Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Roma
lungotevere Castello, 50
06 6819111 FAX
WEB
Icone russe
dal 25/9/2011 al 11/2/2012
mart-dom 9-19

Segnalato da

Maria Letizia Cassata




 
calendario eventi  :: 




25/9/2011

Icone russe

Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, Roma

Una rassegna che testimonia la pregiata e raffinata produzione di icone russe che va dalla fine del XV secolo all'inizio del XX secolo a cura di Nikolaj Zadorozhnyj, Irina Salina e Giorgio Leone. A testimonianza dello scambio culturale tra Italia e Russia, l'esposizione intende ricucire il significato delle presenze di icone nel territorio romano e laziale.


comunicato stampa

a cura di Nikolaj Zadorozhnyj, Irina Salina e Giorgio Leone

La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, diretta da Rossella Vodret, e Il Cigno GG Edizioni, casa editrice diretta da Lorenzo Zichichi e Norberto G. Kuri, presentano la mostra Icone Russe (XV-XX secolo)

La mostra che verrà inaugurata da S. E. Rev.ma il Cardinale Raffaele Farina, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa e Francesco Maria Giro, Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è curata da Nikolaj Zadorozhnyj, Direttore del Museo delle Icone Russe di Mosca, da Irina Šalina vice Direttore scientifico del Museo delle Icone Russe e Giorgio Leone, Storico dell’arte della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma. L’esposizione, rientra nel contesto delle manifestazioni dell’anno della Cultura e della Lingua Russa in Italia e della Cultura e della Lingua Italiana in Russia.
All’interno delle Sale di Castel Sant’Angelo sede del Museo Nazionale diretto da Maria Grazia Bernardini dal 27 settembre al 12 febbraio, saranno visibili quaranta icone provenienti dal Museo delle Icone Russe di Mosca.

Museo inaugurato quest’anno e che già rappresenta in Russia un’eccezionale realtà storico-artistica che si affianca alle più antiche, note e prestigiose istituzioni del Paese dedicate alle icone, rappresentandone con la sua notevolissima quantità di opere, che coprono tutta l’evoluzione della particolare produzione pittorica nelle diverse “Scuole” che la caratterizzano, il tessuto connettivo di comprensione e di inserimento nella realtà storica della Russia medioevale e moderna.

A Roma, per la prima volta in esposizione, una preziosa rassegna che testimonia la pregiata e raffinata produzione di icone russe che va dalla fine del XV secolo all’inizio del XX secolo.

Di particolare interesse, come segnalano i curatori, alcune delle più antiche della collezione del Museo. La prima è sicuramente l’icona della Madre di Dio Odigitria della fine del XV secolo di produzione della “Scuola” di Novgorod. Suo particolare segno distintivo è il disegno delle pieghe del manto della Vergine che lasciano scoperto sul petto un triangolo dell’azzurro della veste, insieme agli ampi risvolti colorati del rovescio. Tutte le icone raffiguranti la Madre di Dio Odigitria (Georgiana) sono di grandi dimensioni: si tratta di grandi icone riservate alle chiese e destinate a figurare nel primo ordine dell’iconostasi, a sinistra delle Porte Regali.

Segue l’eccezionale gruppo di sei tavole che corrispondo a un intero Secondo Ordine dell’Iconostasi – o Deesis – assegnabile ad anni compresi tra la fine del secolo XV e l’inizio del secolo XVI, prodotto a Rostov. É caratterizzato da morbide sagome delle figure, dai colori sottili e trasparenti costruiti nella tipica tradizione pittorica locale, in cui i marroni e i gialli si fondono ai rossi, sottolineati da sfumature di blu lapislazzulo. La morbida resa dei visi, inoltre, testimonia l'antichità dell'esecuzione e il suo inserimento in una delle maggiori tendenze stilistiche dell'iconografia della scuola di Rostov tra XV e XVI secolo.

Interessante, inoltre, la Madre di Dio Umiljenije – o Madonna della Tenerezza – nella variante detta di Koursun la cui espressione artistica, databile ai primi decenni del secolo XVI, raffigura i soli volti in un materno abbraccio, tenero e affettuoso. Molte le tavole del Cinquecento e del Seicento - tra cui un espressivo Mandilyon (Cristo Salvatore acheropita) – e gradevoli quelle assegnabili al Settecento e all’Ottocento, in cui emergono particolari di ambientazione che rendono giustizia a una produzione troppo spesso relegata al solo ambito della devozione e dell’artigianato.

A testimonianza dello scambio culturale tra Italia e Russia, di cui questa mostra rappresenta un evento importante, l’esposizione tende a ricucire il significato delle presenze delle icone russe nel territorio romano e laziale, curato in particolare da Giorgio Leone, accorciando le distanze e cercando a legare tali presenze con il territorio. Un tentativo che rende l’esposizione unica nel suo genere.

Il Cigno GG Edizioni
P.zza San Salvatore in Lauro, 15 00186 Roma
Tel +39 066892109 Fax +39 066892109 info@ilcigno.org - redazione@ilcigno.org

Ufficio Stampa

MLC Comunicazione
Maria Letizia Cassata Tel/Fax 06 97614423 Mob.+39 3389701502 mlc.comunicazione@gmail.com

Ufficio Stampa Soprintendenza Speciale PSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Anna Valerio con la collaborazione di Alessandro Gaetani
sspsae-rm.uffstampa@beniculturali.it

INAUGURAZIONE Lunedì 26 Settembre ore 19,00
ANTEPRIMA STAMPA ore 18,00

Castel Sant'Angelo
Lungotevere Castello, 50 00186 - Roma
Orari: martedì – domenica 9.00 – 19.00
Ingresso euro 8,50

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