In un palmo di mano. Gli scatti di Banfo, a meta' strada fra istantanea fotografica e still-life, mettono in evidenza la sua predilezione per la narrazione metaforica tentando di decifrare il linguaggio muto delle cose.
a cura di Gabriella Serusi
Si inaugura giovedì 22 settembre 2011 dalle ore 18 negli spazi della Marena Rooms Gallery, la mostra intitolata In un palmo di mano, una personale della fotografa e videoartista torinese Maura Banfo (1969), a cura di Gabriella Serusi.
Conosciuta soprattutto per le sue eccentriche e raffinate inquadrature di comuni oggetti della quotidianità o di elementi del paesaggio naturale, ottenute attraverso la tecnica fotografica del close-up, Maura Banfo si afferma come fotografa sulla vivace scena torinese della fine degli anni Novanta, insieme ad un gruppo di altrettanto giovani e talentuose artiste (Giulia Caira, Monica Carocci, Elisa Sighicelli, Laura Viale, Maria Bruni) che individuano nel linguaggio fotografico il mezzo ottimale per raccontare la realtà che le circonda.
Gli scatti di Banfo, a metà strada fra istantanea fotografica e still-life, realizzati non di rado su grande formato, mettono già da subito in evidenza la sua predilezione per la narrazione metaforica. A parlare nelle immagini non sono quasi mai le persone: gli oggetti, le cose, gli elementi naturali, con la loro muta arrendevolezza alla macchina fotografica, raccontano storie impregnate di vita e avvolte da un silenzio disseminato di tracce. Decifrare il linguaggio muto delle cose sembra essere il compito della fotografia per Maura Banfo.
Scrive la curatrice nel testo che accompagna la mostra: “Più passa il tempo e più Maura Banfo evolve in direzione di una fotografia emozionale. La spinta mimetica nei confronti della realtà - propria del linguaggio fotografico più radicale - ha definitivamente lasciato il posto all’istinto affabulatorio dell’arte in senso lato”.
In un palmo di mano è un progetto creato appositamente per la Marena Rooms Gallery e sviluppato a partire da una riflessione sulla rappresentazione della Natura morta. Il corpo principale della mostra si compone di quattordici immagini inedite di piccolo formato dominate da un fondo nero da cui emergono come fiotti luminosi fiori dai colori lisergici. Mantenendo intatta la valenza simbolica del soggetto (bellezza, potere, fragilità, caducità della vita), i fiori appaiono come architetture formali autonome e solitarie, elementi capaci di attivare per contrasto armoniosi dialoghi con lo spazio vuoto. La Fotografia intesa come “scrittura di luce” trova in queste composizioni il suo compimento perfetto e tuttavia i cromatismi accesi che distinguono ogni petalo simulano la magia della pennellata pittorica.
L’artista riflette sulle potenzialità del medium fotografico, sul linguaggio tout court. In discussione è la capacità di trasferire sull’immagine il condensato emotivo racchiuso nello sguardo lanciato sul mondo, di stabilizzare sulla carta fotografica il mistero evanescente della vita, di riportare alla luce l’aspetto sensoriale dei ricordi e dell’esperienza vissuta.
In mostra è esposto anche un gruppo di delicati e affascinanti disegni su carta carbone, un supporto leggero appena solcato da un tratto libero e spontaneo che riproduce quasi per automatismo alcune scene tratte dal mazzo dei tarocchi francesi. I temi dell’ineffabilità della vita, del mistero legato al linguaggio segreto dei corpi inanimati, del potere evocativo delle cose, ritornano anche qui, venati però di una malinconia connessa alla casualità dell’esistenza.
Se “la natura delle cose ama nascondersi” come ripete Maura Banfo citando il filosofo greco Eraclito, il compito dell’arte é allora quello di ricercarla nei dettagli e nelle pieghe della superficie infinita delle parti che la compongono. Questo sembrano raccontare le tre grandi macro visibili nell’ultima sala della galleria. In questi scatti, l’obiettivo della macchina sembra quasi voler attraversare la membrana superiore degli oggetti fotografati per coglierne l’essenza.
Immagine: Maura Banfo, EC10,lambda print, 60x60cm, ed di tre
Inaugurazione giovedì 22 settembre ore 18
Marena Rooms Gallery Contemporary Art
Via dei Mille, 38 Torino
Orari: dal giovedì al sabato 14:30 – 19:30
Ingresso libero