Diverse sedi
Montelupo Fiorentino (FI)

XIX Festa della ceramica
dal 17/6/2011 al 25/6/2011
0571 917524

Segnalato da

uff. Stampa Comune di Montelupo Fiorentino




 
calendario eventi  :: 




17/6/2011

XIX Festa della ceramica

Diverse sedi, Montelupo Fiorentino (FI)

Le mostre allestite in occasione della XIX edizione offrono un excursus sulla storia della produzione ceramica in luoghi suggestivi come la Prioria di San Lorenzo o La cappella della Misericordia. Inoltre per la prima volta, la manifestazione e' arricchita da una mostra-mercato il 25 e 26 giugno.


comunicato stampa

Per la prima volta la manifestazione sarà arricchita da una mostra –mercato con espositori da tutta Italia e non solo, che si terrà il 25 e il 26 giugno. Vento di cambiamento per la Festa Internazionale della Ceramica, giunta alla XIX edizione. La manifestazione cerca da sempre di coniugare la produzione contemporanea con la tradizione centenaria.

Negli anni è stata data sempre maggiore attenzione alle aziende del territorio e si è cercato di creare momenti di incontro e confronto fra artigiani e giovani artisti. Per l’edizione 2011 si è scelto di premere l’acceleratore e di dare uno spazio crescente alla produzione contemporanea. Quando si parla di ceramica il riferimento alla produzione montelupina è imprescindibile.

È per questo che le prime protagoniste della manifestazione saranno le aziende del territorio che troveranno un posto d’onore nel centro storico. In particolare sarà dato ampio spazio, anche con mostre tematiche, ai soggetti che hanno aderito alla Strada della ceramica di Montelupo: tutta la produzione di queste aziende è garantita dalla certificazione dei marchi di qualità.

Come lo scorso anno i produttori apriranno anche le porte delle loro aziende con il progetto FABBRICHE APERTE che offre la possibilità di visitare i luoghi di produzione con percorsi guidati. Il soggetto che più di altri coniuga le due anime della ceramica montelupina è senza dubbio la Scuola della Ceramica, un istituto formativo riconosciuto a livello nazionale. La scuola avrà ampio spazio nel conteso della manifestazione e in concomitanza con la Festa proporrà laboratori pensati per i visitatori e i turisti che raggiungono Montelupo dal 18 al 26 giugno.

La Festa della ceramica negli anni ha consolidato un formato e una vocazione incentrata prevalentemente sulle dimostrazioni e sulle esposizioni. La novità che segna il cambiamento rispetto al passato è la scelta di prevedere una mostra – mercato con operatori commerciali provenienti da tutta Italia e non solo.

Sabato 25 e domenica 26 giugno piazza Vittorio Veneto ospiterà la mostra – mercato le FORME DELLA TERRA, a cura dell’associazione Arte della ceramica.

“Ci è sembrato importante in un contesto come quello della Festa della ceramica introdurre un aspetto che in passato era sempre stato minoritario, ovvero quello più prettamente commerciale, invitando operatori del settore affermati. I visitatori in questo modo avranno la possibilità si di approfondire gli aspetti culturali e tradizionali, ma anche acquistare direttamente pezzi di valore”, afferma l’assessore alla cultura del comune di Montelupo, Marzio Cresci.

Altri sono gli ingredienti che arricchiranno l’edizione 2011 della Festa della ceramica.

In collaborazione con l’Unione Fornaci della Terracotta l’ultimo fine settimana della manifestazione sarà organizzato il FESTIVAL DEI FORNI.

Pochi sanno che la cottura dei pezzi in terracotta può avvenire anche in forni realizzati “artigianalmente” con materiali di uso comune. L’artista Alberto Cavallini è un vero maestro di questa attività e negli anni ha sperimentato il funzionamento di forni realizzati con bottiglie di vetro, carta, in laterizi… In diversi luoghi della città saranno allestiti questi forni: vederli accessi ed assistere alla loro apertura è a dir poco suggestivo.

La lavorazione dell’argilla a Montelupo avviene secondo diverse tipologie. La più conosciuta è certamente la maiolica, ma è ancora importante l’attività che ruota intorno alla produzione in terracotta: a portare avanti questa tradizione un’associazione particolarmente attiva del territorio, l’Unione Fornaci della Terracotta.

A loro è affidato il compito di mostrare ai visitatori della Festa della ceramica come avviene la lavorazione al tornio, la manipolazione dell’argilla e la cottura in uno stand collocato nella piazza centrale di Montelupo.

La festa della ceramica è anche il momento in cui vengono proposte mostre tematiche dedicate sia alla produzione più antica, sia a quella contemporanea.

Da segnalare per la curiosità e la portata innovativa quella proposta dall’artista Giovanni Masoni assieme alla casa di moda Francoise Girbaud, che sarà allestita nella hall del Museo della ceramica: si tratta di grandi borse in ceramica che riproducono i pezzi originali disegnati dalla griffe.

Altra iniziativa di ampio respiro è la mostra organizzata in omaggio all’Unità d’Italia in collaborazione con l’AICC (Associazione Italiana Città della Ceramica): ogni città invierà un pezzo della propria produzione e le aziende di Montelupo realizzeranno un’opera ispirata all’Unità d’Italia.

Nel corso degli undici giorni della manifestazione si terranno seminari di approfondimento, convegni e presentazioni di libri.

Per informazioni e aggiornamenti sul programma della manifestazione è possibile consultare il sito www.festaceramica.it

Le mostre

Dal Medioevo ai giorni nostri: le esposizioni allestite in occasione della Festa della ceramica narrano la storia della manifattura montelupina- Numerose ed eterogenee le mostre allestite in occasione della XIX edizione della Festa della ceramica offrono un excursus sulla storia della produzione ceramica e non solo. Luoghi suggestivi come la Prioria di San Lorenzo o La cappella della Misericordia ospitano mostre di artisti contemporanei che assurgono la ceramica ad una propria personalissima poetica.

Da segnalare l’esposizione allestita dalle aziende che aderiscono alla Strada della ceramica che ruota attorno ad un dialogo fra la produzione attuale e le lavorazioni tradizionali. Ampio spazio sarà dato anche agli artisti che hanno fatto conoscere la ceramica montelupina a livelli internazionali: Londi, Bagnoli, Pucci….

Museo della ceramica - Piazza Vittorio Veneto 10 -11
Trecolori
Mostra Espositiva di Ceramica Contemporanea

I ceramisti di Arte della Ceramica si cimenteranno con il tema del tricolore con una mostra espositiva dal titolo TRECOLORI.
Invertendo una sillaba sarà così interpretato, con ampia licenza, nelle tecniche ceramiche più diverse, dalla maiolica, al raku, alla porcellana, al gres e alla terracotta il tema legato al 150entenario dell’Unità d’Italia.
Arte della Ceramica-Associazione di ceramisti si costituisce nel 2004 per creare uno spazio di iniziativa culturale dedicato alla promozione della ceramica contemporanea. Organizza eventi espositivi , mostre mercato, stage, pubblicazioni, performance, iniziative che incentivano lo scambio culturale fra ceramisti di varia nazionalità.

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Dalla pietra alla luce

Marithé + François Girbaud hanno voluto contaminare la ceramica con la    loro storia e quella delle donne e degli uomini che vi hanno  partecipato.

Gli inventori del denim stone-washed ( dalle pietre fluviali alla  pietra pomice),o del tessuto stretch, gli  sperimentatori itineranti  sempre alla ricerca di nuove tecnologie, ultima delle quali il  Wattwashed ( ossia  l'utilizzo della luce laser per giocare con le  materie nel rispetto del mondo contemporaneo che li circonda) i  globetrotter internazionali della moda ( da Parigi a New York, da  Tokyo ad Hong Kong, da Milano a Rimini via Firenze)  scoprono accanto  al loro atelier di Montelupo Fiorentino le " Ceramiche Trio" e  Giovanni Masoni.

François Girbaud, attratto dall'argilla e dai suoi misteri,  durante  un incontro con i Maestri Ceramisti cede alla tentazione di  percorrere, ancora una volta, un nuovo cammino a fianco dei nuovi  compagni di viaggio. Iniziano così gli studi per fare incontrare la  pietra con la luce, la tecnica antica accarezzata dalla tecnologia  moderna; dopo la buona teoria è seguita la pratica tra insuccessi e  risultati convincenti, da piccole dimensioni si è arrivati poco a poco  a cose sempre più ardue e i limiti si spostano sempre più in avanti.
Le opere esposte sono il risultato di questo viaggio: nato per  caso,fortemente voluto, e passionalmente partecipato.

La meta finale dei viaggiatori è stata probabilmente quella di  comunicare con la ceramica una nuova strada da far seguire a quelli  che vorranno sognare insieme a loro. A visitatori la possibilità di osservare da vicino e di  partecipare a questo viaggio.
I Viaggiatori: Marithé+François Girbaud, Marine de la Marzelle, Nao  Okawa, Giovanni Masoni, Antonio e Nedo Boschi, Silvano Piomboni, Diego  Fior ,Pasqualina Ventre.

Matteo Lorenzini - Coordinamento & gestione Laboratorio laser GIR+A&F

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La Strada della Ceramica di Montelupo
12alMUSEO

La strada della ceramica di Montelupo si configura come un sistema che coniuga l’arte ceramica con la ricettività turistica, gli aspetti culturali con un paesaggio tipicamente toscano, la valorizzazione di prodotti tipici con un ricco calendario di eventi.
Un percorso ideale che collega il Museo della ceramica di Montelupo, le aziende produttrici di ceramica, la scuola della ceramica, le associazioni che lavorano per tenere viva l’antica lavorazione….
Percorrere la STRADA DELLA CERAMICA DI MONTELUPO vuol dire intraprendere un viaggio nella Toscana autentica, nella Toscana dell’arte, delle campagne incantevoli, del turismo rurale di qualità; vuol dire scoprire un angolo di mondo lontano dal fragore e attento alle tradizioni e all’arte.

La STRADA DELLA CERAMICA ha origini antiche che si radicano nella storia di Montelupo, quando gli artigiani locali realizzavano i manufatti che adornavano le tavole e le case delle nobili famiglie fiorentine. Ha pure una connotazione prettamente moderna, la stessa che caratterizza la produzione delle aziende che vi aderiscono. L’anima della strada è costituita proprio da questo costante dialogo fra tradizione e modernità.

Il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino, luogo d’incontro e produzione culturale, in occasione della 19a edizione delle Festa della Ceramica, ospita, per la prima volta nell’intero complesso museale, un’accurata selezione della produzione contemporanea montelupina.

Partendo dalla tutela e conservazione del patrimonio culturale, il Museo, esponendo all’interno delle proprie sale 12 prodotti di fattura corrente, intende evidenziare il forte legame ancora oggi ben saldo tra storia e contemporaneità, facendone spiccare la stretta relazione di provenienza del nuovo.
Il passato scrigno energetico del futuro.

Con 12alMUSEO il patrimonio storico ospita la sua ultima generazione di idee e maestrie eccellenti che hanno fatto grande nel mondo il nome di Montelupo Fiorentino.

Nel corso della Festa sarà dato spazio anche alla produzione d’uso delle aziende con l’esposizione allestita nei corridoi dello stesso Museo della ceramica.

Attingere l'acqua. Pozzi sacri e profani etruschi e medioevali

Montelupo ha ricostruito la sua storia milleneria grazie al contenuto di un pozzo, l'ormai famoso "pozzo dei lavatoi", ma si trattava del riuso di questa struttura dopo il suo abbandono come discarica, pronta ad ospitare le ceramiche non vendibili (perché rotte od imprefette) prodotte dalle fornaci locali.
I pozzi, però, rappresentano spesso anche una vera e propria miniera di oggetti legati al loro uso proprio, cioè alla funzione di fonti per l'approvvigionamento dell'acqua. 
Sappiamo infatti come gran parte delle case d'abitazione non possedesse sino alla fine de XIX secolo un pozzo proprio: molti abitanti delle città o delle "terre murate" erano così costretti  a recarsi ai pozzi pubblici, per attingere da questi l'acqua necessaria alla vita quotidiana, che trasportavano poi nelle loro abitazioni. Erano soprattutto le donne ad effettuare questa faticosa operazione, la quale  comportava talvolta la perdita di oggetti caduti nel pozzo; gli incidenti, poi, erano piuttsto frequenti: la fune poteva spezzarsi mentre si recuperava la secchia od il contenitore lanciato nell'acqua sottostante, mentre il peso dell'acqua contenuta poteva staccare la presa alla quale era assicurato. Col passare del tempo il fondo dei pozzi antichi veniva così a trasformarsi in un accumulo di manufatti legati al ciclo domestico dell'acqua,con stratificazioni che talvolta coprono l'arco di più secoli.
La mostra di Montelupo intende segnalare la ricchezza di questi contesti archeologici, mettendo in mostra i ritrovamenti effettuati in alcuni dei pozzi scavati dal Museo e dal Gruppo Archeologico: si tratta di contenitori per l'acqua in terracotta, ma anche di secchie e manufatti metallici (addirittura elmetti militari medievali riutilizzati) che ci riportano ad una pratica quotidiana ormai perduta. Una menzione a parte meritano i misteriosi manufatti etruschi della cisterna di Montereggi di Limite sull'Arno, con gli evidenti richiami a Dioniso, dio del vino e della vite, ma anche delle profonde acque dello stagno di Lerna, nell'Argolide, una delle porte dell'oltretomba.       

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SALA ESPOSITIVA - Via XX settembre, 34
La Fabbrichina, storia di uomini e saperi
La Donazione Ceramica Italica Ars.

La storia dell’Italica Ars, conosciuta a Lastra a Signa come la “Fabbrichina” si dipana fra gli eventi del secolo scorso, ne attraversa gli eventi drammatici e i momenti di massimo splendore, per arrivare a concludersi nel 2009 a causa della crisi economica.

L’Italica Ars nasce nei primi anni del Novecento in via Diaz a Lastra a Signa. Tutti in paese la chiamano la Fabbrichina. Nel 1926 appartiene a Tito Bellini che nel 1931 la cede a Giulio e Danilo Corsani che valorizzano ed esaltano la vena artistica e lo spirito di ricerca. È con loro che nel 1937 viene inventato il rosso corallo che caratterizza la produzione dell’azienda e nello stesso anno Stelio Corsani brevetta un Servito Futurista.

Sono gli anni della guerra e Corsani decide di ritirarsi, ma ha a cuore la sorte dei suoi dipendenti e propone loro di riunirsi in cooperativa e rilevare l’azienda. È quello che succede e nel 1948 alla fine del conflitto bellico la cooperativa diventa Italica Ars srl.

La direzione fino al 1962 è affidata a Turiddu Mori. Sono gli anni della sperimentazione sul colore e sulle forme: con l’aggiunta di ossido di manganese l’intensità del rosso viene accentuata, ottenendo grazie alla lavorazione con l’aerografo il caratteristico effetto tipo martellatura e granito.

I manufatti dell’Italica Ars vengono esportati in tutto il mondo e nei periodi di massimo splendore gli addetti sono oltre 120, mentre nel nuovo millennio i dipendenti sono ridotti a 50 e nel 2009 l’azienda a causa della crisi economica e del mancato ricambio di manodopera è costretta a mettersi in liquidazione.

Molti pezze realizzati nella “Fabbrichina” vengono donati al Museo della Ceramica e sono esposti a Montelupo per la prima volta in occasione della XIX edizione della Festa della Ceramica.

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Palazzo Podestarile - Via Baccio da Montelupo, 45
La ceramica per i 150 anni dell’Unita’ d’Italia

Una delle ricchezze dell’Italia è la varietà di tradizioni culturali ed artistiche che si possono trovare lungo la Penisola. Tradizioni che spesso si concretizzano in forme d’arte, fra queste anche la lavorazione della ceramica. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Città della Ceramica, ripercorre l’Italia e la sua storia attraverso i manufatti realizzati nelle città aderenti all’Associazione Città della Ceramica, da Castellamonte in Piemonte a Bugio in Sicilia.
Le opere in mostra saranno oggetto di asta benefica a favore della FONDAZIONE ANNA MEYER di Firenze.

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Artisti di Montelupo. Nuove acquisizioni

La mostra è allestita al piano terreno del Museo Contemporaneo (già Museo Archeologico e della Ceramica) e presenta al pubblico le opere di alcuni artisti-ceramisti di Montelupo: si tratta di opere di Aldo Londi, Sergio Pucci, Silvano Dolfi e Bruno Cini, già donate all’Amministrazione Comunale, ma ancora non presentate adeguatamente al pubblico. In tal modo andrà a completarsi – anche con pannelli biografici – la sezione artistica del Museo.
Nella sala del piano terreno sarà anche esposto il grande pannello di Farulli che costituiva l’insegna della manifattura Mancioli: distaccata ed oggetto di un laborioso restauro, l’opera è come risorta a nuova vita ed è praticamente inedita, essendo stata esposta soltanto nelle mostra che Forte dei Marmi ha riservato a Mancioli nell’anno passato.
Nella parte della sala iniziale del percorso contemporaneo che guarda su via Sinibaldi sarà esposta anche un’opera fondamentale di Nanni Valentini, anch’essa donata al Museo Contemporaneo di Montelupo dall’Archivio Valentini e una delle sculture di Alessio Tasca della serie “Rovine”.
Assieme alle ceramiche, saranno presentati al pubblico i cataloghi sin qui realizzati su tutti gli artisti qui rappresentati e, più in generale, le opere a stampa dedicate all’arte ed alle attività contemporanee.

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Cappella della Misericordia
Lo scrigno di Mnemosine" i volti dell’archetipo nell’opera di Italo Di Lorenzo

Vi è forse al di là dei colli e del mare un luogo impossibile in cui il cielo ha tutti colori dell’iride e le nuvole giocano coi sogni. In questa dimensione il vissuto reagisce con l’immaginazione e l’interiorità, s’accorda con l’anteriorità, su un piano dove non esiste più presente e passato e la vita e la morte, la speranza e il timore, il trascendente e l’immanente sono le tessere di un puzzle chiamato uomo.
Italo Di Lorenzo conosce questo recesso arcano dal quale trae ispirazione per la sua arte che modella l’archetipo strappandolo alla materia, come se la creta fosse il fango edenico dell’Adam Kadmòn. E’ così che l’idea diventa forma e la forma si fa simbolo, icona, totem riuscendo a palesare l’inesprimibile mistero dell’esistenza sospesa fra il panico dell’abisso e un’attesa di luce.
Luigi Pruneti

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Prioria di San Lorenzo
Marcantonio Bibbiani. Antologica

Marcantonio Bibbiani da tempo ha trovato nelle sculture in ceramica il suo mondo poetico.
Fino ad oggi ha affrontato tre cicli di notevole impegno tecnico e culturale.
I tre titoli: Racconto di sculture, Scatole magiche, Crocifissioni
Sono tre cicli di impostazione diversa, ma accomunati da uno stesso fil rouge: una precisione e un rispetto per la materia implacabili.
I volumi dell’artista sono plasmati come se la creta fosse rimasta morbida e le sue opere mantengono il tepore e la malleabilità della materia prima, grazie alla totale padronanza del processo produttivo che l’artista riesce a piegare alla sua imprevedibile e incontrastata immaginazione.
In ognuno dei tre cicli si coglie una personalità estremamente delicata e sensibile, in bilico tra fierezza e fragilità.
Questa mostra si propone, per la prima volta, di mettere in risalto i caratteri distintivi e le analogie dei diversi momenti attraverso cui l’artista fino ad oggi è passato.
In questo sta la novità e l’originalità dell’iniziativa.
La mostra è curata da Ilario Luperini.

Comune di Montelupo Fiorentino
Ufficio Stampa
Dott.ssa Silvia Lami
tel. 0571917524 - 3493971786
fax.0571542481
ufficiostampa@comune.montelupo-fiorentino.fi.it

Inaugurazione 18 Giugno 2011

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