armi per attaccare, senza metafore o celate ironie, il mondo vacuo che abbiamo edificato.
Una violenza del segno che risponde con altrettanta violenza alle ingiustizie e ai soprusi, che senza muovere azioni politiche dichiarate intravede nell’arte e nella comunicazione visiva il solo mezzo per manifestare gli errori di uomini che hanno scordato gli ideali, tradito le promesse e rinunciato per sempre alla salvezza promessa”.
La mostra mette in luce il percorso profondo di un pittore singolare e provocatorio che, partendo dalla lezione dell’arte popolare - dove Maffeo d’Arcole colloca le proprie radici artistiche – racconta con onestà la durezza della vita.
Completa l’esposizione, nella piazzetta antistante Sala Birolli, l’installazione scultorea in legno dal titolo La riserva, raffigurante un campo indiano. In prossimità dell’installazione, il giorno dell’inaugurazione (martedì 17 maggio alle ore 17.00), Maffeo D’Arcole terrà una performance per ricordare il massacro di Sand Creek, avvenuto nel 1864 per mano delle milizie del Colorado, che attaccarono un villaggio di indiani Cheyenne trucidando quasi seicento persone, la maggior parte delle quali erano donne e bambini.
La mostra è organizzata dall’associazione ecologico - culturale Green Way di Arcole in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Verona.
inaugurazione martedì 17 maggio ore 17.00
Sala Birolli
via Macello, 17 - Verona
Orari: da martedì a venerdì dalle 15.30 alle 20.00
sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 20.00
Chiuso il lunedì