Dov'e' finita Biancaneve? Una mostra che riflette sulle donne, sul femminismo e sui personaggi dell'infanzia come Biancaneve e Cenerentola.
Biancaneve, Cenerentola, La bella addormentata, Principesse e ranocchi favole
che fanno sognare le piccole donne, che alimentano la follia di poter seguire le
loro orme, di essere come loro. Donne che imparano ad aspettare la soluzione
dei problemi, la salvezza che arriverà da qualcun altro.
Ma viene il giorno in cui l’incantesimo finisce e le principesse si risvegliano dal
sonno eterno frastornate, confuse e in testa una domanda: dov’è finita la favola?
Cos’è rimasto del sogno? Si rendono conto che la zucca è solo una zucca, le
scarpette non sono neppure belle e il ranocchio è solo un ranocchio.
È adesso che Biancaneve disillusa e spezzata risorge dalle sue ceneri, armata di
qualche antidepressivo, si solleva e combatte come una Giovanna D’Arco per
conquistare il suo posto.
Già dagli anni ’60 la donna abbandona gradualmente il sogno del vestito bianco
e la sicurezza di un matrimonio, comincia a prendere coscienza della propria
espressione e inizia una guerra contro la barriera costruita dall’uomo. Nel ’64
viene creata la Barbie, una bambola con un grande seno ma priva di sesso con
un corpo perfetto, un modello di riferimento ad una perfetta vita, che porta con
sé il diniego della sofferenza, del mistero della donna riducendo la femminilità
ad una bambola. Non viene più attivata la curiosità del mondo femminile, tutto
viene ridotto ad un corpo oggetto, privo di problemi, privo del profondo signifi-
cato del femminile creatore, nel tentativo di riportare la donna nello spazio
delimitato per lei dalla società a predominanza maschile.
Si intravede la salvezza con la nascita del femminismo che ha, però, il limite di
non avere un modello a cui ispirarsi se non quello del maschio. Per entrare in
possesso dello spazio di cui sentono di avere diritto, le donne sono costrette a
passare attraverso il modello maschile che le costringe a tradire la femminilità e
ora ci ritroviamo in un epoca del femminile tradito che, secondo la teoria dello
psicanalista Lacan, come un coccodrillo divora i suoi piccoli per assicurarsi uno
spazio vitale a tal punto che l’infecondità sia generativa che creativa dilaga
velocemente.
Questa donna ormai ferita e persa, lotta soprattutto contro se stessa per aver
creduto alle mille storie di cenerentole la cui autostima si costruiva e sbocciava
solo attraverso l’amore del principe, come in un famoso film con Audry
Hepburn Cenerentola a Parigi.
Una donna che, alla ricerca di se stessa, è ridotta a frequentare corsi per impa-
rare ad esprimere la propria femminilità, per scoprire l’autostima autentica e
ritrovare il contatto con la Madre Terra perso nella guerra per i propri diritti
costretta a rubare i ruoli maschili che non le sono mai appartenuti.
Con la consapevolezza di essere una donna come le altre, in mezzo alle altre,
insieme alle altre, non più la principessa che poteva esistere solo attraverso
l’amore dal principe.
Solo una donna in cerca del suo “essere” per poi “esistere”.
Elsa Falciani
Info: www.soniawillki.net, www.marisavanetti.it
Inaugurazione 21 ottobre dalle 18,30
Spazio PimOff
Via Selvanesco 75 Milano
Orari: sabato e domenica 15.00/20.00. Su appuntamento: Marisa 333/2962401, Sonia 335/6306264
Ingresso libero