Le Termovisioni di Stephan Reusse aprono un nuovo campo nella fotografia artistica moderna; cio' che la termografia fa e' rappresentare su un monitor radiazioni calde, misurate attraverso un apparecchio sensibile ai raggi infrarossi. Solo attraverso la trasformazione in immagine fotografica, i dati raccolti e registrati dal sensore sono trasformati nuovamente in una sensazione.
Inaugura sabato 14 dicembre alle ore 18.00 presso la galleria Francesco Girondini Arte Contemporanea di Verona la mostra di Stephan Reusse, uno degli artisti più significativi della scena artistica tedesca dell'ultimo ventennio.
Le "Termovisioni" di Stephan Reusse aprono un nuovo campo nella fotografia artistica moderna; ciò che la termografia fa, è rappresentare su un monitor radiazioni calde, misurate attraverso un apparecchio sensibile ai raggi infrarossi. La termografia rende il caldo e quindi anche il freddo visibili, non come oggetti a tre dimensioni percepibili dalla vista umana, ma come un sistema coordinato a due dimensioni. La fotografia ha abbandonato la pretesa di rappresentare una realtà fittizia in favore della forma originale di un disegno o di un'immagine dipinta. Le "Termovisioni" non forniscono nessuna informazione visiva riguardo all'esatto profilo, il materiale o la misura dei loro oggetti; esse trasformano una traccia di calore, che è difficile da riconoscere nell'ambito della gamma di esperienze umane, in mezzo visivo.
Le "Termovisioni" di Stephan Reusse usano tecnologie avanzate e raccontano, la storia dei tempi in cui gli umani iniziarono a pensare sistematicamente alla percezione. Attraverso un processo base di traduzione, l'occhio ha avuto accesso a ciò che è sempre stato un privilegio sensoriale del tatto, cioè l'esperienza della temperatura, del calore e del freddo. Il termografo è uno speciale tipo di scrittore differenziale. Solo attraverso la trasformazione in immagine fotografica, i dati raccolti e registrati dal sensore sono trasformati nuovamente in una sensazione.
Le immagini di Reusse aggiungono al lupo una qualità che non ha mai realmente avuto: nell'ampliato momento artistico, l'animale prova un moto di tenero affetto. Solo quando è stato quasi eliminato dalla realtà , l'oggetto dell'ostilità potrebbe rivelare il suo fascino alle persone e potrebbe ottenere sia rispetto che calore: nel suo stato d'immagine.
Stephan Reusse è nato a Colonia nel 1954. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in Germania, Francia e Stati Uniti.
Testo in catalogo di: Siegfried Zielinski
Inaugurazione: Sabato 14 dicembre ore 18.00
Francesco Girondini Arte Contemporanea
via Enrico de Nicolis, 1 37121 Verona - Italy
Orario: 15:30 - 19:30 lunedì e festivi chiuso