Nei lavori in mostra strati di pittura creano superfici vibranti sia per il cromatismo che per l'aspetto tattile, una ricerca di equilibrio tra la spontaneita' del gesto e il controllo del mezzo pittorico.
A cura di Andrea Lacarpia
Anche nella nuova stagione espositiva 2011-12 prosegue alle Officine dell’Immagine la serie di esposizioni personali di giovani artisti dalle tematiche differenti, ma legati da un filo conduttore che è il linguaggio sperimentale e la forte individualità. Lo spazio espositivo ospiterà dal 22 settembre al 16 ottobre 2011 le opere di Guido Paravicini (Morbegno, SO, 1976).
La mostra, curata da Andrea Lacarpia, raccoglie circa venti opere nelle quali abbondanti strati di pittura vanno a creare superfici vibranti sia per il cromatismo che per l’aspetto tattile. I dipinti sono stati eseguiti con differenti tecniche pittoriche, utilizzando smalti, vinilici e silicone. Le opere si possono suddividere in tre categorie: gli spatolati, nei quali il colore è steso ortogonalmente con la spatola, i melted, dove Paravicini ottiene dei particolari effetti materici unendo materiali differenti, e i planisferi, che si differenziano dal resto delle opere perché presentano al loro interno la riproduzione del planisfero terrestre, immagine figurativa fortemente comunicativa. In tutte le opere compaiono delle linee eseguite con il dripping rettilineo, speciale tecnica messa a punto dall’artista per ottenere delle linee perfettamente diritte mantenendo la spontaneità tipica del dripping. Ed è proprio questa ricerca di equi librio tra vivace spontaneità del gesto e controllo razionale del mezzo pittorico a contraddistinguere la ricerca di Paravicini: una pittura ottenuta con concentrazione e coraggio, come sta ad indicare la parola Slacklining, utilizzata come titolo della mostra, ripresa dall’esercizio del funambolo che cammina sulla corda tesa tra due punti di ancoraggio. Oltre ai dipinti su tela, sarà presentata un’installazione composta dal tavolo e dai materiali da lavoro utilizzati dall’artista negli ultimi anni, andando a ricreare in galleria la poesia dello spazio in cui l’artista produce le proprie opere.
Guido Paravicini è nato nel 1976 a Morbegno (SO), dove vive e lavora. Si è avvicinato al mondo dell’arte alla fine degli anni ’90, elaborando un proprio stile da autodidatta.
Immagine: Guido Paravicini, Melted Ground (2010) - Smalti, Silicone E Vinilico Su Tela - 100x100
Inaugurazione: giovedì 22 settembre 2011, dalle ore 18.30
Officine dell'Immagine
Via A. Vannucci 13, Milano
Orari: Dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30. Sabato dalle 11 alle 19. Mattina e festivi su appuntamento.
Ingresso libero