Memorie di un naturalista romantico. Nella pittura di Valdati la suggestione si fa sistema, mentre la scientificita' naturalistica diventa emozione condivisa e aggetta dal taccuino come una struttura di segni parlanti.
La prima ragione di poesia per Wordsworth è quella celebre delle
emozioni ricordate in tranquillità (« emotions recollected in
tranquillity »): emozioni cercate, desiderate per necessità intima. Le
sensazioni sono recepite tramite un'avventura dello spirito, ossia il
contatto non mediato e impari e impetuoso con la natura e i suoi
elementi, infine le emozioni raccolte sono dispiegate in ideale
solitudine, dipanate con passione, decifrate e messe in ordine, almeno
tanto quanto sia possibile a un animo romantico.
La creazione è in due movimenti: il primo è l'esporsi all'attacco,
alla forza della natura e delle sue misteriose simmetrie, il secondo è
il ritrarsi coerente; c'è il passaggio della soglia e c'è la volontà
di ricordarlo, traducendolo in unità di senso amiche, rassicuranti.
Uno: ricerca del sublime; due: protezione dal sublime. Il secondo
movimento è il tentativo di riportare quelle stesse emozioni a noi, al
di qua dell'ineffabile, al riparo dall'esperienza liminale.
In una insolitamente matura congiunzione di esperienze, la poetica di
Jairo Valdati armonizza questo tipo di idealismo con la sua storica
opposizione naturalistica. Fondendo gli opposti, la suggestiva
instabilità romantica trova infine compimento in un terzo movimento:
quello dell'osservazione partecipante, grazie alla quale la
suggestione si fa sistema mentre la scientificità naturalistica
diventa emozione condivisa e aggetta dal taccuino come una struttura
di segni parlanti. Che raccontano essenzialità ed emozione, ossia
tutto ciò che è vita e solo ciò che è vita e nient'altro. Proprio la
ragione che spinse Thoreau ad andare nei boschi (per vivere in
saggezza e profondità, per sbaragliare tutto ciò che non era vita) è
la stessa ragione che ci trattiene a pensare nei giardini di Jairo
Valdati.
Inaugurazione: venerdì 13 gennaio 2011 ore 18
UFOFABRIK Contemporary Art Gallery
Strada del Marchiò,6 – Moena
Orari: martedì a domenica ore 10-12 e 16-20
Ingresso libero