Home is not a place e' frutto di una residenza d'artista nella citta' cinese di Guangzhou. Il risultato e' un reportage fotografico che sottolinea la continuita' tra tradizione e presente in Cina.
a cura di Lorenzo Castore
In collobrazione con Camera Oscura
Lorenzo Castore, fotografo abituato a girare il mondo muovendosi al di fuori dei tradizionali confini del foto-reportage, presenta il progetto di un suo coetaneo francese, Olivier Thebaud, impegnato in una ricerca altrettanto rigorosa.
L’ultimo progetto di Thebaud, che egli ha chiamato Discrete Histories, è frutto di una residenza d'artista -assieme alla moglie e al loro primo figlio, nella città cinese di Guangzhou, offertagli dal locale Museo di Arte Contemporanea, il Guangdong Museum of Art. Thebaud ha percorso in lungo e in largo, con occhi voraci questo ampio territorio metropolitano respirando libertà a pieni polmoni. In uno scenario tanto poco familiare e sfuggente quanto rappresentativo della nostra contemporaneità, Theabud ha potuto sperimentare cosa possa voler dire, per un fotografo, “essere a casa”: non certo catapultarsi in un Paese lontano per documentarne gli aspetti più immediatamente esotici; ma neppure necessariamente soffermarsi sui propri luoghi di origine.
Essere a casa è invece appunto la difficile, preziosa, condizione di una libertà assoluta dello sguardo e dell’esistenza, che il fotografo può esercitare come tale proprio in quanto è consapevole che si tratta non di un privilegio –più o meno occasionale, ma di un compito: stare in mezzo alla strada per il piacere di farlo, nell'attesa che succeda qualcosa, per restituire poi agli altri il valore di una simile esperienza di trepidante libertà della visione: quella del bambino che viene portato per la prima volta al circo.
"Sono stato invitato per una residenza d’artista dal Museo di Arte Guangdong di Guanghou, dove ho passato tre settimane. Avevo solo una regola di rispettare - quella di rimanere all’interno della città - e così ogni giorno facevo le stesse cose, ma secondo diverse prospettive. Raggiungevo la periferia della città in metro o in taxi e poi tornavo a piedi o in bus, percorrendo sempre la stessa via che passa per il centro. Il mio intento è stato quello di guardare oltre l’aspetto esteriore, di fare attenzione alla continuità che esiste in Cina; di trovare la tradizione poetica e la bellezza intrinseca e al contempo di sentire il presente della Cina." (Olivier Thebaud)
Olivier Thebaud è nato nel 1972 e vive a Parigi. Oltre che in Francia, ha esposto i suoi lavori in Gemania, Messico, Argentina, Italia, Polonia e Cina. Cofondatore di Tangophoto, collabora regolarmente con Cream Magazine e numerose altre riviste internazionali. Ha pubblicato due libri: État de siège (Actes Sud); Les Palestiniens. La photographie d’une terre et de son peuple de 1839 à nos jours (Hazan)
Inaugurazione 26 settembre ore 19-22
S.t. Foto Libreria Galleria
via degli Ombrellari, 25 - Roma
Orario: lunedi-sabato 10-20
Ingresso libero