Sogni da guardare. In mostra una selezione delle opere realizzate in decenni di attivita' da Luzzati - pastelli olii e disegni dello scenografo e illustratore (1921-2007) - accostati ai collage del regista con cui collaboro' dalla fine degli anni '50.
Emanuele Luzzati e Tonino Conte, fondatori del Teatro della Tosse, in mostra
insieme a Torino. Dal 18 maggio al 2 luglio 2011 un'inedita iniziativa
della Galleria Davico: per la prima volta una selezione delle opere
realizzate in decenni di attività da Emanuele Luzzati - pastelli olii e
disegni del grande scenografo e illustratore (1921-2007) - accostati ai
collage del regista Tonino Conte, che si è “inventato” questa nuova
attività, iniziata da poco, ma già premiata dall’interesse dei collezionisti
e da ospitalità prestigiose (Palazzo Ducale - Genova 2010).
L’esposizione è sì una novità ma al contempo un richiamo al comune interesse
per le immagini che è alle origini della loro amicizia. Proprio a causa di
un libro illustrato - che il giovane e squattrinato futuro regista vende,
in veste di commesso, al già affermato scenografo - che i due si conoscono
alla fine degli anni ’50, dando inizio a un dialogo che non si sarebbe più
interrotto. Dal sodalizio è nata la prima regia di Tonino Conte “Ubu Re” di
Alfred Jarry per il CUT di Genova nel '68, premiato a molti festival
internazionali e destinato a diventare, nel '75, il logo dell'appena nato
Teatro della Tosse (Genova - in salita della Tosse) che Luzzati battezzò
con quel nome “Tosse”, così fortunato e destinato a lasciare un segno nella
storia del teatro: “il nome è la nostra marcia in più” amava ripetere
Luzzati.
Non a caso, all’origine del percorso creativo di Tonino Conte, c’è lo
scatolone di immagini che molte volte era lo spunto per ragionare con
Luzzati di nuovi spettacoli. Copertine di dischi, manifesti pubblicitari,
vecchi documenti, libri d'arte, foto di famiglia e ritagli d'ogni tipo sono
gli elementi dei collage, battezzati 'falsi d'Autore', a sottolineare il
carattere di 'retrouvaille' che, secondo Picasso, contrassegna la maggior
parte delle opere d'arte. Ironia, fantasie e apparentamenti inaspettati
caratterizzano le opere in mostra alla Davico dove convivono suore e
ballerine, maschere di teatro antico e animali domestici, pesci volanti e
statue di marmo in una sorta di viaggio nell'anima del sognatore Tonino
Conte che, come accade nei sogni, mescola e travisa elementi concreti della
realtà.
Con un richiamo agli inizi del sodalizio con il regista, tra le opere
luzzatiane esposte ci sono gli storici bozzetti preparatori del primo Ubu
del Teatro Libero (antenato della Tosse) e altri disegni di ispirazione
ubuesca. Molti quadri ricordano il mondo teatrale come i bozzetti dei
personaggi preferiti Arlecchino Petruccio e una rara scena Plautina. Non
manca una raffigurazione del Papageno tratto da Il Flauto Magico e alcune
immagini che ricordano l'affettuosa relazione tra lo scenografo genovese e
la città di Torino, con quattro pastelli-collage dedicati al Natale, studi
preparatori per il 'presepe' ambientale allestito nel capoluogo piemontese.
Un’opera a sé, per dimensioni e tecnica, è Dulcis in fundo, grande olio su
legno che descrive l'amorosa conclusione di Re Bischerone di Domenico
Batacchi.
Immagine: Tonino Conte - Tritatutto in mostra
Ufficio Stampa:
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Inaugurazione mercoledì 18 maggio, ore 18.00
Galleria Davico
Galleria Subalpina, 30 - Torino
Orari: da martedì a sabato, dalle ore 10,00 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 19,30