Underground. Il fotografo con questa serie offre suggestioni, chiavi di lettura e illusioni che, latenti, si agitano in ogni essere umano.
«Mi divertivo di più a guardare le singole cose che incontravo». Con la sua mostra "Underground", Riccardo Scibetta ci porta a scoprire piani inesplorati. A riflettere su ciò che a prima vista, sfugge all'occhio. Ad interrogarsi sulla dolorosa dualità del reale.
Un'immagine non riflette mai soltanto ciò che mostra. Riccardo Scibetta sovrappone pensieri, non chiude staticamente in una scatola predefinita l'esistente, ma in ogni opera, il singolo dettaglio interpreta se stesso e al contempo, l'insieme dona anima ad una nuova spettacolare visione del presente. La sua tridimensionalità coinvolge e stimola visioni a chiunque si soffermi ad osservare i suoi lampi non distrattamente. L'interpretazione di Scibetta è libera perché è libero il lavoro. Offre suggestioni, chiavi di lettura, illusioni che latenti, si agitano in ogni essere umano. Non pretende di fornire gli strumenti per decrittare il mistero. Non è il suo compito. Se lo diventasse, dovrebbe lasciare la macchina fotografica nell'angolo. Scibetta cammina nel dubbio e noi ci lasciamo accompagnare.
Inaugurazione 15 giugno ore 19
Officine Fotografiche
via Libetta, 1 - Roma
lunedì - venerdì 10-13 e 15-19
Ingresso libero