Aula del Mare
Ancona
Molo S. Maria - Porto di Ancona
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Silvia Fiorentino
dal 31/5/2011 al 10/6/2011
mar-sab 18-20

Segnalato da

Silvia Fiorentino




 
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31/5/2011

Silvia Fiorentino

Aula del Mare, Ancona

In mostra opere nate da un lungo ascolto e analisi del paesaggio attraverso il linguaggio fotografico, poetico e sociale.


comunicato stampa

La melanconia come oggetto e soggetto che unisce il territorio. È questo il sentimento che pervade le opere di Silvia Fiorentino che saranno esposte per dieci giorni all’Aula del Mare di Ancona (al molo Santa Maria del porto). La mostra dell’artista milanese, dal titolo “Geografie sentimentali - macchine della melanconia”, verrà inaugurata mercoledì prossimo, primo giugno, alle ore 18, nella struttura gestita dalla Cooperativa sociale “Zanzibar”.

Due sono i punti di partenza per questi lavori: il mare Adriatico, che per Silvia Fiorentino è “una lunga linea della melanconia”, e il territorio, che si è formato da “casualità, dimenticanze, atrocità”. Le macchine della melanconia diventano perciò contenitori della memoria. Si tratta, infatti, di scatole, sull’esempio di quelle cinematografiche, che, muovendosi, raccontano il territorio e “cercano di ridargli movimento – come ha detto l’artista - perché il paesaggio è un movimento intimo e stratificato di storie e dalla Storia”.

Le opere, inoltre, si rifanno a lavori, ricerche e installazioni di Silvia Fiorentino iniziati nel 2000. Lo stesso titolo della mostra, “Geografie sentimentali – macchine della melanconia”, stabilisce un legame con i lavori di “Architetture sentimentali”, del 2009. Opere nate dal lungo ascolto e analisi del paesaggio attraverso il linguaggio fotografico, poetico e sociale. È poi da questa vivisezione artistica dei vari posti che hanno preso forma le installazioni che sono “l’altra architettura, quella che non si vede, ma quella che è di quel luogo”.

Artista poliedrica e completa, Silvia Fiorentino lavora sulla complessità dell’esistente utilizzando e mescolando più linguaggi, come la poesia e il disegno. Ecco come descrive il mare: “…nella mia città ci sono due mari/ completamente diversi tra loro/ e nessuno se ne ricorda/ poi d’improvviso/ esplodono/ e si spandono per ogni dove, davanti ai tuoi occhi ignari/ nella mia città ci sono due cattedrali/ una dà sul mare, brillante, ti accompagna vistosa elettrica e colorata una sul colle silenziosa e chiusa per desiderio di meditazione/ nella mia città si conserva per garantire un passato futuro/ la mia città di appartenenza,/ di nascosto, la sento vicina/ fino al mio passato da riprendere/ e per lei, sogno e resto/ nella mia città, ci sono molte signorine no e anche signore no io con invidia le vedo veloci, nelle loro gambe e spalle, sicure attraversare la città….”

Arista milanese che ha “adottato Ancona per desiderio di appartenenza”, come ha scritto in una sua poesia, ha esposto le sue opere in Europa e negli Stati Uniti. Co-fondatrice del gruppo Branco di Milano, ha partecipato alla nascita del gruppo Sylvie & Bruno che ripropone un legame tra narrazione, arte visiva e suoni. (www.silviafiorentino.it)Nel 2006 ha ideato e curato il progetto, convegno, mostra e sito del catalogo Metodo Effe (www.metodoeffe.it), per dare spazio al linguaggio femminile nell’esplorazione dei processi creativi nella vita e nell’arte.

La mostra “Geografie sentimentali – macchine della melanconia” sarà aperta al pubblico dal primo all’11 giugno, dal martedì a sabato dalle 18 alle 20, all’Aula del Mare (www.auladelmare.it), al porto di Ancona (adiacente alla ex biglietteria).

Inaugurazione: mercoledì 1 giugno alle ore 18.00

Aula del Mare
molo Santa Maria, Porto di Ancona
Orari: da martedì a sabato, dalle 18 alle 20
ingresso libero

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