Ufficio Stampa e Studio di Liselotte Hosh
In questa mostra, che presenta soprattutto nuove creazioni, Liselotte Hohs ha voluto mostrare la sua corrispondenza intima con il mondo animale nello stesso materiale di cui sono fatte le sue opere: tappeti di lana di pecora annodati da artigiani tibetani in esilio in India, anch'essi partecipi di una visione del mondo non antropocentrica e rispettosa di ogni essere vivente.
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La mostra è inserita come evento d'eccellenza nel programma delle Giornate Europee del
Patrimonio 2011 (24 e 25 settembre 2011).
Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (ingresso dal Museo Correr)
Dal 1° al 30 settembre 2011 la Biblioteca Nazionale Marciana organizza nelle sue Sale
Monumentali una mostra personale dell'artista Liselotte Höhs intitolata “animal magnetism”.
Liselotte Höhs, viennese d'origine ma veneziana di elezione, che vive e lavora in simbiosi con la
città anfibia, presenterà le sue nuove creazioni, textile mosaics.
Perchè il titolo "magnetismo animale"?
"Queste opere hanno una fantasia e un umorismo particolare che fa proprio parte del suo modo di
guardare il mondo"
Barbara Rose, critica d'arte
Quando Liselotte Höhs arrivò diciottenne a Venezia fu amore a prima vista per la città.
Un'attrazione fatale, "magnetismo animale" avrebbe detto ai primi dell' '800 il medico viennese
Mesmer amico di Mozart e fautore di questo misterioso fluido energetico che avvolge l'intero
cosmo e i suoi esseri viventi. Come Mesmer, Liselotte Höhs è convinta che vi siano forze, energie
aldilà di quelle concepite dalle scienze positive, che vi siano corrispondenze segrete tra l'uomo e le
altre forme di vita. Per lei non è dunque un caso che, nata nel segno zodiacale dei pesci, si sia
innamorata di Venezia, la città cresciuta spontaneamente ittiforme. Un amore innato tra lei e
Venezia che sente comune a tutti gli animali di cui lei popolerà costantemente le sue creazioni.
L'idea del magnetismo animale rimanda a una visione non antropocentrica della realtà in cui si vede
negli animali anziché degli inferiori, dei modelli esemplari. Per cui si dice, "coraggioso come un
leone", "mansueto come un bue", dalla "vista come un'aquila", ecc..
In questa importante mostra, che presenta soprattutto nuove creazioni, Liselotte Höhs ha voluto
mostrare la sua corrispondenza intima con il mondo animale nello stesso materiale di cui sono fatte
le sue opere: tappeti di lana di pecora annodati da artigiani tibetani in esilio in India, anch'essi
partecipi di una simile visione del mondo non antropocentrica e rispettosa di ogni essere vivente.
Le opere di Liselotte Höhs sono così moderne e antichissime allo stesso tempo, si ispirano infatti,
come il vello di pecora su cui si posano i dervisci dopo aver danzato, alla religione primordiale,
substrato di ogni spiritualità, l'universale religione sciamanica.
Biografia: Viennese di nascita, veneziana per scelta, Liselotte Höhs ha viaggiato per il mondo,
raccogliendo idee, tecniche e materiali da utilizzare nella sua arte che per varietà di fonti e
riferimenti non può essere caratterizzata in termini di mezzi espressivi specifici o di scuola.
Studia all'Akademie für angevandte Kunst di Vienna, poi a Bruxelles e termina i propri studi a
Venezia, dove si laurea all'Accademia di Belle Arti con il maestro Guido Cadorin, altro grande
artista poliedrico e sfaccettato come lei.
Frequenta l’intelligentia intorno al mecenatismo di Peggy Guggenheim, dei galleristi importanti, di
poeti e scrittori come Ezra Pound, Indro Montanelli, Dino Buzzati, Philip Roth, Pier Maria
Pasinetti, Goffredo Parise, Pier Paolo Pasolini, Alain Ginzburg, Gregory Corso, dei maggiori pittori
e artisti in genere, come Karel Appel, Giorgio De Chirico, Ives Klein, Tancredi ecc.
Ha uno stile inconfondibile, usa colori puri, ama raffigurare paesaggi, angoli segreti e poco turistici
di Venezia, e animali. Dal 1958 presenta una cinquantina di mostre personali in Italia, in Europa e
in America.
Nasce pittrice, poi si cimenta anche nelle arti applicate, che l’affascinano, e dipinge su vetro, su
ceramica, arrivando ai tessili forse proprio grazie a Mariano Fortuny, come lei artista eclettico,
scenografo, fotografo e stilista oltre che pittore e scultore, di cui lei diventa la prima e più
importante collezionista.
Nel 1976, durante un lungo viaggio in Africa centrale scopre le spettacolari bandiere del Ghana e
del Benin, che con le loro storie la folgorano al punto tale da iniziare a fare “textile pantings”.
Nel 2001 al Museo del tessuto e del costume di Palazzo Mocenigo, presenta con grande successo
una spettacolare personale di “arazzi”, realizzati ad applicazione come i patchwork, textile mosaics
per l'appunto. Raffigurano i padiglioni delle varie nazioni ai giardini della Biennale veneziana d’arte
internazionale palazzi veneziani, vedute reali o immaginarie, ogni specie di piante e animali.
Trova nuovi stimoli creativi nel 2005, quando, a seguito di viaggi in India, entra in contatto con una
piccola comunità di Tibetani che annodano tappeti. Inizia a progettare le sue nuove opere d'arte,
soffici tappeti di pura lana. Nel corso di sei anni riesce a produrre una quarantina di esemplari unici
che espone al pubblico per la prima volta in assoluto in occasione della mostra "animal magnetism"
alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
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From 1st to 30th September 2011, the Marciana National Library organizes in his Sale Monumentali
a solo exhibition of the artist Liselotte Höhs whose title is “animal magnetism”. Liselotte Höhs,
Viennese by birth but Venetian by vocation, whose life and work are deeply intertwined with this
amphibious city, will present her new creations, textile mosaics.
The exhibition is included in the European Heritage Days 2011 (September 24 and 25).
Why "animal magnetism"?
"These works have a special whimsy and humour that is very much part of her way of looking at the
world"
Barbara Rose, art historian
When, as an eighteen-year-old, Liselotte Höhs arrived in Venice, she fell in love with the city at first
sight. Mozart's friend the Viennese doctor Mesmer, writing in the early 19th century, would have
classified this fatal attraction as "animal magnetism", and explained it through the mysterious
energetic fluid which enshrouds the whole universe and its living beings. Like Mesmer, Liselotte
Höhs is convinced that there are forces, energies beyond those which are known to the exact
sciences, secret interactions occuring between humans and other beings. It's no coincidence that she
fell in love with Venice, the city which has spontaneously grown in the shape of a fish - she was
even born under the sign of Pisces. An innate love between Venice and her, the same affection that
she feels towards the animals who steadly fill up her creations. The concept of animal magnetism
refers to a non-anthropocentric world view, which considers animals not as subordinates but as
models. This is the reason we use to say "brave like a lion", "tame like a dog", "eyes like a hawk",
etc..
In this major exhibition, including mostly new works, Liselotte Höhs shows her inner empathy with
the animal world by using natural materials for her works of art: sheep wool carpets knotted by
Tibetan craftsmen in India, escaped from persecutions, who share the same world view of Liselotte,
a non-anthropocentric view respectful towards any kind of living beings.
Liselotte's works of art are simultaneously modern and antique. They draw inspiration - like the
sheep's fleeces upon which the Dervishes use to lay after having danced - from the primeval
religion, ground layer of any spirituality, the universal shamanic religion.
Biography: Austrian by birth, Venetian by choice, Liselotte Höhs has travelled around the world
gathering ideas, techniques and materials to use in her art, which due to the variety of sources and
references cannot be characterized in terms of media and school. She studies in Vienna at the
Akademie für angevandte Kunst, then in Bruxelles and she finishes her studies in Venice, where she
graduates at the Accademia delle Belle Arti with the collaboration of master Guido Cadorin, who is
an aclectic artist like her.
She moves in fashionable circles such as Peggy Guggenheim's patronage, important gallery
managers, famous poets and writers like Ezra Pound, Indro Montanelli, Dino Buzzati, Philip Roth,
Pier Maria Pasinetti, Goffredo Parise, Pier Paolo Pasolini, Alain Ginzburg, Gregory Corso, major
painters and artists in general like Karel Appel, Giorgio De Chirico, Ives Klein, Tancredi, etc..
She owns an unmistakable style, she uses pure colours, she loves painting landscapes, secret spots
of Venice out of the touristic ways, and animals. Since 1958 she has been doing about fifty solo art
exhibitions in Italy, Europe and the USA.
She begins as a painter but she takes also a stab at the applied arts. She starts painting on glas and
pottery till coming to textiles probably thanks to Fortuny – she is her first and most important
collector - an eclectic artist like her, who is not only a painter and a sculptor but also a set designer,
a photographer and a stylist. During her long travel through Central Africa (1976) she saw the
Ghana's and Benin's flag which impressed her so much that she began doing “textile paintings”.
2001 in the Museum of textiles and costumes, Palazzo Mocenigo, she presents with great success a
spectacular individual show of “arazzi”, created with trimmings, like patchworks – that is to say
“textile mosaics” - depicting the various national pavillons at the Bienalle of international art in
Venice, Venetian palaces, real or fantastic views and every kind of plants and animals.
After her travels in India (2005) she finds new creative inspirations. She meets a little community of
Tibetan people who knot carpets.
Liselotte Höhs begins to project her new works of art: soft pure woolen carpets.
After six years she achieves in producing about forty unique works of art, which she shows for the
very first time in the exhibition “animal magnetism” at the Sale Monumentali of the Marciana
National Library in Venice.
Per ulteriori informazioni:
Biblioteca Nazionale Marciana
Ufficio Stampa
Annalisa Bruni
tel. 0039 041.2407238
email: bruni@marciana.venezia.sbn.it
Anteprima per la stampa: giovedì 1 settembre 2011, ore 11.30, Antisala della Libreria Sansoviniana
(entrata Piazzetta San Marco 13/a).
Inaugurazione: giovedì 1 settembre 2011, ore 17.00 (entrata Piazzetta San Marco 13/a).
Biblioteca Nazionale Marciana - Sale Monumentali
piazzetta San Marco, 13/a - Venezia
L'ingresso al pubblico durante tutto il periodo della mostra, avverrà dal Museo Correr.
Orario apertura: 10.00 – 19.00 (tutti i giorni, la biglietteria chiude un’ora prima).