L'artista underground e fumettista con Zodiaco Mutante vince la sfida di rifondare l'iconografia ormai classica dei segni zodiacali.
2012: l'anno dell'Apocalisse, secondo il calendario maya. Chi meglio di Miguel Ángel Martín – artista di culto dell'underground internazionale, profeta di un'umanità transgenica, fumettista di albi incendiari – poteva interpretarne i simboli, i segni, i giorni? Il risultato è un calendario edito da Nicola Pesce Editore che è un oggetto da collezione accessibile a tutti, in cui segni zodiacali mutanti e giorni nefasti ritmano il trascorrere del tempo verso l'ineluttabile Game Over.
Martín vince la sfida di rifondare l'iconografia ormai classica dei segni zodiacali: ad aprile due otaku kids speculari svuotano il caricatore in un'infinita roulette russa; a novembre San Sebastiano-cyborg attorce le spire aliene in un dolore post-human; a dicembre un capricorno anfibio riposa nella formaldeide di un dispositivo dichiaratamente 'alla Hirst'.
Ma il disegnatore di Léon estende la sua disturbante filosofia iconica anche ai giorni deputati: un feticcio pop segnala san Valentino; Little Boy e Fat Man traghettano l'apocalisse dalla storia lineare a quella negromantica; l'11 settembre è presagio a posteriori di una fine del mondo forse già avvenuta.
Una visione dell'universo che, nello stile ormai inconfondibile di Miguel Ángel Martín, è racchiusa in contorni netti e conchiusi e virata in colori smaltati e accattivanti: immagini apparentemente rassicuranti, che, come scrive Ferruccio Giromini nella premessa al calendario, "sembrano beneducati disegni per bambini e sono anatomia del beneducato terrore adulto (alquanto adulto) di questi anni d'oroscopo mutato (alquanto mutato)".
Inaugurazione 5 novembre ore 18
Galleria Miomao
via Podiani 19-21 - Perugia
orari: da martedì a sabato, dalle 15 alle 19
altri orari su appuntamento