Per dirla con le parole dell'artista, la mostra e' la continuazione di una serie di disegni di folle chiamata 'Hoi Polloi'. Tale serie e' costituita da disegni/fotogrammi estratti con il supporto dello zoom, da un'immaginaria videoregistrazione di sorveglianza. L'obiettivo si focalizza su di un solo individuo e lo ritrae di nascosto proprio nel momento in cui esso scompare tra la folla.
"the 1st part of the 2nd half"
curatore: Bill Huffman (Toronto), Vittorio Urbani (Venezia)
"The 1st part of the 2nd half" è la prima mostra personale in Italia
dell'artista canadese Stephen Andrews. Per dirla con le parole
dell'artista: "è la continuazione di una serie di disegni di folle
chiamata "HOI POLLOI". Tale serie è costituita da disegni/fotogrammi
estratti con il supporto dello zoom, da un'immaginaria
videoregistrazione di sorveglianza. L'obbiettivo si focalizza su di
un solo individuo e lo ritrae di nascosto proprio nel momento in cui
esso scompare tra la folla. Questi lavori spostano la mia attenzione
dal "Sé" al sociale, dal personale al politico. Il tema dell'AIDS e
della sua rappresentazione è centrale da qualche tempo nel mio
lavoro. Questa nuova opera descrive quel particolare momento in cui
il cocktail di trattamenti ha reso l'AIDS una malattia cronica. Ora
che alcuni di noi sono stati "resuscitati", ricominciare da capo
implica tutto un insieme di complesse negoziazioni. "The 1st part of
the 2nd half" è un invito a immaginare un futuro,una cosa semplice ma
impossibile da pensare fino a pochi anni fa. Si tratta del fotogramma
di un film, un'immagine che immortala l'attimo così che un minuto può
essere scomposto nelle centinaia di immagini che lo costituiscono.
E' come se il film venisse trattato e suddiviso nelle diverse scene.
In qualità di spettatori noi diveniamo gli editori, il cui lavoro è
quello di ri-costruire la narrazione." Il filmato è accompagnato da
una serie di disegni che richiamano alla mente i posters e il
materiale promozionale associati al cinema. Questi dipinti ricordano
il tempo in cui i posters dei film venivano disegnati manualmente e
mettevano in evidenza il packaging dei media e le concomitanti
manipolazioni"
Questa mostra è curata dal canadese Bill Huffman e da Vittorio
Urbani. Essa fa parte di una più ampia serie di attività che Nuova
Icona in connessione con il Canada e la sua cultura visiva ha
iniziato tre anni fa con la presentazione a Venezia del lavoro di
David Neel (curata da Elspeth Sage) seguita da "Vancouver Video", una
mostra di video di Dana Claxon, Robert Kozinuck e Tim Lee (curata da
Gleen Alteen).
Questa mostra sara' in seguito presentata al Centre Culturel Canadien
di Parigi.
inaugurazione: sabato 25 Gennaio 2003 0re 18.00. L'artista sara' presente.
apertura: dal 26 gennaio al 16 febbraio 2003, ore
16.00-20.00 da giovedi' a domenica
con il patrocinio di: Ambasciata del Canada- Roma
con il contributo di: Nuova Icona, Venezia; Art Gallery of Sudbury;
The Canada Council for the Arts; Department
of Foreign Affairs and
International Trade, Canada.
informazioni: Vittorio Urbani, tel/fax +39 041 5210101
NUOVA ICONA / Giudecca 454 / 30133 Venezia.
vaporetti n° 41 / 42 / 82 fermata "Palanca"
tel/fax 041 5210101