Parco d'Arte Vivente - PAV
Torino
via Giordano Bruno, 31
011 3182235 FAX 011 3182235, 011 8191253
WEB
Andrea Polli
dal 27/10/2011 al 25/2/2012
merc- ven 13 - 18, sab-dom 12-19

Segnalato da

Gaia Bindi




 
calendario eventi  :: 




27/10/2011

Andrea Polli

Parco d'Arte Vivente - PAV, Torino

Presentate in mostra alcune installazioni ambientali site specific nella corte del PAV realizzate a partire da una vecchia Fiat 500 e una Fiat 126. Utilitarie scelte come simbolo del grande boom economico italiano, l'artista estende il rapporto uomo/natura al contesto sociale.


comunicato stampa

La prima personale in Italia di Andrea Polli (Chicago, 1968, vive e lavora ad Albuquerque, NM – USA) presenta alcuni dei più rappresentativi lavori dell’artista sulla decodifica e la traduzione dei dati scientifici in suoni, colori e azioni che danno forma sensibile a fenomeni naturali altrimenti “invisibili”. L’artista, in collaborazione con Chuck Varga, sperimenta forme di dialettica tra media diversi a partire dalle rilevazioni della qualità dell’aria, offrendo strumenti inediti per la comprensione di temi discussi quanto astratti come il cambiamento climatico e il riscaldamento globale.

Considerata tra i protagonisti dell’arte ecologica cosiddetta “estrema”, Andrea Polli (Chicago, 1968; vive ad Albuquerque, New Mexico), nella sua prima personale italiana presenta una serie di opere articolate sulla dialettica integrata di differenti media, offrendo diverse modalità di lettura di dati tratti da contesti naturali. Realizzati in collaborazione con Chuck Varga, i lavori in mostra nascono da rilevazioni della qualità ambientale dell’aria, raccolte lavorando in equipe con scienziati e meteorologi, e sviluppando, attraverso un processo chiamato “sonificazione”, sensibili sistemi di comprensione di differenti fenomeni naturali.
Nella mostra Breathless (lett. senza fiato), l’inquinamento atmosferico, lo scioglimento dei ghiacci, il riscaldamento globale o una semplice tempesta rappresentano i testimoni viventi delle alterazioni climatiche a cui stiamo assistendo. Intese, infatti, anche come segni dei cambiamenti culturali della storia evolutiva dell’uomo, le metamorfosi climatiche analizzate e interpretate da Polli si offrono come esame dell’impatto del clima sul futuro della vita, sia a livello locale che globale.

In Breather e Cloud Car, installazioni ambientali site specific nella corte del PAV realizzate a partire da una vecchia Fiat 500 e una Fiat 126 – utilitarie scelte come simbolo del grande boom economico italiano – l’artista estende il rapporto uomo/natura al più ampio contesto sociale. Mentre in Breather l’auto è avvolta da una cupola trasparente che, grazie a un sistema di gonfiamento e rilascio dell’aria si comporta come un polmone teso al soffocamento, in Cloud Car l’auto è dotata di un dispositivo di nebulizzazione – sempre attivato da sensori di movimento al passaggio dei visitatori – che rende l’aria un fatto tangibile e visibile. “Ogni discorso sull’ambiente – commenta l’artista – inevitabilmente tocca il soggetto ‘automobile’; mezzo e strumento considerato essenziale per la vita quotidiana nei paesi industrializzati, ma i cui benefici hanno un prezzo per l’ambiente molto alto: dall’inquinamento dell’aria alla congestione stradale, al disagio acustico”.

A livello sociale, l’essere umano e la città possono allora essere considerati un tutt’uno nella necessità di trovare un equilibrio ambientale che fonda organico e inorganico, e dove la tecnologia possa forse diventare esempio utile per favorirne la comprensione.

A questa dimensione di evidenza meteorologica si accede da subito, varcando l’ingresso del PAV e attraversando una cascata, Particle Falls, che riproduce in un flusso costante di luci acquose i dati sulla presenza di particolato nell’aria, captati da un nefelometro, processati da un computer e infine proiettati sulla parete dell’entrata che fa da anticamera alla serra. Qui, il pubblico è accolto dalle sonorità avvolgenti del lavoro tratto dalla serie Atmospherics/Weather works, presentata per l’occasione in forma di installazione sonora a quattro canali ma in realtà progetto più ampio di sonificazione dei dati meteorologici del vento e dei cicloni. Immerse in questo ambiente sonoro, le documentazioni video delle installazioni realizzate a New York, New Delhi e San Jose contestualizzano il lavoro di Andrea Polli e allo stesso tempo ne espandono la portata a livello globale, come globali sono gli effetti delle scelte, dei comportamenti e degli indirizzi dello sviluppo e dello stile di vita che l’uomo sta imponendo al pianeta.
Nella project room, infine, sono presentati il video-documentario Ground Truth, girato nel corso di una spedizione scientifica in Antartide, e N., elaborazione video dei dati atmosferici rilevati al Polo Artico, lavori che evocano mondi lontani, rarefatti, estremi, eppure strettamente legati ai luoghi della nostra quotidianità, tutti equidistanti rispetto al tema centrale dell’equilibrio globale. 

Nell’ambito delle Attività Educative e Formative del PAV, a cura di Orietta Brombin, i temi proposti in Breathless, saranno approfonditi, a livello cognitivo ed espressivo, attraverso l’attività di laboratorio Ibridazioni / Ascoltare Segni. In atelier si cercheranno corrispondenze tra suono e colore al fine di produrre materiali grafici udibili e musiche visibili, percorrendo la strada aperta da Andrea Polli con l’opera Atmospherics.

Inaugurazione 27 ottobre ore 18,30

PAV – Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno 31, Torino
Orari: mercoledì – venerdì 13 - 18, sabato e domenica 12 - 19
Ingresso: intero 3 euro; ridotto: 2 euro; gratuito: Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, diversamente abili

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