L'opera Avalanche, composta di quattro video (Ducks and Women, Francophile, Lonely Planet e Chain Review), si presenta come un percorso fisico per il visitatore, che si trova ad orientarsi all'interno di una narrazione surreale.
Raffaella Cortese è lieta di presentare la prima personale in Italia di
Keren Cytter (Tel Aviv, 1977) artista video apprezzata da pubblico e critica
per il modo innovativo di raccontare relazioni interpersonali di carattere
conflittuale. Mettendo in crisi i convenzionali schemi del linguaggio
cinematografico e giocando con toni tragi-comici e molteplici piani
narrativi, l'artista spiazza e al contempo affascina lo spettatore
invitandolo a osservare una rappresentazione esistenzialista e onirica di
spaccati di vita quotidiana. Viene in mente il teatro dell'assurdo di
Ionesco, il naturalismo di Caravaggio, in bilico tra l'incanto
adolescenziale di Wes Anderson e la filmografia solenne ed esplicita di Gus
Van Sant. Oltre ad essere un artista video, Keren Cytter realizza disegni e
al suo attivo ha tre romanzi e due piece teatrali. In Italia ha partecipato
a Manifesta 7 nel 2008 e alla Biennale di Venezia nel 2009.
L'opera Avalanche è composta di quattro video Ducks and Women, Francophile,
Lonely Planet e Chain Review è si presenta come un percorso, fisico, per il
visitatore che si trova ad orientarsi all¹interno di una narrazione
surreale. Come in altri suoi lavori, l¹artista-regista oscilla in un mondo
fatto di letteratura e poesia, strumenti che l¹autrice usa per affrontare
situazioni ed eventi traumatici e l¹incalzante torcersi della psiche umana.
I video di cui si compone Avalanche sono ambientati tra Londra e Berlino,
utilizzando l¹Inglese, il Francese e il Tedesco come lingue correnti. La
trama delle diverse storie è legata da personaggi e oggetti ricorrenti, come
la ragazza che mangia la mela o la strobosfera tipica delle discoteche.
Konstrukion è nato dall¹esperienza di Keren Cytter alla Mai Thai University,
una ³innovativa scuola di poesia² con sede a Berlino, che rilascia attestati
ufficiali. Sullo sfondo di un bar di quart¹ordine i futuri poeti partecipano
a una maratona di poesia lunga 48 ore. I partecipanti vivono, per la durata
della maratona, in totale stile bohemien fatto di posie e bevute. La
sofisticata struttura narrativa con ritmo accattivante e sfaccettato
trasforma il testo poetico in conversazioni frammentate e a sua volta in
azioni di forte impatto emotivo.
Keren Cytter (b. 1977, Tel Aviv), è stata invitata a presentare i suoi video
in numerose mostre collettive e personali in importanti spazi e istituzioni
pubbliche in Europa e Negli Stati Uniti tra cui Le Plateau, Parigi;
Kunsthaus Baselland, Basilea; X Initiative, New York ; CCA Center for
Contemporary Art, Kitakyushu; Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna;
Moderna Museet, Stoccolma; KW Institute for Contemporary Art, Berlino; New
Museum, New York and Hammer Museum, Los Angeles. Nel 2006 ha vinto il premio
the Baloise Art Prize alla fiera Art Basel.
Keren Cytter vive e lavora tra Berlino e New York.
Opening: 6 ottobre ore 18-21
Galleria Raffaella Cortese
Via Stradella 7 - MIlano
Orari: da martedì a venerdì 10.00-13.00; 15.00-19.30,
sabato 15 - 19.30 e su appuntamento
ingresso libero