Le opere esposte in mostra (una ventina di fogli di grandi dimensioni), sono incisioni ad acquaforte, acquatinta e puntasecca. L'artista adopera con abilita' le diverse tecniche e ne evidenzia le caratteristiche usando, talvolta, inchiostri colorati: blu, verdi, gialli e rossi.
Incisioni originali 1996 - 2002
Georg Baselitz (Georg Kern) nasce nel 1938 a Deutschbaselitz, in Sassonia, attualmente vive e lavora a Derneburg.
Protagonista del panorama artistico contemporaneo internazionale, Georg Baselitz è considerato uno dei maggiori esponenti del neo-espressionismo tedesco. La sua complessa personalità artistica si forma nella Berlino degli anni 50 e 60. Anni di guerra fredda in cui la contrapposizione dei due blocchi, quello Sovietico e quello occidentale si riflette pesantemente anche nella cultura artistica. Baselitz vive, infatti, le due opposte realtà frequentando prima la Hochschule für Bildende und Angewandte Kunst di Berlino Est, sotto la guida di Walter Womacka, uno dei più intransigenti interpreti del realismo socialista, nella DDR dell'epoca. Espulso perché giudicato 'inadatto', riesce a trasferirsi a Berlino Ovest dove studia alla Hochschule für Bildende Kunst. Ma anche qui deve fare i conti con le costrizioni dovute ad un insegnamento predominante, anche se di segno opposto al precedente: realismo socialista all'Est, pittura astratta e informale all'Ovest.
Il tentativo di superare la difficile contrapposizione tra pittura oggettiva ed astratta lo porta ad un passaggio decisivo agli inizi degli anni '70: il capovolgimento all'ingiù del soggetto dipinto. Capovolgimento come espediente formale provocatorio, ma al tempo stesso soluzione atta a distogliere l'attenzione dello spettatore dal soggetto rappresentato, convogliandola sul quadro nel suo complesso.
Tale operazione continua ad essere ripetuta anche nelle opere realizzate utilizzando le tradizionali tecniche calcografiche, tecniche cui Baselitz si dedica con intensità dagli anni '80.
Le opere esposte in mostra (una ventina di fogli di grandi dimensioni), sono incisioni ad acquaforte, acquatinta e puntasecca. L'artista adopera con abilità le diverse tecniche e ne evidenzia le caratteristiche usando, talvolta, inchiostri colorati: blu, verdi, gialli e rossi. Le iconografie sono le stesse riconoscibili nella pittura, infatti compaiono aquile sopra alte vette come in Adler, Alpen (2001) e Seeadler (2000), figure femminili attorniate da grandi fiori verdi o viola come in Romantik I e Romantik II, bucoliche scene erotiche disegnate da leggeri tratti, color sanguigna, all'acquaforte come in Mit Sonnenschirm del 1999.
Bene sintetizza il pensiero dell'artista Guido Curto nel testo di presentazione della mostra: 'La Verità per Baselitz è sotto i nostri occhi, ma noi, umani, non la riusciamo a cogliere, perché non siamo in grado di rovesciare il nostro sguardo sul mondo. Se ne fossimo capaci tutto diventerebbe nitido, e la Verità ci apparirebbe in tutto il suo splendore. Perché, afferma Baselitz, 'il quadro è un'immagine ideale, un dono di Dio, innegabilmente - una rivelazione'. '
Inaugurazione: martedì 21 gennaio 2003 dalle 18.00 alle 20.00
Orario: da mercoledì 22 gennaio a sabato 8 marzo 2003
mattino 10.00-12.00 pomeriggio 16.00-19.00
Chiuso lunedì, sabato mattina e festivi.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testo di Guido Curto.
Galleria Franco Masoero Edizioni d'Arte - Torino
via Giulia di Barolo 13
tel. 011885933 - fax 0118174200
Per informazioni: Luigina Tozzato