Torre Federici
Vezza d'Oglio (BS)
via Torre

Giornata di studio - A case study
dal 21/10/2011 al 29/10/2011
dalle 10.30
0364 324011
WEB
Segnalato da

Eletta Flocchini




 
calendario eventi  :: 




21/10/2011

Giornata di studio - A case study

Torre Federici, Vezza d'Oglio (BS)

Ideata all'interno del Distretto culturale della Valle Camonica', il 22 ottobre e' la giornata a cura di Chiara Agnello e Matteo Lucchetti che vede il coinvolgimento degli artisti che hanno preso parte ad 'Aperto 2011_art on the boarder' intervenendo sul territorio, dei tutor Andrea Caretto e Raffaella Spagna e di diversi esperti. Un'occasione di approfondimento sui lavori realizzati e sugli sviluppi futuri del Distretto con inaugurazione della mostra documentativa.


comunicato stampa

a cura di Chiara Agnello e Matteo Lucchetti

Con
Franco Ariaudo
Andrea Magaraggia
Serena Porrati
Christian Tripodina
Chiara Trivelli
Cosimo Veneziano
Maria Zanchi
gli artisti residenti di Aperto 2011

Andrea Caretto e Raffaella Spagna
artisti tutor di Aperto 2011

E con la partecipazione di
Giorgio Azzoni, direttore artistico di Aperto 2011
Ivan Bargna, antropologo visivo
Denis Isaia, curatore indipendente e scrittore
Maria Giovanna Mancini, storica dell’arte e curatrice

e la presenza di
Orietta Brombin, Stefano Coletto, Noemi Satta, Amministratori dei sette Comuni

Partecipazione del pubblico previo prenotazione gratuita alla mail aanders@alice.it

Nella giornata di Sabato 22 Ottobre, a partire dalle ore 14 presso la Torre Federici di Vezza d’Oglio, avrà luogo aperto 2011_Giornata di studio. A case study, a cura di Chiara Agnello e Matteo Lucchetti, attorno alla seconda edizione di aperto 2011_art on the border.

Concepita e realizzata all’interno del Distretto culturale della Valle Camonica e in collaborazione con Giorgio Azzoni, direttore artistico di aperto, la giornata vedrà il coinvolgimento degli artisti che hanno preso parte ad aperto 2011_art on the border e che sono intervenuti sul territorio dell’Alta Valle Camonica, nei comuni di Edolo, Incudine, Monno, Vezza d’Oglio, Vione, Temù e Ponte di Legno.

aperto è una manifestazione di arte contemporanea promossa dal Distretto Culturale Valle Camonica, un progetto pluriennale che attiva esperienze artistiche capaci di stabilire un colloquio dialettico con il luogo e la storia, con l’uomo e la condizione dell’abitare. È un territorio di confine che si dispone alle idee, all’interscambio e al confronto, un cantiere aperto ai linguaggi di un’arte che ricerca inedite possibilità di connessione tra i soggetti attivi al suo interno e le realtà esterne.

Assieme ai sette artisti, presenti per raccontare retrospettivamente il farsi degli interventi realizzati durante la residenza, prenderanno parte alla giornata gli artisti tutor Raffaella Spagna ed Andrea Caretto, oltre a tre ospiti chiamati per dare spazio discorsivo ai complessi scenari sui quali si sono intrecciate le riflessioni degli artisti in Valle: Ivan Bargna antropologo visivo, Denis Isaia curatore indipendente e scrittore e Maria Giovanna Mancini storica dell’arte e curatrice.

La giornata di studio si intende quale momento di riflessione attorno all’esperienza vissuta dagli artisti, all’efficacia e all’incisività degli interventi realizzati, al rapporto con il territorio e alle potenzialità di sviluppo future che emergeranno dalle considerazioni nate attorno al confronto messo in atto dai singoli lavori. La giornata vuole inoltre essere un’occasione di approfondimento sui lavori realizzati dagli artisti, per coglierne anche gli aspetti non unicamente riconducibili al valore estetico dell’opera, legati alla fase processuale del lavoro e al suo svolgersi in un complesso sistema di narrazioni storiche, sociali e culturali, che compongono l’idea di Valle Camonica ed il relativo senso di appartenenza alla comunità che la abita.

Con la creazione di tale contesto si intende quindi trasformare l’esperienza di aperto 2011_art on the border in un caso studio che includa in sé, oltre ad una riflessione generale sui progetti e le loro ricadute, una lettura delle componenti di carattere antropologico e sociale, riscontrabili parallelamente allo svolgersi dei progetti e delle dinamiche innescate dalla manifestazione e dai suoi attori.

Alla conversazione aperta al pubblico prenderanno parte anche altri membri del comitato scientifico di aperto, quali Stefano Coletto (curatore della Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia) e Orietta Brombin (Responsabile attività educative del PAV, Torino). Mentre Noemi Satta (cultural project manager indipendente e referente operativa distretto culturale Valle Camonica per la Fondazione Cariplo), parteciperà per contribuire al dialogo che il progetto aperto sta sviluppando con la rete imprenditoriale della Valle Camonica.

www.vallecamonicacultura.it/aperto2011

Domenica 23 Ottobre 2011 Ponte di Legno, loc. Trampolino gigante
Opening2 Mutando Riposa_Larix X Picea

Inaugurazione dell’installazione di Andrea Caretto e Raffaella Spagna

aperto_2011 dedicato al tema del fare arte al confine, si è svolto nei sette Comuni dell’Alta Valle Camonica: ognuno di essi ha ospitato un artista, chiamato a dare forma ad un’opera site specific concepita e realizzata per dialogare con il luogo e la sua comunità. Gli interventi artistici e il processo di relazioni esplorano i valori culturali e sociali, in un percorso condiviso con le Amministrazioni locali in cui l’opera è punto di apertura per nuove ricerche e attività. L’elemento di riferimento è il legno e le varie interpretazioni degli artisti, collegate dal percorso dell’antica via Valleriana, consentono ai visitatori di compiere un viaggio nella storia, nell’ambiente, e nei linguaggi dell’arte contemporanea.

Mutando Riposa_Larix X Picea è un’installazione formata da grosse ceppaie di abete rosso e assi grezze di larice che prende forma al bordo di un vasto prato, situato in un’area di transizione tra l’abitato di Ponte di Legno e le estese foreste del Parco dell’Adamello. Un bosco di abeti secolari, denominato Pecceta di val Sozzine, si affaccia sull’area; la natura di “parco pubblico informale” di quest’area, ci induce ad immaginare uno spazio da usare, da abitare. I materiali provengono dal sito stesso ed in un medio lasso di tempo potranno “ritornare in circolo” nel loro ambiente di provenienza. L’installazione prende forma gradualmente senza seguire schemi predeterminati: le ceppaie costituiscono le nuove radici per la costruzione che “cresce” adattandosi alle caratteristiche tecniche e formali dei materiali a disposizione.

Andrea Caretto e Raffaella Spagna (Torino, 1970; Rivoli, 1967) concepiscono l’arte come una forma di ricerca, un modo libero di investigare le dimensioni multiple della realtà. Essi generano installazioni complesse, che presentano allo stesso tempo l’indagine, lo studio, la dimostrazione e la sperimentazione del rapporto con l’ambiente. Che si tratti di installazioni, azioni collettive, performance o sculture, i loro lavori sono sempre il risultato di un processo relazionale, che emerge dalla complessa rete di rapporti che gli autori stabiliscono con differenti elementi (organici, inorganici, viventi) dell’ambiente in cui operano. Collaborano stabilmente dal 2002 esponendo in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero; vivono e lavorano a Torino. www.esculenta.org

Opere
Andrea Caretto e Raffaella Spagna_Ponte di Legno località ex Trampolino
Mutando Riposa_Larix X Picea_installazione ambientale
Franco Ariaudo_Vione Dòs de le Barbine/S.Remigio
Logos tu Stauros_azione/installazione
Andrea Magaraggia_Vezza d’Oglio Torre Federici
Apoptosi_sculture in legno e poliuretano
Serena Porrati_Ponte di Legno c/o Bottega Pietro Sandrini
Belvedere_video installazione - L’impero del sole_bassorilievi in legno
Christian Tripodina_Incudine località Niscle e Comune
Moorschneehuhn_performance/installazione
Chiara Trivelli_Temù c/o Pro Loco e Museo L’Zuf
Co de Ros (un Pater Noster e dieci Avemarie)_audioguida lungo la via Valleriana
Maria Zanchi_Monno prato adiacente al Centro storico
Stramadécc_azione/installazione
Cosimo Veneziano_Edolo viale delle Stazione
La fine del mondo e il paese delle meraviglie_installazione

Il Distretto Culturale di Valle Camonica si è costituito ufficialmente nel 2009, grazie alla condivisione di diverse realtà e istituzioni che hanno creduto in questa sfida, come occasione di rilancio del territorio: la Comunità Montana e il Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica, e la Fondazione Cariplo di Milano. Il Distretto Culturale della Valle Camonica propone di trasformare la gestione dell’importante patrimonio culturale in un programma di sviluppo sociale ed economico, ed ha strutturato un piano di interventi coordinato e integrato per essere strumento di partecipazione e apertura sociale. È il primo risultato del progetto Distretti Culturali, che nasce da un’idea di Fondazione Cariplo per promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale in una logica di sviluppo del territorio.

Progetto pilota in Lombardia Si tratta di un vero e proprio progetto pilota: il Distretto Culturale della Valle Camonica è infatti il primo risultato del Piano di azione “I beni culturali come volano per la crescita economica e sociale del territorio” voluto da Fondazione Cariplo, che sta coinvolgendo tutta la Lombardia. Valle Camonica è un’estesa vallata delle Alpi centrali percorsa dal fi ume Oglio; lunga 80 km, passa dai 200 m. di altitudine del lago d’Iseo, ai 1883 m del passo del Tonale. Conserva, oltre a un ricco ambiente montano, un importante patrimonio di testimonianze materiali e culturali, dalla preistoria ad oggi, che la rendono una Valle dei segni. È un territorio montano urbanizzato prevalentemente sul fondovalle. A nord di Edolo si estende l’Alta Valle, dalle caratteristiche tipicamente alpine e disposta lungo la linea insubrica. Compresa tra due Parchi (Stelvio e Adamello) è attraversata dall’antica via Valleriana che lambisce i centri storici e attraversa i prati di antica coltivazione.

L’Alta Valle è popolata da piccole comunità, in parte coinvolte dal turismo invernale; fenomeni di forte identità locale si affi ancano ad un’avanzante spaesamento, indotto dai modelli del consumo globale.

PROGRAMMA

Nella mattinata di Sabato 22 Ottobre sarà inoltre possibile visitare gli interventi disseminati nei paesi dell’Alta Valle Camonica aderenti al progetto. Nella stessa giornata di studio, inoltre, alle ore 18:30, una mostra di documentazione relativa ai lavori realizzati aprirà presso la stessa Torre Federici.
Il giorno seguente invece, Domenica 23 Ottobre, alle ore 11:30 avrà luogo l’inaugurazione di Mutando Riposa_Larix X Picea, relativa al lavoro degli artisti Caretto e Spagna nel Comune di Ponte di Legno.

Sabato 22 Ottobre 2011

Vezza d’Oglio, Torre Federici
Giornata di studio / Opening mostra

10.30/12.30_ breve tour dei luoghi di aperto 2011
Un tour di circa due ore per visitare i luoghi dove sono ancora visibili gli interventi degli artisti. Si prevede una visita ad Edolo, Monno ed al percorso Temù – Vione.

13.00_ light lunch
nelle adiacenze della Torre Federici, a Vezza d’Oglio (previa prenotazione a Laura Poli tel.348.0083270).

14.00 - 18.30_tavola rotonda con
• moderazione dei curatori Chiara Agnello e Matteo Lucchetti
• introduzione del direttore artistico di aperto Giorgio Azzoni
• presentazione da parte degli artisti del lavoro realizzato in occasione di Aperto 2011
• contributi di Ivan Bargna, antropologo visivo; Denis Isaia, curatore indipendente e scrittore; e Maria Giovanna Mancini, storica dell’arte e curatrice.
Interverrà inoltre Noemi Satta per Fondazione Cariplo.
Saranno presenti Orietta Brombin, Stefano Coletto, Amministratori dei sette Comuni

18.30_ inaugurazione mostra

Domenica 23 Ottobre 2011
Ponte di Legno, loc. Trampolino gigante

11.30_Inaugurazione dell’installazione
Mutando Riposa_Larix X Picea
di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Ponte di Legno

12:30_ aperitivo con prodotti locali
Vista la scarsa disponibilità di posti la partecipazione alla giornata di studio richiede una prenotazione gratuita alla mail aanders@alice.it entro il 20 Ottobre 2011
Per partecipare alla visita ai lavori nella mattinata di Sabato 22 Ottobre contattare Laura Poli (tel.348.0083270)

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