Napoleone entra a New York. E' un Napoleone particolare, inedito, quello rappresentato di dipinti di Koppelman. Dell'imperatore l'artista riesce a mettere in risalto la grandezza ma al tempo stesso l'umana fragilita' che lo rende identico ad ogni altra persona. Opere realizzate tra il 1957 e il 2007.
Napoleone entra a New York
Chaim Koppelman e l’imperatore. Opere 1957-2007
Tra la fine di giugno e la metà di luglio del 1815, nei drammatici momenti successivi alla sconfitta
di Waterloo, l’America apparve a Napoleone come il rifugio ideale per sé e per la propria famiglia,
dove avrebbe trovato una nuova patria, giovane e libera. Nonostante la concitazione del momento,
l’imperatore appena deposto ordinò al suo bibliotecario Barbier di comporre una grande biblioteca,
da spedire in America, che doveva comprendere “il maggior numero di volumi possibile sugli Stati
Uniti”. La storia, com’è noto, ebbe un epilogo differente. All’ex imperatore dei francesi non fu
concesso di imbarcarsi per l’America ma, prigioniero degli inglesi, fu portato a Sant’Elena, l’isola
dell’Atlantico dove morì nel 1821.
Un secolo più tardi, fu l’artista americano Chaim Koppelman ad aprire idealmente a Napoleone
le porte di New York. La figura di Napoleone, studiata in differenti forme, in tutte le sue
contraddizioni e nelle sue diverse accezioni, è stata una costante nella lunga carriera di
Koppelman. Nato a New York nel 1920 e scomparso nel 2009, Koppelman è considerato uno dei
più significativi incisori americani del XX secolo, autore di opere conservate in alcuni dei principali
musei degli Stati Uniti. L’artista ricorda di essersi imbattuto in Napoleone per la prima volta a soli
nove anni, quando ne disegnò il profilo sul suo libro di geografia; da quel momento la passione per
l’imperatore non lo abbandonò più tanto che nel corso di cinquanta anni ha dedicato a lui una serie
di oltre cento opere, tra dipinti, disegni ed incisioni.
Koppelman, con una profondità che gli deriva dai lunghi studi filosofici, ha colto in Napoleone
il contrasto tra l’essere e l’apparire, tra la radice rivoluzionaria e l’ambizione imperiale.
Formatosi con Eli Siegel (1902-1978), il filosofo fondatore della corrente del Realismo Estetico,
Koppelman ne comprese e ne assorbì la dottrina. Per l’artista la teoria siegeliana dell’unità degli
opposti, sintetizzata nella frase “La bellezza assoluta sta nell’unione degli opposti”, trova in
Napoleone la perfetta incarnazione.
Ed è un Napoleone particolare, inedito, quello rappresentato da Koppelman. A Coney
Island sta in mezzo alla gente, quasi soffocato tra la folla di una spiaggia d’estate, in altre opere
gioca con animali selvaggi o cavalca un bue mentre entra a Manhattan. Dell’imperatore Koppelman
riesce a mettere in risalto la grandezza ma al tempo stesso l’umana fragilità che lo rende
identico ad ogni altra persona. Talvolta diviene una sorta di nume tutelare, quasi un angelo
custode che osserva e protegge l’artista al lavoro nel suo atelier, confrontandosi direttamente con
lui.
Napoleone entra a New York. Chaim Koppelman e l’Imperatore. Opere 1957-2007, al
Museo Napoleonico dal 14 ottobre 2011 all’8 gennaio 2012 è organizzata in
collaborazione con la Fondazione Chaim e Dorothy Koppelman di New York e promossa
dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni
Culturali di Roma Capitale.
Promotori: Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale.
Con la collaborazione di BNL; Unicredit Banca; Monte Paschi di Siena; Finmeccanica; Lottomatica; Vodafone
Con il contributo tecnico di Atac; Repubblica
Info 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00) www.zetema.it
Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura: Gabriella Gnetti g.gnetti@zetema.it
Presentazione alla stampa: giovedì 13 ottobre ore 11-13
Inaugurazione giovedì 13 ottobre ore 18
PROROGATA AL 6 maggio
Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1 Roma
Orari: martedì-domenica 9.00-19.00 Chiuso il lunedì
Biglietteria: € 7,00 intero € 6,00 ridotto ingresso gratuito per i cittadini italiani e di paesi stranieri con condizioni di reciprocità sotto i 18 anni e sopra 65 anni