Il lavoro di Elena Arzuffi, che indaga gli spazi familiari reinterpretandoli come luoghi ostili, si avvale di differenti strumenti di narrazione per creare un coinvolgimento emotivo diretto. Nel progetto Lovely nest lo spazio domestico viene smontato, inscatolato e sostituito con un'alternativa virtuale.
Il lavoro di Elena Arzuffi, che indaga gli spazi familiari reinterpretandoli come luoghi ostili, si avvale di differenti strumenti di narrazione per creare un coinvolgimento emotivo diretto.
Nel progetto Lovely nest lo spazio domestico viene smontato, inscatolato e sostituito con un' alternativa virtuale.
Nel vuoto lasciato dalle cose, che prima sono state fotografate per non essere dimenticate, si cerca un'oasi di tranquillità individuale.
I soggetti delle fotografie si riconoscono nei segni veloci dei disegni che danno forma ad una vera e propria animazione nel video che descrive, nel susseguirsi di lenti gesti quotidiani, una persona decisa a costruirsi un nuovo spazio mentale e visivo.
Ed è quasi reale fra le mura della galleria un personaggio che interpretando il suo disagio, compare, sotto forma di foto scontornata, a grandezza naturale, fra scatole vere pronte per un trasloco immaginario.
Elena Arzuffi vive e lavora a Milano
E' fra gli artisti selezionati da Francesco Bonami (curatore della prossima biennale di Venezia) per la mostra: ExIt Nuove Geografie della creatività italiana in corso a Torino nella nuova sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Mostra a cura di Gabi Scardi
Dal 30 novembre al 4 febbraio 2003
Inaugurazione sabato 30 novembre ore 18
La Galleria Estro è aperta dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 19,30