Rinascimento Contemporaneo
Genova
via Marsilio da Padova, 2 (Boccadasse)
010 3076789
WEB
Antonella Cinelli
dal 30/9/2011 al 4/11/2011

Segnalato da

Cosimo De Mercurio



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Antonella Cinelli



 
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30/9/2011

Antonella Cinelli

Rinascimento Contemporaneo, Genova

Dolls. In mostra opere in cui il modo tradizionale di intendere la pittura si integra a diverse forme d'installazione, caratterizzate dall'utilizzo di materiali poveri e industriali come fili di ferro e luci led.


comunicato stampa

L’universo femminile, da sempre ambito privilegiato nella ricerca artistica di Antonella Cinelli e punto di origine di numerosi suoi lavori, offre ancora una volta all’artista interessanti spunti nel processo d’indagine della donna contemporanea e della sua moderna rappresentazione.

La scelta di realizzare delle opere in cui il più tradizionale modo di intendere la pittura ben si integra alle nuove forme d’installazione dell’arte contemporanea, caratterizzate dall’utilizzo di materiali poveri e industriali, come fili di ferro e luci led, rispecchia la volontà dell’artista sia di raccontare le contraddizioni della donna d’oggi sia di crearne un’immagine veritiera. Si tratta di un lavoro completamente nuovo, giocato sui contrasti e opposizioni.

Il nuovo ciclo di opere Doll per questa personale genovese prende progressivamente forma dalla precedente serie Psyché, presentata a Bologna, e diventa per l’artista l’occasione per esplorare e mettere in luce aspetti e tematiche non ancora indagati del genere femminile; la dualità tra essere ed apparire, investigata dall’artista in questi lavori si lega al concetto di abito come strumento sociale nella comunicazione della propria personalità. L’abito assume così grandissima importanza, diventando l’elemento iconografico principale e massimo mezzo di caratterizzazione e affermazione dell’individualità femminile nella cultura dell’immagine nel mondo contemporaneo. L’idea di comporre scintillanti abitini metallici, diretta evoluzione della gabbia metallica nel ciclo Psyché, parte da un inconsueto concetto di abito che si carica di significati ambivalenti e contrastanti.

L’abito diventando una rigida e trasparente struttura in ferro viene privato delle sue funzioni pratiche di oggetto, realizzato per coprire il corpo e farlo muovere comodamente, e viene rivestito di nuovi significati, quasi fosse un’armatura nella quale la donna si sente costretta ma al contempo protetta. L’assenza del corpo sottostante l’insolita veste indica la scomparsa dell’identità della singola persona e la volontà di rappresentazione di un genere, quello della donna-bambola, quale creatura reale e artefatta. Il gioco che si viene a creare tra segno iper- realista e installazione luminosa è sorprendente, e la minuziosa cura con cui i dettagli del viso e del corpo vengono descritti si alterna ai riflessi scintillanti e metallici degli scamiciati. L’introduzione dell’elemento luminoso come simbolo dell’anima e del palpito vitale dona all’abito il potere di coprire o illuminare la personalità di chi lo indossa e di conferirne esso stesso l’identità. (Giulia Coraci)

Inaugurazione: Sabato 1 Ottobre alle ore 18.00

Rinascimento Contemporaneo
via Marsilio da Padova 2, Genova
Ingresso libero

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