'L'artista 'imprime sulla tela il ritmo convulso del corpo in movimento, intento a prevalere nella lotta agonistica come se dovesse sopravvivere in un contesto di guerra, o attaccare la preda a sorpresa, d'un balzo'. (R. Pesce)
Agile e graffiante come belva di bosco, per la rapidità del segno, bruscamente interrotto in tensioni e sforzi, e frizzante come l’aria di montagna, per quel colore, brillante, vivido e impetuoso, in cui si sfrangia, sincopato, il suo tracciato pittorico, Fabrizio Molinario imprime sulla tela il ritmo convulso del corpo in movimento, intento a prevalere nella lotta agonistica come se dovesse sopravvivere in un contesto di guerra, o attaccare la preda a sorpresa, d’un balzo.
Nei “giochi di montagna” chi sceglie la gara s’ “impasta” nell’erba, s’inerpica sulla roccia, scivola sulla neve, si libra nel vuoto roteando come un petalo…Sembra penetrare nella terra e nell’aria, nell’acqua e nel ghiaccio, e unirsi alla materia nel respiro del mondo.
Nel vento che scuote le cime e nel battito accelerato del cuore riecheggia, vitale, la voce del tempo: rimbalza come un’eco che irride giocosa la montagna maestosa, silente simbolo d’ Assoluto e d’Eterno.
Rossella Pesce
Ufficio Stampa/ Press Office
Mauro Defrancesco
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Inaugurazione ufficiale sabato 2 luglio 2011, ore 18
Ufofabrik - Galleria d'Arte Contemporanea
strada del Marchio', 6 - Moena (TN)
Orario 10-12 - 16-22
Ingresso libero