Palazzo Zenobio
Venezia
Fondamenta del Soccorso, Dorsoduro 2596
041 5228770 FAX 041 5223434
WEB
13 mostre a Palazzo Zenobio
dal 7/9/2011 al 26/11/2011
dalle 10 alle 18, chiuso lunedi

Segnalato da

Svetlana Ostapovici




 
calendario eventi  :: 




7/9/2011

13 mostre a Palazzo Zenobio

Palazzo Zenobio, Venezia

Nell'onda di una nuova gestione artistica e della nuova stagione espositiva un open day per presentare 13 mostre. Si segnala in particolare ''R.E.D.'' di Ewa Bathelier e Denise Focil e ''Soggetti e Oggetti. Il dolore dell'Umano. Catarsi oltre il visivo'', una mostra con tre artisti (Marco Agostinelli, Svetlana Ostapovici e Gianni Politi), giunta alla sua fase finale, attorno ai temi del dolore e della sofferenza, indagati nella componente iconografica della visione contemporanea.


comunicato stampa

Il giorno 8 settembre dalle ore 12 (presentazione al pubblico) e fino alle ore 23 a Palazzo Zenobio inaugurano contemporaneamente 13 nuove mostre, nell'onda di una nuova gestione artistica che porterà nelle sede espositiva di dorsoduro numerose mostre e molte altre esperienze culturali lungo l'intero corso dell'anno che volge al termine e poi per tutto il 2012.

Alla presentazione interverranno i critici d’arte Saverio Simi de Burgis e Roberta Semeraro.

Gli artisti invitati: Mauro Staccioli, Beverly Pepper, Hidetoshi Nagasawa, Federica Marangoni, Gianni Politi, Marco Agostinelli, Svetlana Ostapovici, Oscar Turco, John Pepper, Marino Ficola, Tommaso Tastini, Carlo Fatigoni, Lello Lopez, Ewa Bathalier, Gino Blanc, Carolina Raquel Antich, Serena Nono, Daniele Bianchi, Antonello Matarazzo, Bruto Pomodoro, Lorenzo Cardi, MonsieurMadame Di Chiappari, Oscar Alessi, Solidea Ruggiero, MariaGrazia Galatà, Pinina Podestà, Roland Quelven. Inoltre artisti russi di San Pietroburgo e gli artisti di Kaarisilta in Finlandia. Padiglione della Biennale dell’Armenia e dell’Islanda.

>Venezia/L’Aquila, un ponte culturale di Solidarietà Nove Artisti per la Ricostruzione-Beverly Pepper, Hidetoshi Nagasawa, Mauro Staccioli a cura di/curator Roberta Semeraro dall’8 settembre al 10 marzo 2012

>PAIN...THING (vol.II°) 54a Biennale di Venezia Padiglione Italia Evento Speciale/Subjects and Objects/The Pain of the Uman/Catharsis Beyond the Vision Marco Agostinelli Svetlana Ostapovici Gianni Politi a cura di/curator Gianluca Marziani dal 3 giugno al 27 novembre 2011

>Ewa Bathalier Vestito Nudo/Naked Dress a cura di/curator Veronica Veronesi dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>Oscar Turco Il cielo e la terra sono disumani a cura di/curator Roberta Semeraro dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>Bruto Pomodoro Bioformismi Plastici a cura di/curator Roberta Semeraro dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>Monsieurmadame Di Chiappari O my god(s)/(Come Dei) a cura di /curators Véronique Richard dall’8 settembre al 30 ottobre 2011

>Burning in Venice / ICE last party Tommaso Tastini, Marino Ficola, Carlo Fatigoni a cura di /curator Roberta Semeraro dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>The Tree of Tradition Artists from St.Petersburg, Russia from the collection of the Central exhibition hall “Manege” Curator of the exhibition – Marina Jigarkhanyan, head of the department of Contemporary Art, art historian. L’Albero delle tradizioni artisti di San Pietroburgo dalla Collezione del “Manege” a cura di Marina Jigarkhanyan dall’8 settembre al 30 ottobre 2011

>John Pepper Sans Papier a cura di/curator Roberta Semeraro dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>Fresh Eyes Kaarisilta RY Stefan Ahlsrtom, Saija Seppiala, Raija Raitio, Paul Gustafsson a cura di/curator Killikki Haavisto dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>Sculture nel parco I Renato Meneghetti paralleli vertebrali; Justin Peyser ARM, DOGE, BISHOP a cura di Roberta Semeraro dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>Sculture nel parco II Federica Marangoni a cura di/curator Roberta Semeraro dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>Hayastan-Veraznunt Lello Lopez, Antonello Matarazzo a cura di /curators Ignazio Maria Colonna e Chiara Pirozzi event management Maria Ines Abramian - Antonio Perna dall’8 settembre al 15 ottobre 2011

>Lorenzo Cardi Sessantasei fogli per tre composizioni a cura di /curator Roberta Semeraro dall’8 settembre al 27 novembre 2011

>venezia.ricerca@palazzozenobio.it venezia/contemporaneo primo percorso con Carolina Raquel Antich, Gino Blanc, Daniele Bianchi e Serena Nono a cura di/curator Saverio Simi de Burgis

>Oscar Alessi Un Antropologo su Marte a cura di/curator Roberta Semeraro dall’8 settembre al 27 novembre 2011

PERFORMANCE E VIDEO ART
>Idea Solida di Solidea Ruggiero, concerto in parola, musiche di Lucio Lambertelli e Paolo Erica, videoinstallazione di Massimil- iano Bertolini e Massimo Barberio in collaborazione con Palazzo Zenobio per l’Arte 8 settembre 2011

>Maria Grazia Galatà L'arte in movimento Il Giabbodonte video in collaborazione con Roland Quelven voce e testo di Maria Grazia Galatà 8 settembre 2011

>Pinina Podestà Guillaume Apollinaire video in collaborazione con Maria Grazia Galatà 8 settembre 2011

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Ewa Bathelier e Denise Focil
R.E.D.

L'intenso e spesso faticoso cammino di crescita della donna, espresso attraverso il colore rosso e l'oggetto che piu' la rappresenta: il vestito. Un vestito portatore di simboli, delicatamente femminile, sinonimo di mille stati d'animo: frivolezza, sensualita', protezione, oppressione, liberazione... Questo il significato della speciale collaborazione nata tra la pittrice franco-polacca Ewa Bathelier, e la stilista americana Denise Focil, concretizzatasi nell'installazione R.E.D., inclusa nella mostra personale della Bathelier "Vestito nudo", curata da Veronica Veronese. In R.E.D., con la direzione artistica di Marco Agostinelli, arte e moda si incontrano in un progetto unico: 7 vestiti, disegnati da Focil e dipinti da Bathelier, che scandiscono il doloroso percorso di presa d'identita' della donna. L'artista e la stilista esplorano la presenza del dolore nella vita di ogni donna, il conflitto interiore tra se stessa e la realta' e l'improvvisa realizzazione che solo questo cammino di sofferenza e' in grado di liberarla. Inaugurazione 8 settembre ore 12, open day fino alle 23 con eventi vari e concerto finale.

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Pain...Thing Volume 2

Un progetto a cura di Gianluca Marziani

Con: Marco Agostinelli Svetlana Ostapovici Gianni Politi

Una mostra con tre artisti attorno ai temi del dolore e della sofferenza, indagati nella componente iconografica della visione contemporanea che non si arrende e palpita. Artisti tra loro diversi con una comune sensibilità per la costruzione dell’immagine densa, stratificata nello status aperto che la contraddistingue per radici e metodi. Assieme viaggiano trasversalmente nel dolore dell’umanità e dei suoi manufatti, tra le piccole e grandi sofferenze che affliggono il mondo reale, le storie personali, i feticci e gli oggetti di una complessa umanità in azione.

Marco Agostinelli e l’immagine elettronica: con le sue trasformazioni solide. Svetlana Ostapovici e l’immagine fotografica: con le sue trasformazioni solide. Gianni Politi e l’immagine pittorica: con le sue trasformazioni solide. Metabolizzare il dolore privato, la sofferenza del corpo, le pressioni emotive e psicanalitiche… dialogare profondamente con la zona di guerra interiore, con il teatro vivente della battaglia eccezionale… costruire racconti visuali attraverso l’esperienza autografa che trasforma l’evento in avvenimento universale, oggetto di condivisioni silenziose che solo l’arte visiva rinnova in forma di archetipo.

Partire da un codice linguistico per trasformarlo in un linguaggio meticcio. Disegnare parabole iconografiche che trasformano il linguaggio in una lingua. Costruire visioni che appaiono senza dissolversi, diventando solco profondo. Frammenti di nature scivolano sui nostri occhi, simili ad un bisturi dentro il ghiaccio: la ferita esiste ma non scorre sangue, diventiamo gli spettatori muti di un dolore ipnotizzato oltre lo spazio del contingente…

Marco Agostinelli lavora chirurgicamente su immagini elettroniche. Ridefinisce il codice epidermico del frammento, dando alla singola inquadratura una formulazione ibrida che asciuga il valore tecnologico entro parametri ascetici ma elettrici, mai statici per approccio e addizione. Amigdala oltre la norma quotidiana. Sistema nervoso in allarme rosso. Sinapsi in stallo. Arterie e vene con carichi straordinari di lavoro circolatorio. Sistema immunitario in deficit. Svetlana Ostapovici lavora sul dialogo/contrasto tra natura e cultura. Indaga le zone liminali in cui la materia solida (vita, consumo, rifiuto, riciclo) incontra la materia liquida (pensiero, idee, azioni morali) e inventa visioni senza dogma. Le sue fotografie abilitano la tridimensionalità al peso specifico del simbolo. La visione come fuoriuscita dal normale. La visione come patologia necessaria. La visione come sfida e nascita.

Gianni Politi lavora sul filo sospeso del pericolo dietro le forme reali. Volti, corpi, oggetti e nature pulsano negli spazi che l’artista reinventa con spostamenti domati. I codici formali incarnano l’allarme vivo, la virulenza sottotraccia, la paura dietro una ferita aperta. Il pathos alimenta lo sguardo sul reale. Immagini con l’impatto atomico di un’amigdala indomita. Immagini senza stallo. Immagini che circolano, sangue vivo e denso. Immagini in una feroce lotta batterica. Sofferenza… in attesa di infinitesimali attimi di gioia percepibile… Gioia… mentre la sofferenza si placa e ci rende partecipi della sua pace… Non esiste epilogo nell’opera d’arte ma solo passaggio in avanti, sguardo dentro la ferita, scandaglio nel profondo del rimosso. L’arte visiva si conferma una ferita nell’occhio andaluso, un taglio doloroso che pulsa di continuo. Le immagini come attimi intensi che vivono la natura doppia del cemento: prima morbido e malleabile, poi solido e resistente ma elastico nella sua natura interiore.

Attimi: lunghissimi, profondi, come sottili visioni che raggiungono vertici e fondali.

Inaugurazione : 8 settembre 2011 ore 18

Presentazione delle 13 mostre 8 settembre dalle 12 alle 23

Palazzo Zenobio degli Armeni
Fondamenta del Soccorso – Dorsoduro 2596 - Venezia
Orario : 10-18 chiuso il lunedì
Ingresso libero

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Sergei Nazarov
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