Jaroslav Andel
Edith Andras
Breda Beban
Balazs Beothy
Luchezar Boyadjiev
Almut Shulamit Coruh
Dusica Drazic, artist
Maroan el Sani
Nina Fischer
Anthony Krause
Beral Madra
Marija Mitrovic
Miran Mohar
Dejan Sluga
Hedvig Turai
Janka Vukmir
Nadja Zgonik
Iara Boubnova
Andris Brinkmanis
Riccardo Caldura
Giuliana Carbi Jesurum
Lorenzo Fusi
Sanja Kojic Mladenov
Piotr Piotrowski
Slavica Radisic
Anda Rottenberg
Claudia Zanfi
Il Padiglione Rom, evento collaterale della 54 Biennale di Venezia, e' una mostra improvvisata che si evolve nel corso dei giorni d'anteprima della Biennale grazie al flusso di 'testimonianze' dal vivo: opere d'arte, performance, conferenze e conversazioni da e con artisti, pensatori e politici. Il 1 giugno si tiene anche il forum sull'arte pubblica 'Continental Breakfast' organizzato da Trieste Contemporanea.
La Open Society Foundations e la BAK (basis voor actuele kunst) di Utrecht sono
orgogliose di presentare il progetto Call the Witness, il Padiglione Rom, che ha
luogo come Evento Collaterale nell’ambito della 54° Esposizione Internazionale della
Biennale di Venezia 2011. Una mostra improvvisata che si evolve nel corso dei giorni
d’anteprima della Biennale di Venezia grazie al flusso di “testimonianze” dal vivo
(opere d’arte, performance, conferenze e conversazioni da e con artisti, pensatori
e politici), Call the Witness prende in esame la situazione dei Rom e della loro arte
come simbolica del mondo moderno e, in solidarietà, medita su futuri più ricchi di
speranza.
Il progetto fa appello agli artisti Rom affinché costoro diano testimonianza,
attraverso opere d’arte, della lotta delle proprie comunità, prigioniere nel paradosso
di essere, da un lato, assegnate ai margini della società tradizionale e, dall’altro,
al centro dell’ordine di controllo discriminatorio di questa stessa società. Basti
pensare ai recenti eventi politici che hanno specificatamente preso di mira i Rom,
come le deportazioni, il rimpatrio forzato e la registrazione etnica in numerosi
paesi europei. Riconoscendo questa stessa condizione come emblematica della
situazione del mondo in cui tutti noi viviamo, nel corso dei giorni d’anteprima
della Biennale di Venezia altri artisti, pensatori e attivisti di origine Rom e non
contribuiscono all’accumulo di testimonianze (performance, conferenze, letture
e dialoghi). Opere d’arte, testimonianze filmate e materiali effimeri vengono
“abbandonati” in un intervento spaziale, esso stesso un’interpretazione della
proposta presentata dall’artista Constant Nieuwenhuys (1920–2005), che auspicava
un luogo che accogliesse la comunità Rom nomade. Questo insieme dà vita a una
mostra improvvisata che potrà essere visitata fino al 9 ottobre 2011, e che sarà
accompagnata da attività e conferenze quotidiane dell’Ufficio UNESCO di Venezia.
Come Padiglione nazionale extra nell’ambito delle rappresentazioni nazionali della
Biennale di Venezia, Call the Witness prende vita grazie a contributi di artisti,
pensatori e attivisti straordinari provenienti da diverse parti del mondo: THOMAS
ACTON (professore di studi Rom, Regno Unito), DANIEL BAKER E PAUL RYAN (artisti,
Regno Unito), MAUD DE BOER-BUQUICCHIO (Il Vice Segretario Generale, Consiglio
d’Europa, Strasburgo), CRISTINELA IONESCU (giornalista e attivista, Romania),
MILUTIN JOVANOVIC (registra/produttore, Serbia), FERDINANT KOCI (artista,
Regno Unito), ROBERT KUSHEN (attivista per i diritti dei Rom, Stati Uniti), LYNN
HUTCHINSON LEE (artista, Canada) E HEDINA TAHIROVIC SIJERCIC (artista e autore,
Bosnia Erzegovina), KIBA LUMBERG (artista, Finlandia), TOM MCDONOUGH (storico
dell’arte, Stati Uniti), ROSEANNA T. MCPHEE (educatrice e attivista, Regno Unito),
SHAMUS MCPHEE (artista, Regno Unito), AERNOUT MIK (artista, Paesi Bassi), BORIS
ONDREICKA (artista, Slovacchia), TANJA OSTOJIC (artista, Serbia/Germania), NIHAD
NINO PUŠIJA (artista, Bosnia Erzegovina/Germania), SALMAN RUSHDIE (autore, Regno
Unito), MARIKA SCHMIEDT (artista, Austria), GEORGE SOROS (finanziatore e filantropo,
Stati Uniti), STALKER/ON (collettivo d’arte e architettura, Italia), ALFRED ULLRICH
(artista, Germania), MONA VATAMANU (artista, Romania) E FLORIN TUDOR (artista,
Romania), ŽELIMIR ŽILNIK (Il regista, Serbia) e altri.
Tutte le testimonianze, presentate man mano che si sviluppano durante i giorni
d’anteprima della Biennale di Venezia, possono essere visualizzate sulla piattaforma
digitale del progetto: www.callthewitness.net.
Call the Witness, che si basa sull’eredità di Paradise Lost, il Primo Padiglione
Rom (Evento Collaterale, 52° Biennale di Venezia, 2007) ed è commissionato dalla
Open Society Foundations, riconosce le dinamiche in espansione nella discussione
e nella rappresentazione dell’arte Rom in relazione alle necessità culturali e politiche
europee, non solo per quanto riguarda le comunità Rom in Europa, ma anche in
vista di necessità più ampie in termini di nazione e nazionalità, di migrazione, di
maggioranza e minoranza, di ospitalità e solidarietà.
COMMITTENTE: Open Society Foundations (www.soros.org)
ORGANIZZAZIONE: BAK, basis voor actuele kunst, Utrecht, Paesi Bassi
(www.bak-utrecht.nl)
DIRETTORE ARTISTICO: Maria Hlavajova, direttore artistico di BAK, Utrecht,
Paesi Bassi
COLLABORATORI:
Daniel Baker, artista, teorico e attivista, Londra, Regno Unito
Tom McDonough, storico dell’arte, Binghamton University, Binghamton (NY),
Stati Uniti
Suzana Milevska, teorica e curatrice, Skopje, Macedonia (idea iniziale e titolo
Call the Witness)
CONSULENTI:
Rosi Braidotti, direttore del Centre for the Humanities, Università di Utrecht, Utrecht,
Paesi Bassi
Cosmin Costinas, curatore di BAK, Utrecht, Paesi Bassi
Josef Dabernig, artista, Vienna, Austria
Charles Esche, direttore del Van Abbemuseum, Eindhoven, Paesi Bassi
Kathrin Rhomberg, curatrice, Vienna, Austria
Per ulteriori informazioni e materiale per la stampa:
Esther Deen, addetta stampa
Tel. +31 6 46085566
E-mail: esther@bak-utrecht.nl
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Continental Breakfast
Place of Encounter. Fifth CEI Venice forum for contemporary art curators
01/06/2011
The Forum is conceived and organised by the Trieste Contemporanea Committee, in collaboration with the UNESCO Office in Venice, under the patronage of the Central European Initiative (CEI), the Italian Ministry of Foreign Affairs, the Regione del Veneto, the Provincia di Venezia, the Provincia di Trieste, the Comune di Venezia Assessorato alle Attivita' Culturali, the Comune di Trieste and the University of Trieste. It is supported by the CEI, the Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, the Provincia di Trieste and the BEBA Foundation of Venice. Being an occasion to update the debate on the new curatorial practices of the CEE professionals and, as usual directed, in collaboration with the UNESCO office in Venice, to commissioners of national pavilions of the Venice Biennale, curators and experts of contemporary art, this CEI Feature Event will discuss in 2011 the concept of Public Art. People have more and more gotten used to this particular working practice in contemporary art, with implications of site specificity, community involvement and collaboration. How is this term now used by specialists? How is it now related to the concepts of Memory and Monument? What are the best practices to be used when art is publicly committed? When museums and public institutions' policy in addressing general public is suffering, why has Public Art now taken such a wide (and unspecific/all-embracing) meaning? To investigate that, even if controversial, is useful in discussing how contemporary art can today be able to address public with social significance, in particular involving intercommunication and mutual understanding principles? Dealing with publicly commissioned art, the discussion is intended also to tackle pressing issues of policymaking in the cultural field. I. e., in the very critical moment of actual deep financial cuts to culture, issues of appropriate uses of public funds, spaces, and resources for culture have to be addressed; budgeting for artworks in new buildings and Percent for Art policy have to be discussed, as well as more general issues of sustainability of Public Art.
040 639187639187
www.triestecontemporanea.it
tscont@tin.it
Immagine: Nihad Nino Pušija, Venice Mahala Opus, 2011, series of photos, detail, courtesy the artist
Palazzo Zorzi
Castello 4930 - Venezia